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Trump trascina il dollaro in ribasso e provoca una flessione della propensione al rischio

Da
Bob Mason
Pubblicato: May 17, 2017, 15:41 GMT+00:00

Ancora una volta, Trump è riuscito a trascinare il dollaro in ribasso. Un simile andamento non è ovviamente mai positivo per quanti puntano sul rialzo

Trump trascina il dollaro in ribasso e provoca una flessione della propensione al rischio

Ancora una volta, Trump è riuscito a trascinare il dollaro in ribasso. Un simile andamento non è ovviamente mai positivo per quanti puntano sul rialzo della valuta statunitense. Tuttavia, per questa volta, Trump forse non intendeva provocare un deprezzamento del dollaro. Al contempo, il Dow Mini ha perso 95 punti.

Forse, l’ammissione della condivisione di informazioni classificate con funzionari russi e il tentativo di giustificazione via Twitter sono stati troppo per i mercati. In risposta, durante la sessione asiatica, il dollaro si è mosso in ribasso, con l’indice spot che ha toccato il minimo intragiornaliero di quota 97,864 prima di risalire durante la sessione europea.

Per capire se quella dei mercati sia una reazione eccessiva, è troppo presto. A ogni modo, l’andamento dello yen e dell’oro è un valido indicatore della percezione del rischio da parte dei mercati.

Forse, se Trump avesse attuato qualcuna delle sue promesse elettorali, la situazione sarebbe meno allarmante.

Lo yen si è apprezzato dai 112¥ ai 114¥ e il prezzo dell’oro ha segnato il quinto giorno consecutivo di aumento. Se Trump non si deciderà a limitare i danni, le conseguenze potrebbero essere ancora più gravi per l’economia degli Stati Uniti e, in particolare, per il dollaro. La giornata di oggi non prevede la pubblicazione di dati sugli Stati Uniti in grado di distrarre i mercati.

I mercati sono certamente prudenti: pertanto, è probabile che il dollaro continui a muoversi in ribasso, così come gli asset a maggiore rischio.

Nel Regno Unito, la Brexit perde sempre più di significato, in tal modo fornendo un certo supporto alla sterlina in attesa dei dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, sulla crescita dei salari e sul tasso di disoccupazione che verranno pubblicati nella mattinata di oggi. A ogni modo, vi è da chiedersi quanto positivi dovranno essere i risultati al fine di mutare il sentimento nei confronti della posizione di neutralità assunta dalla Banca d’Inghilterra in politica monetaria. La banca centrale britannica continua, infatti, a innalzare la preoccupazione per il mercato del lavoro e per l’aumento dei prezzi al consumo, due variabili la cui combinazione dovrebbe pesare sui consumi delle famiglie e sull’economia in generale.

Nella giornata di venerdì, verranno pubblicati i dati sulle vendite al dettaglio. Risultati positivi nella giornata di oggi dovrebbero ridurre la pressione, con il sentimento negativo nei confronti del dollaro che rappresenta un ulteriore fattore di rialzo per la coppia GBP/USD.

L’indice del dollaro spot ha perso lo 0,06%, scendendo a 98,046 in quella che pare una strada lunga e pericolosa verso al direzione errata. L’euro ha guadagnato lo 0,05% per raggiungere gli 1,1088$, mentre la sterlina si è apprezzata dello 0,09%, salendo a 1,2929$.

Nel corso della giornata, il dollaro dovrebbe continuare a muoversi in ribasso. I mercati hanno, infatti, poco altro da prendere in considerazione oltre all’avversione al rischio derivante dalla decisione di Trump di condividere informazioni riservate con funzionari russi. L’andamento della sterlina dipenderà completamente dai dati che verranno pubblicati nella giornata di oggi.

I dati sull’Eurozona sono limitati a quelli definitivi sull’inflazione di aprile, che non dovrebbero pesare sull’andamento dell’euro, mossosi in ribasso dagli 1,11$ raggiunti durante la sessione asiatica per poi apprezzarsi a un nuovo massimo intragiornaliero con il dollaro che si muove in ribasso.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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