Riusciranno le buste paga dei settori non agricoli a salvare il dollaro?

I mercati ringraziano Carney e Haldane per le indicazioni sulla politica monetaria che hanno fornito qualche settimana fa, decidendo di essere più prudenti e non mutare opinione. Al contrario, McCafferty e Saunders hanno continuato a votare a favore del ritorno a una politica restrittiva. Probabilmente, dalla prospettiva di Carney, la svolta fondamentale è stata rappresentata dalle previsioni del Comitato per la Politica Monetaria sulla crescita e i tassi. Il Comitato ha, infatti, evidenziato il rallentamento dell’economia britannica e ha affermato che non verranno attuate manovre restrittive prima del terzo trimestre del prossimo anno. Tale decisione costituisce un completo mutamento, considerate le elevate aspettative di un imminente innalzamento dei tassi.

La Banca d’Inghilterra può avere trovato una giustificazione per la sua decisione nella deludente crescita del secondo trimestre e nel declino dell’economia previsto per il futuro. Tuttavia, ci si deve chiedere se la politica monetaria abbia contribuito a questo andamento negativo. L’inflazione superiore al tasso obiettivo ha gravemente inciso sui consumi interni e il deprezzamento della sterlina non ha avuto effetti positivi sulle ragioni di scambio, diversamente da quanto previsto.

Difficilmente la sterlina riuscirà a recuperare le perdite subite durante la sessione di ieri nel breve periodo. Nel corso di questa settimana, gli unici fattori di supporto sono stati costituiti dagli indici dei direttori degli acquisti dei settori manifatturiero e dei servizi per il mese di luglio. Entrambi hanno, infatti, superato le previsioni. Tali risultati potrebbero accendere un barlume di speranza per quanti investono sul rialzo della sterlina.

Il dollaro ha visto giorni migliori. Il deprezzamento subito nella giornata di giovedì si è accompagnato alle notizie sulla costituzione di un grand jury da parte di Robert Mueller, che continua a indagare sui possibili contatti tra lo staff di Trump e il governo russo.

Nella giornata di oggi, diversamente dalle altre sessioni di questa settimana, i mercati asiatici sono stati meno clementi con il dollaro, il cui indice spot si è mosso in ribasso. Intanto, i mercati rimanevano in attesa dei dati sulla crescita dei salari e sulle buste paga dei settori non agricoli, la cui pubblicazione è prevista nel pomeriggio. Dopo la delusione per i risultati di Adp, ci si chiede quale sarà l’esito di quelli governativi. Il sottoindice Ism sull’occupazione di luglio suggerisce un rallentamento delle assunzioni durante il mese. I dati sulle buste paga dei settori non agricoli sono di assoluto interesse, compresa una revisione della lettura di giugno, ma l’attenzione si concentra sulla crescita dei salari.

Per quanto concerne l’Eurozona, non verranno diffusi dati in grado di distrarre i mercati. Nella mattinata di oggi, sono stati pubblicati gli ordini industriali della Germania per il mese di giugno. Ciò considerato, l’attenzione non potrà che concentrarsi sugli Stati Uniti.

Le banche centrali sperano in notizie positive dagli Stati Uniti. Il deprezzamento del dollaro continua, infatti, a complicare il quadro economico generale, pesando sulle aspettative di mutamento delle varie politiche monetarie nel breve periodo.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot perdeva lo 0,06% per scendere a quota 92,787. La sterlina rimaneva invariata. Nel resto della sessione, entrambe le valute si sono mosse in ribasso nel resto della sessione. La parità pare veramente lontana.