I Prezzi dell’Oro si Muovono Faticosamente in Rialzo

Venerdì i prezzi del metallo aurifero si sono mossi in rialzo, ma la mossa è stata faticosa e non così veloce come ci si sarebbe aspettato. Il rialzo è stato determinato soprattutto dalla debolezza del dollaro, che a sua volta ha subito l’impatto delle dichiarazioni della Yellen, dopo l’incontro di Jackson Hole. La Yellen non ha toccato argomenti di politica monetaria, sebbene parte del mercato se lo sarebbe aspettato. Così facendo, ancora una volta non ha contribuito a sostenere il dollaro, dando l’impressione che alla Fed stia bene questa debolezza della moneta statunitense. Il segnale è stato recepito dai mercati che hanno cominciato a vendere il dollaro su tutta la linea, permettendo così ai prezzi del metallo aurifero si superare la regione dei 1290$. Tuttavia, la precedente volatilità alla quale abbiamo assistito, quando i prezzi dell’oro per qualche momento sono crollati verso i 1275$, avrebbe fatto chiudere parecchie posizioni con stop loss, contribuendo in questo modo a generare una successiva mossa in rialzo, molto più significativa.

L’oro pronto a raggiungere e superare i 1300$

Sembra che la mossa in ribasso verso i 1275$ sia stata il risultato dell’eliminazione delle posizioni con stop loss, prima della mossa in rialzo, tuttavia, resta da vedere se è stata questa la ragione. Per il momento, il metallo aurifero viene scambiato ben al di sopra della regione dei 1290$ e si sta muovendo in rialzo in modo lento e costante. Probabilmente, in questa regione l’oro dovrà far fronte a consistenti vendite e ancora di più nella regione dei 1300$, che segna il livello massimo della recente gamma di consolidamento. Ci vorrà qualche sforzo da parte dei rialzisti per superare quest’ultima regione, ma visto che il dollaro è destinato a mostrare ulteriore debolezza nel corso del breve termine, una mossa dell’oro verso la regione dei 1310$ non dovrebbe essere una sorpresa.

Nel corso degli ultimi giorni, i prezzi del petrolio si sono mantenuti stabili, mostrando una fase di consolidamento e oscillazioni. L’instabilità dei movimenti del dollaro sembra avere poco impatto sui prezzi petroliferi. Inoltre, il ciclone Harvey che ha colpito l’area del Texas e che è previsto possa influire sulle forniture di greggio, finora non ha influito sui prezzi, sebbene riteniamo che non appena gli effetti del ciclone saranno noti, potremmo assistere a un po’ di volatilità, a seconda di quanto le linee delle forniture saranno state colpite.

Anche i prezzi dell’argento, come al solito, hanno seguito l’andamento dell’oro e sono stati scambiati in modo lento ma stabile. L’argento si è mosso al di sopra della regione dei 17$ e, nel momento in cui scriviamo, resta ancorato a questi livelli con previsioni che mantenga il proprio andamento positivo per il corso del breve termine.