I Prezzi dell’Oro Sfrecciano in Alto Mentre il Dollaro si Indebolisce e i Rischi Aumentano

Venerdì i prezzi del metallo aurifero si slanciano in rialzo a seguito dei dati deboli dell’NFP. Nelle scorse settimane avevamo indicato più volte che i rialzisti dell’oro sarebbero stati i primi a sfruttare l’opportunità, ai primi segni di debolezza del dollaro, e lo abbiamo visto di nuovo venerdì quando il dollaro ha subito un lieve ribasso dovuto al fatto che il resoconto sulle retribuzioni non agricole e sulle buste paga ha evidenziato dati inferiori rispetto alle attese. Ciò ha generato dei dubbi sulla possibilità di un innalzamento dei tassi d’interesse da parte della Fed, nel prossimo incontro di metà mese, ma anche nel caso di un rialzo, fa sorgere delle domande su quali saranno le previsioni della Fed per il resto dell’anno. Una piccola parte del mercato ritiene che non ci saranno affatto innalzamenti dei tassi e queste incertezze affliggono il dollaro mantenendolo sotto pressione.

L’oro è Pronto a Raggiungere i 1298$

Questo è il motivo che ha permesso ai rialzisti dell’oro di spingere i prezzi attraverso la regione dei 1270$ e, anche questa mattina, stiamo assistendo a ulteriori rialzi, a seguito dell’attacco terroristico avvenuto a Londra nel corso del fine settimana. Ciò ha generato un aumento dei timori e gli investitori stanno girando i fondi dal mercato azionario verso beni sicuri come l’oro e l’argento, determinando così una mossa dei prezzi auriferi verso la regione dei 1280$. I prezzi dovrebbero restare in questa regione per qualche tempo, tuttavia, con il rischio crescente nei prossimi giorni, mentre ci avviciniamo alle elezioni nel Regno Unito, dovremmo assistere a una mossa dei prezzi verso l’obiettivo dei 1298$, nel corso del breve periodo.

Anche i mercati petroliferi potrebbero trovarsi a dover fronteggiare un periodo di incertezze e volatilità, dato che l’Arabia Saudita, alla guida di un gruppo di Paesi, ha interrotto i rapporti diplomatici con il Qatar con l’accusa che il Paese sostiene i gruppi terroristici all’interno della regione, portando i rapporti diplomatici verso una situazione di stallo nel territorio e influendo sulla produzione petrolifera e sulla distribuzione, che di conseguenza potrebbero generare una riduzione dell’offerta e quindi favorire una mossa in rialzo dei prezzi del combustibile. Fino a questo momento, l’impatto sui prezzi è stato limitato ma resta da vedere quanto sarà rilevante la questione diplomatica e come reagirà il resto del mercato a questo scenario.

I prezzi dell’argento hanno la propensione a seguire i prezzi dell’oro e, nel corso degli ultimi giorni, non è stato molto diverso dal solito, visto che i prezzi dell’argento si sono spinti in rialzo a seguito della debolezza del dollaro e dell’aumento dei rischi globali. Al momento l’argento viene negoziato sopra il livello dei 17,5$ e sembra pronto a proseguire oltre.