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I Prezzi dell’Oro Sfrecciano in Alto Mentre il Dollaro Crolla

Da:
Colin First
Aggiornato: May 18, 2017, 08:27 GMT+00:00

Ieri i prezzi del metallo aurifero sfrecciano in rialzo per la bufera politica negli Stati Uniti che ha avuto una ricaduta sulla quotazione del dollaro.

I Prezzi dell’Oro Sfrecciano in Alto Mentre il Dollaro Crolla

Ieri i prezzi del metallo aurifero sfrecciano in rialzo per la bufera politica negli Stati Uniti che ha avuto una ricaduta sulla quotazione del dollaro. Le preoccupazioni della politica su Trump e la sua squadra non sembrano avere fine e, quando non è lui stesso a infilarsi in nuovi problemi con qualche dichiarazione su twitter, sono gli altri a coinvolgerlo in qualche nuovo problema. Per questa settimana, i suoi problemi sono stati determinati dalle notizie secondo le quali avrebbe rivelato agli esponenti russi informazioni sensibili, nel corso dell’incontro nell’ufficio ovale, e anche dalle accuse secondo cui avrebbe interferito in una indagine in corso; entrambe le cose sono estremamente dannose per la sua presidenza. La combinazione di tali accadimenti e i dati economici negativi che sono stati resi noti negli Stati Uniti, hanno avuto un effetto a valanga sul dollaro e, come abbiamo visto anche nel corso degli ultimi mesi, i rialzisti dell’oro hanno tratto pieno vantaggio dalla debolezza della moneta statunitense.

I Rialzisti dell’Oro Potrebbero Essere alla Ricerca di un po’ di Calma

Ne abbiamo avuto la prova anche ieri, quando i prezzi del metallo aurifero sono volati oltre il nostro obiettivo ai 1248$ e ora si trovano nella successiva regione di resistenza ai 1260$. In questo punto, una grande sfida attende i rialzisti della materia prima; crediamo che ci possa essere una lieve correzione, mentre i rialzisti si prendono una pausa e gli investitori incamerano i profitti a questi livelli di prezzo. Abbiamo anche visto che le aspettative del mercato, in merito a un rialzo dei tassi d’interesse negli Stati Uniti nel prossimo mese di giungo, hanno cominciato a svanire, nel bel mezzo dell’animato dibattito politico statunitense, e anche questo pesa negativamente sul dollaro che comincia a farequalche passo indietro rispetto all’apprezzamento degli ultimi due giorni quando si prevedeva un rialzo dei tassi d’interesse. Restiamo in attesa di vedere se i problemi inizieranno a diminuire e l’effetto di queste notizie svanirà, oppure se la situazione si manterrà invariata e allora i prezzi del metallo prezioso potrebbero muoversi a seconda di come questi accadimenti evolveranno.

I prezzi del petrolio hanno fatto un altro tentativo di infrangere la notevole barriera dei 50$, a seguito dei dati sulle scorte di combustibile che sono stati comunicati ieri e hanno mostrato un incremento inferiore rispetto alle attese, tuttavia il tentativo non è durato a lungo e ha subito riscontrato un alto volume di vendite di questa materia prima, spingendo di nuovo i prezzi verso la regione dei 49$. Nonostante ciò, sembra che ci sia ancora un impulso rialzista e ci vorrebbe soltanto un piccolo barlume, come un rallentamento della produzione e delle scorte, affinché i prezzi del combustibile possano muoversi di nuovo in rialzo.

Ieri, in modo sorprendente, i prezzi dell’argento non hanno seguito l’andamento dei prezzi auriferi mostrando in effetti una fase di consolidamento e oscillazione. Mentre l’oro si è slanciato in rialzo, i prezzi dell’argento hanno fatto un flebile tentativo di infrangere la regione dei 17$, che ha generato repentine vendite e ora l’argento viene negoziato ai livelli sottostanti ai 17$ e appare piuttosto debole.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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