I Prezzi dell’Oro Scendono a Seguito dei dati Positivi dell’NFP

Venerdì i prezzi dell’oro sono scesi e anche questa mattina proseguono gli scambi a livelli di debolezza, mentre il dollaro ha cominciato a recuperare su tutta la linea sin dal rilascio dei dati relativi all’occupazione nei settori non agricoli. Con i dati dell’NFP che sono risultati ben più positivi rispetto alle attese, con un valore pari a 209.000 unità e le buste paga con valori altrettanto positivi, era tempo che il dollaro facesse sentire la sua presenza. Nelle ultime due settimane avevamo assistito a una debolezza della moneta statunitense a seguito dei dati economici statunitensi poco positivi, che avevano generato dubbi su un possibile innalzamento dei tassi d’interesse da parte della Fed nel corso di quest’anno. Con tre ulteriori innalzamenti dei tassi ancora da attuare entro dicembre e ormai procrastinati, il mercato se ne aspettava almeno uno entro la fine di quest’anno, tuttavia le turbolenze politiche negli Stati Uniti, oltre ai dati economici deboli, sembra che non abbiamo permesso alla Fed di innalzare i tassi come previsto.

L’Oro Infrange il Supporto

Peraltro, venerdì i rialzisti del dollaro hanno ottenuto un aiuto dagli importanti dati positivi dell’FNP e ora si aspettano che i dati economici statunitensi delle prossime settimane saranno ancora più positivi. A causa dei dati rilevanti dell’NFP, i prezzi del metallo aurifero sono scesi al di sotto della regione dei 1262$ e ora l’oro viene scambiato a livelli inferiori ai 1260$, nel momento in cui scriviamo, e sebbene i prezzi abbiano mostrato un lieve recupero, crediamo che la regione di supporto dei 1248$ finirà sotto attacco piuttosto presto. Per oggi, senza molti avvenimenti di carattere economico a livello globale, ci aspettiamo che i prezzi del metallo aurifero saranno negoziati a livelli di debolezza.

I prezzi del petrolio sembrano non aver subito un forte impatto dal rafforzamento della divisa statunitense e hanno proseguito il loro andamento positivo da venerdì e fino ad oggi. Il combustibile viene scambiato a prezzi nettamente al di sopra della regione dei 49$ e sembra volersi dirigere verso il livello dei 50$ e oltre nel corso del breve periodo. I prezzi hanno ignorato la debolezza riveniente dall’ampio aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti e hanno ripreso il loro percorso rialzista.

Venerdì anche i prezzi dell’argento hanno fatto un passo indietro, a seguito del resoconto positivo dell’NFP, e ora l’argento viene negoziato a livelli nettamente inferiori alla regione importante dei 16,5$; prevediamo che questi livelli di debolezza dell’argento siano destinati a proseguire per il breve termine, poiché il mercato deve far fronte al recupero del dollaro statunitense.