Venerdì il metallo aurifero viene scambiato a livelli di forza e i prezzi rompono oltre la regione dei 1350$, chiudendo la giornata in modo positivo. Gran
Venerdì il metallo aurifero viene scambiato a livelli di forza e i prezzi rompono oltre la regione dei 1350$, chiudendo la giornata in modo positivo. Gran parte dell’ultimo leg rialzista è stato determinato dai timori del mercato che la Corea del Nord potesse lanciare un missile per segnare la propria festa nazionale che ricorreva sabato scorso. Questa eventualità aveva spaventato i mercati che avevano continuato a girare quantitativi di fondi sempre più consistenti verso strumenti sicuri come l’oro, contribuendo così a far salire i prezzi del metallo prezioso. La combinazione di rischi e incertezze, in aggiunta alla debolezza del dollaro, hanno fatto da propellente che ha permesso ai rialzisti dell’oro di spingere i prezzi in rialzo nel breve termine.
Tuttavia, come abbiamo visto nel corso del fine settimana, non c’è stato alcun lancio missilistico in nessuna parte del mondo e questo ha permesso di riportare i rischi globali sotto controllo. Di conseguenza, le Borse ne hanno giovato e i fondi, che erano stati investiti in strumenti sicuri come oro e yen, sono stati spostati; pertanto, oggi abbiamo assistito a un’apertura del metallo aurifero con un gap ribassista. Ora, nel momento in cui scriviamo, il metallo viene scambiato in prossimità della regione di supporto dei 1337$ e potremmo assistere a qualche tentativo per colmare il gap del fine settimana nel breve periodo. Attualmente, ci possiamo aspettare qualche consolidamento dei prezzi auriferi con un’inclinazione ribassista, all’apertura dei mercati europei e di quelli statunitensi, che potrebbero mostrare segni di forza per l’assenza dei rischi paventati nel fine settimana, generando altresì qualche pressione sui prezzi auriferi.
Venerdì i prezzi petroliferi hanno mostrato un andamento ribassista per i problemi relativi alla domanda di greggio, cosa che avevamo indicato nelle nostre precedenti previsioni. Avevamo detto che a causa dell’uragano Irma alcuni pozzi e qualche raffineria negli Stati Uniti sarebbero stati chiusi e questo avrebbe avuto un impatto sia sulla domanda che sull’offerta di combustibile. Avevamo aggiunto che, come abbiamo visto nel caso dell’uragano Harvey, i prezzi del greggio sarebbero scesi temporaneamente ma, una volta che le condizioni atmosferiche si fossero ristabilite, la domanda e l’offerta sarebbero tornate a livelli normali piuttosto velocemente, permettendo ai prezzi del greggio di recuperare. Nonostante i prezzi abbiano subito un ribasso nella giornata di venerdì, questa mattina stanno recuperando terreno poiché i sauditi hanno lasciato intendere che potrebbe esserci un prolungamento dell’accordo sui tagli alla produzione.
Da questa mattina anche i prezzi dell’argento si mostrano ribassisti, dopo un’apertura con un gap al di sotto dei 18$, poiché l’assenza di tensioni nella regione coreana, nel corso del fine settimana, sembra aver placato i mercati e generato un’ondata di vendite degli strumenti considerati più sicuri.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.