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I Prezzi dell’Oro Recuperano sulla Base di un Resoconto del FOMC Deludente

Da:
Colin First
Pubblicato: Jul 6, 2017, 08:00 GMT+00:00

Nel corso delle ultime 24 ore i prezzi del metallo aurifero mostrano un lieve recupero, dopo aver tentato di rompere in ribasso al di sotto del supporto

I Prezzi dell’Oro Recuperano sulla Base di un Resoconto del FOMC Deludente

Nel corso delle ultime 24 ore i prezzi del metallo aurifero mostrano un lieve recupero, dopo aver tentato di rompere in ribasso al di sotto del supporto cruciale nella regione dei 1220$. Abbiamo visto i prezzi puntare brevemente al di sotto della regione dei 1220$ nel corso della sessione londinese, tuttavia i rialzisti sono riusciti a contrastare tale andamento e durante la giornata di ieri, i prezzi hanno recuperato terreno, aiutati dalla relazione del FOMC, nell’ultima parte della giornata. Ci si aspettava molto da questa relazione, con i mercati che puntavano a ottenere informazioni sul prossimo innalzamento dei tassi d’interesse e qualche indicazione da parte dei membri della Fed in merito all’inflazione e all’economia. Ma abbiamo ottenuto soltanto informazioni già risapute dai mercati, come la dichiarazione che la Fed, nel corso dei prossimi mesi, si aspetta un recupero generale dell’inflazione e dell’economia e che il prossimo innalzamento dei tassi d’interesse dipenderà da tali dati.

L’Oro Recupera ma Appare Instabile nel Breve Termine

La mancanza di una direzione ha comportato una correzione dei prezzi del dollaro, poiché i trader che avevano acquistato la moneta statunitense in previsione di un forte recupero, sono rimasti delusi dalla relazione del FOMC e hanno limato le proprie posizioni, puntando ora l’attenzione sui dati dell’ADP, che saranno resi noti nel corso di questa giornata, nonché sui dati dell’NFP, previsti per domani. Per il momento stiamo assistendo a una mossa in rialzo dei prezzi auriferi, con scambi nella regione dei 1226$, nel momento in cui scriviamo; resta da vedere come reagiranno di operatori londinesi, quando avranno la possibilità di dire la loro all’apertura dei mercati europei.

Ieri i prezzi del petrolio sono scesi, a seguito della dichiarazione che gli Stati Uniti intendono eliminare parte delle proprie scorte di greggio per ridurre il debito e a causa della crisi in Medio Oriente che appare in una fase di stallo per il breve periodo. La dipendenza dal petrolio si è notevolmente ridotta nel corso dell’ultima decade, con l’arrivo di prodotti alternativi e fonti di energia pulita; questa è una delle ragioni principali per cui stiamo assistendo alle difficoltà dei prezzi petroliferi di mostrare una corsa rialzista, nonostante i problemi relativi all’offerta. Nel corso del lungo periodo la domanda si ridurrà ulteriormente e saranno sempre più numerosi i Paesi che si rivolgeranno a fonti di energia alternativa, mettendo sotto pressione i prezzi del combustibile per il lungo termine.

I prezzi dell’argento proseguono il loro andamento in prossimità dei livelli minimi della regione dei 16$, poiché il recupero mostrato dall’oro non ha avuto un impatto sull’argento che continua a rimanere sotto pressione. Prevediamo che questa situazione possa continuare nel corso del breve periodo.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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