I Prezzi dell’Oro Continuano a Salire

Ieri i prezzi dell’oro hanno continuato a muoversi in rialzo per il secondo giorno consecutivo e nel momento in cui scriviamo il metallo aurifero viene negoziato sopra il livello dei 1270$. L’aumento dei rischi globali è stato il principale vettore di questo leg di tendenza rialzista dell’oro e appare in linea con le nostre previsioni di ieri, quando abbiamo indicato che la tendenza positiva è destinata a restare sul mercato per il breve e medio termine. L’escalation delle tensioni e la guerra a parole fra gli Stati Uniti e la Corea del Nord ha generato un forte nervosismo sulle Borse e ha determinato il crollo dei mercati azionari a livello mondiale. In questi periodi di rischi globali e incertezze, i fondi tendono a essere spostati dai mercati azionari per essere investiti in beni sicuri quali l’oro, lo yen e il franco svizzero; tale è stata l’azione che abbiamo visto sui mercati nell’ultimo paio di giorni.

Le Tensioni Geopolitiche Dominano i Mercati

In questo periodo abbiamo visto i prezzi dell’oro salire di oltre 20$ e la materia prima continua a mostrare segni di forza mentre le tensioni tra i due Paesi non mostrano segnali di cedimento. La Corea del Nord ha certamente l’abitudine di spararle grosse ma, questa volta, le minacce sembrano molto più serie e questo è il motivo per cui i leader di tutto il mondo stanno prendendo la situazione più seriamente, ragione per cui stiamo assistendo a una correzione sui mercati azionari, mentre l’oro scatta in rialzo. Prevediamo che la corsa rialzista dell’oro proseguirà per il breve termine e il prossimo livello di resistenza è situato nella regione dei 1280$, pertanto, una volta che i prezzi auriferi riusciranno a rompere al di sopra di questa resistenza, dovremmo vedere l’oro puntare verso la regione dei 1300$, che sarà un osso duro da rompere.

Anche i prezzi petroliferi sono rimasti positivi e finora le correzioni sono state blande. Mentre l’attenzione è stata focalizzata dalle tensioni geopolitiche causate da Corea del Nord e Stati Uniti, i prezzi del combustibile sono rimasti in disparte e questa è la ragione per cui abbiamo visto i prezzi consolidare e oscillare nel corso degli ultimi due giorni. I dati sulle scorte di greggio negli Stati Uniti hanno mostrato una riduzione maggiore delle aspettative e ciò ha generato una spinta sui prezzi e ha contribuito a mantenerli a livelli stabili. Questo andamento stabile e gli scambi positivi dovrebbero proseguire nel corso del breve periodo.

Nel corso delle ultime 24 ore i prezzi dell’argento hanno continuato a muoversi in rialzo e ora minacciano di rompere la regione chiave dei 17$, cosa che potrebbe succedere presto se le tensioni fra la Corea del Nord e gli Stati Uniti dovessero continuare a dominare le notizie di stampa.