Come abbiamo indicato nelle nostre previsioni di ieri, i prezzi del metallo aurifero proseguono la loro correzione in ribasso. Dopo la rottura nettamente
Come abbiamo indicato nelle nostre previsioni di ieri, i prezzi del metallo aurifero proseguono la loro correzione in ribasso. Dopo la rottura nettamente al di sotto della regione dei 1320$, avevamo detto che l’obiettivo successivo sarebbe stato intorno al livello dei 1300$, dove i prezzi sembra che si stiano dirigendo al momento. Il rafforzamento del dollaro ha raggiunto livelli di stabilità e, nel corso delle ultime 24 ore, ha guadagnato terreno contro alcune divise. Sebbene il recupero non sia ancora completo, il ribasso dei prezzi auriferi può essere attribuito all’incremento del valore del dollaro. Un altro fattore che ha portato l’oro in ribasso è dovuto al miglioramento del sentimento nei confronti del rischio, come abbiamo visto nel corso degli ultimi giorni. I prezzi del metallo aurifero erano saliti sulla base delle tensioni crescenti nella regione coreana, ma quando queste sono venute meno, anche i rischi sono diminuiti.
Questo scenario ha permesso lo spostamento dei fondi verso i mercati azionari, che a loro volta hanno mostrato una corsa rialzista delle Borse a livello globale. I fondi sono stati girati dai beni rifugio quali l’oro e l’argento, portando i prezzi di queste materie prime a muoversi in ribasso. Probabilmente il dollaro si manterrà stabile sia oggi che domani, in attesa delle dichiarazioni del FOMC previste per domani, con conseguente difficoltà dei prezzi dell’oro che resteranno sotto pressione per il breve termine. Il mercato si aspetta un discorso di una certa durezza da parte della Fed, tuttavia resta da vedere se la Fed stessa avrà intenzione di adottare una linea dura, dato che i dati economici continuano a mostrarsi misti. Nonostante i numeri continuino a restare instabili, ci sono dei segnali precoci di un recupero, ma dovremo aspettare di vedere cosa ne pensa la Fed.
Nel corso delle ultime 24 ore i prezzi del petrolio proseguono il loro andamento positivo, sebbene ci sia stato qualche momento di correzione. Abbiamo visto che il conteggio dei pozzi operativi ha evidenziato un calo, che ha sollevato domande in merito al livello delle scorte e, per il momento, ciò ha contribuito a portare i prezzi del greggio a muoversi in rialzo. I prezzi dovrebbero proseguire questo andamento positivo e, come abbiamo indicato nel corso degli ultimi due mesi, il nostro obiettivo di medio termine rimane al livello dei 55$ e forse verso livelli ancora più alti, dato che questa è la fascia di prezzo che renderà i produttori soddisfatti.
Nel corso delle ultime 24 ore, i prezzi dell’argento sono scesi vertiginosamente e ora, nel momento in cui scriviamo, la materia prima viene scambiata a livelli appena superiori alla regione dei 17$, mostrando segnali di debolezza, poiché anche l’argento ha subito l’impatto negativo del rafforzamento del dollaro e dell’aumento della propensione al rischio.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.