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I Prezzi del Petrolio Scendono Nettamente sulla Base del Rafforzamento del Dollaro e dei Dati Deboli della Cina, Mentre i Problemi della Libia Passano in Secondo Piano

Da:
Colin First
Pubblicato: Aug 15, 2017, 11:08 UTC

Ieri i prezzi del petrolio sono scesi più del 2% e l’andamento rialzista al quale stavamo assistendo da più di un mese ha ricevuto una battuta d’arresto

I Prezzi del Petrolio Scendono Nettamente sulla Base del Rafforzamento del Dollaro e dei Dati Deboli della Cina, Mentre i Problemi della Libia Passano in Secondo Piano

Ieri i prezzi del petrolio sono scesi più del 2% e l’andamento rialzista al quale stavamo assistendo da più di un mese ha ricevuto una battuta d’arresto da un raffronto con la realtà nel corso di questi ultimi giorni. Il ribasso dei prezzi del greggio è stato causato principalmente dalle preoccupazioni per l’eccesso dell’offerta e dal calo della domanda da parte della Cina che è uno dei più grandi mercati di petrolio del mondo e il motore dell’Asia, che si prevede utilizzerà ampi quantitativi di combustibile negli anni a venire per la domanda crescente di infrastrutture.

L’Interruzione della Corsa Rialzista

Nel corso dell’ultimo mese i prezzi del petrolio si sono mossi in costante rialzo e dai livelli minimi al di sotto dei 43$ in questo periodo sono saliti lentamente riuscendo perfino a infrangere il livello dei 50$ un paio di settimane fa. Tuttavia, sin da quel momento, il greggio ha cominciato a fare dei passi indietro e quella che era sembrata una lieve correzione si è rivelata molto più ampia di quanto ci si aspettava. L’OPEC ha fatto del suo meglio per sostenere i prezzi petroliferi nel corso dell’ultimo incontro, riuscendo a far accettare i tagli alla produzione alla Nigeria e ottenendo che l’Arabia Saudita tagliasse ulteriormente le proprie estrazioni.

Greggio WTI grafico giornaliero, 15 agosto 2017
Greggio WTI grafico giornaliero, 15 agosto 2017

Purtuttavia, gli effetti di queste mosse sembrano essere svaniti di recente, con i dati d’inventario sulle scorte di greggio degli Stati Uniti che continuano a mostrare dati ambivalenti con recuperi e cali che si alternano gli uni agli altri nel corso delle ultime settimane. Recentemente abbiamo anche assistito a delle preoccupazioni in merito all’offerta e ciò ha portato a un fermo la marcia dei prezzi petroliferi che sono scesi dai livelli massimi della loro gamma, al di sopra dei 50$, per arrivare a livelli inferiori ai 48$.

Ieri, abbiamo visto il maggiore ribasso dalle ultime cinque settimane, poiché il dollaro ha recuperato terreno su tutta la linea nel corso della sessione.  Recentemente la moneta statunitense era stata colpita da una serie di dati economici deludenti, ultimo della serie riferito all’indice dei prezzi al consumo statunitensi, reso noto venerdì scorso che ha rivelato un risultato inferiore alle aspettative. Inoltre, il dollaro non ottiene un gran sostegno dalla Fed che lo lasciato all’andamento delle forze di mercato e preferisce restare ai margini in virtù della propria politica monetaria. In effetti, la Fed sembra soddisfatta di restare con un dollaro debole, visto che contribuisce a sostenere l’economia. Tuttavia, nel corso dell’ultima settimana, il biglietto verde ha ricevuto un sostegno dai trader e ciò ha permesso alla moneta di recuperare, con effetti che si stanno manifestando sui prezzi del petrolio.

Una Ridotta Dipendenza dal Petrolio Probabilmente Metterà i Prezzi Sotto Pressione

I Prezzi del greggio hanno subito l’impatto negativo del rafforzamento del dollaro e anche del fatto che la produzione delle raffinerie cinesi è scesa ai livelli più bassi degli ultimi tre anni. La combinazione di questi due fattori sembra aver spaventato i mercati e i prezzi petroliferi ieri sono scesi in modo consistente; nel momento in cui scriviamo il greggio viene scambiato al di sotto del livello dei 48$. Sebbene ci sia stata una interruzione delle forniture da parte della Libia, dato che uno dei suoi maggiori pozzi di estrazioni è stato chiuso per problemi di sicurezza, ciò sembra non aver fornito alcun sostegno ai prezzi del combustibile che continua a essere negoziato a livelli di debolezza.

Negli Stati Uniti, il conteggio dei pozzi di estrazione continua ad aumentare su base mensile e, mentre molti dei Paesi produttori che non fanno parte dell’OPEC incrementano le loro estrazioni, sembra che gli sforzi dei produttori che aderiscono al cartello non abbiano alcun effetto. Inoltre, con molti prodotti alternativi che stanno emergendo sui mercati, il fabbisogno energetico delle economie in crescita come la Cina, potrebbe non dipendere più soltanto dal petrolio e questa è una delle ragioni per cui abbiamo visto che la domanda di petrolio dalla Cina di recente è diminuita.

Per quanto riguarda il breve periodo, possiamo prevedere una stabilizzazione dei prezzi appena al di sotto del livello dei 48$, dato che rileviamo un supporto in acquisto in questa regione. Tuttavia, ciò potrebbe non avere una durata lunga e sarebbe necessaria un’altra spinta fondamentale che arrivasse dalla produzione o dal fronte delle scorte per mantenere alta la domanda di greggio. La dinamica dei mercati petroliferi è cambiata, cosa che appare chiara a tutti. Con l’aumento di fonti alternative di energia, la domanda di greggio è diminuita di molto e sarebbe ora che i mercati petroliferi si abituassero ai prezzi inferiori e agli sforzi dei produttori per sostenere i prezzi.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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