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I Prezzi del Petrolio Infrangono un Supporto Importante, Cosa Accadrà Poi?

Da:
Colin First
Aggiornato: Jun 22, 2017, 10:23 UTC

Alcune settimane fa, avevamo sottolineato l’importanza del fatto che i prezzi petroliferi avevano infranto il livello dei 50$. Questo è accaduto subito

I Prezzi del Petrolio Infrangono un Supporto Importante, Cosa Accadrà Poi?

Alcune settimane fa, avevamo sottolineato l’importanza del fatto che i prezzi petroliferi avevano infranto il livello dei 50$. Questo è accaduto subito dopo la riunione dell’OPEC, quando il cartello ha deciso di non tagliare la produzione ulteriormente rispetto a quanto aveva deciso sin dall’inizio dell’anno. Dando così un segnale ai mercati che intendevano sostenere i prezzi petroliferi solo fino a un certo punto, lasciando che il resto del controllo fosse determinato dalla produzione futura e dai dati d’inventario sulle scorte. Da quel momento abbiamo visto i prezzi del combustibile calare di oltre il 20% e, nel corso degli ultimi giorni, il petrolio è stato scambiato ai livelli minimi della gamma di oscillazione dell’ultimo anno. Ci saremmo aspettati un balzo da questi livelli, ma non è accaduto.

Il Petrolio si Trova sull’Orlo di un Abisso

Questo è successo nonostante il tentativo di alcuni membri dell’OPEC che recentemente hanno cercato di influenzare il mercato, in aggiunta al fatto che i dati d’inventario sulle scorte petrolifere si sono rivelati leggermente più contenuti. Nulla di tutto ciò ha aiutato i prezzi del combustibile che hanno rotto al di sotto della regione dei 43$, oltrepassando i livelli minimi della gamma di oscillazione, e continuano a mostrare segni di debolezza. Il successivo supporto importante è situato nella regione dei 40$, ma l’aumento delle estrazioni della Libia e della Nigeria, e con le scorte che hanno raggiunto livelli ragguardevoli, c’è un eccesso di offerta che non è destinata a sparire in poco tempo. Pertanto, potremmo raggiungere dei ribassi nella fascia di prezzo dei 30, continuando a toccare dei minimi storici nel prosieguo del medio termine, se tali incrementi dovessero proseguire. Inoltre, non c’è molto altro che l’OPEC può fare, fintanto che la produzione da parte dei Paesi al di fuori del cartello continua a crescere.

Nel corso delle ultime 24 ore, i prezzi dell’oro hanno fatto un balzo verso i livelli precedenti, cosa che avevamo indicato nelle nostre previsioni di ieri. Il metallo aurifero è riuscito a trovare un supporto verso i livelli minimi della regione dei 1240 e quindi ha fatto un balzo oltre i 1250$ dove viene scambiato nel momento in cui scriviamo. Resta da vedere quanto durerà questo balzo e, se l’indebolimento del dollaro proseguirà nel corso del breve termine, potremmo assistere a un recupero dei prezzi auriferi direttamente verso il livello dei 1260$ entro il breve periodo. Il metallo prezioso ha tempi di reazione molto veloci rispetto alla variazione della forza del dollaro, è questo è il motivo per cui è importante restare in guardia.

Durante le ultime 24 ore anche i prezzi dell’argento hanno mostrato un recupero e ora, mentre scriviamo, vengono scambiati ben al di sopra dei 16,50$; prevediamo che l’argento, come l’oro, continuerà a mostrare segni di forza fintanto che il dollaro continuerà a indebolirsi.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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