I prezzi del mercato aurifero continuano a peggiorare

Nell’ultima settimana prezzi del metallo aurifero hanno registrato un costante ribasso sulla scia di sentimento di rischio sempre più elevato a livello mondiale, le borse si muovono in rialzo.

Nel corso delle ultime 24 ore i prezzi del mercato aurifero hanno continuato a indebolirsi mostrando un contrasto con il sentimento di rischio che, per lo stesso periodo, registra un sostanziale miglioramento. Lo scenario mostra anche una contraddizione con il forte innalzamento del prezzo del bitcoin, pertanto, si potrebbe ipotizzare la presenza di una correlazione inversa dei prezzi a breve e medio termine tra il metallo giallo e il bitcoin. Il mercato del bitcoin rappresenta un grande rischio e ingenti guadagni mentre il metallo giallo, considerato un rifugio sicuro per i propri investimenti, è indubbiamente un mercato a basso rischio e dai piccoli rendimenti. A fronte di ciò, appare evidente come i due mercati siano sostanzialmente opposti, pertanto, vederli seguire direzioni contrarie non ci sorprende.

I prezzi spingono al di sotto dei 1250$

Ieri, i prezzi del metallo giallo hanno annientato il livello dei 1260$ ed attualmente sono negoziati al di sotto della regione dei 1250$, tuttavia, riteniamo che in uno scenario a breve termine il mercato aurifero possa trovare un supporto sottostante. A tale proposito, ci sembra opportuno ricordare l’odierno rilascio del rapporto sull’occupazione NFP degli Stati Uniti, rapporto che potrebbe supportare ulteriormente l’ascesa del dollaro statunitense in caso di numeri estremamente positivi. Tale scenario sarebbe indubbiamente un doppio smacco per l’oro incrementando ulteriormente la pressione ribassista sul prezioso. Tuttavia, dobbiamo ancora capire se il supporto sottostante sia o meno in grado di sostenere il mercato o se la presenza di eventuali numeri negativi provenienti dagli Stati Uniti possa innescare un rimbalzo dei prezzi.

I prezzi del greggio hanno guadagnato terreno ed ora si attestano nuovamente al di sotto dei 57$. A fronte di ciò, riteniamo che la regione dei 55$ continui a fungere da massiccio supporto, inoltre, riteniamo che l’avvicinarsi della fine dell’anno possa ridurre la volatilità del mercato, pertanto, il combustibile potrebbe aver bisogno di più tempo per raggiungere la regione dei 60$.

Anche i prezzi dell’argento restano sotto pressione poiché continuano ad essere negoziati al di sotto dei 16$, mossa che sembra essere destinata a perdurare in uno scenario a breve e medio termine poiché l’attenzione è interamente focalizzata sui mercati azionari e dei bitcoin.