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Per il Dollaro è il Giorno dell’Inflazione

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Aug 11, 2017, 17:39 UTC

Giovedì l’indice dei prezzi alla produzione è sceso dello 0,1% e ha pesato sul dollaro, mentre i mercati se la dovranno vedere con le prospettive di

Per il Dollaro è il Giorno dell’Inflazione

Giovedì l’indice dei prezzi alla produzione è sceso dello 0,1% e ha pesato sul dollaro, mentre i mercati se la dovranno vedere con le prospettive di politica monetaria; la debolezza dell’inflazione sui prezzi all’ingrosso ha cominciato a pesare sul dollaro fin da quando la moneta statunitense ha cominciato a riscontrare un supporto nell’escalation delle tensioni fra Trump e la Corea del Nord. Ad aggiungersi al cedimento del dollaro sono stati anche i dati sulle richieste dei sussidi di disoccupazione che si sono rivelati più deboli rispetto alle attese, mentre il sentimento di ottimismo che hanno generato i dati del JOLTS sui nuovi posti di lavoro per il mese di giugno è stata una sorpresa.

Tutto dipenderà dalle cifre relative all’inflazione di giungo, che saranno rese note oggi negli Stati Uniti. Con i numeri deboli di giovedì, che hanno fatto sorgere qualche preoccupazione in merito all’eventuale rialzo dei tassi d’interesse da parte della Fed entro la fine dell’anno, i rappresentanti del FOMC che seguono una linea più mite, sono stati chiari sulla necessità di vedere l’inflazione salire verso l’obiettivo del 2% prima di fare la loro mossa.

L’attenzione dei membri del FOMC sull’inflazione ha certamente alzato la posta, in previsione dei dati che saranno resi noti oggi pomeriggio negli Stati Uniti.

I dati di giovedì suggeriscono che quelli di oggi potrebbero mostrarsi deboli e il mercato si potrebbe trovare a rinunciare a un innalzamento finale dei tassi per quest’anno, che renderebbe l’andamento del dollaro negativo per questa giornata.

Nel momento in cui scriviamo, l’indice del dollaro a pronti è salito dello 0,09% ai 93,488, recuperando dopo il ribasso mostrato nella sessione asiatica a 93,312, mentre la vera domanda ora è sapere quanto potrebbe scivolare il dollaro, se i numeri di oggi dovessero creare disappunto; è previsto che i membri del FOMC Kaplan e Kashkari renderanno delle dichiarazioni dopo il rilascio dei dati. Sono entrambi membri con diritto di voto e non ci sono previsioni sulla posizione di Kashkari, mentre i mercati faranno particolare attenzione alle previsioni di Kaplan sui tassi d’interesse per quanto riguarda il resto dell’anno.

Con una tale enfasi nei confronti dei dati sull’inflazione, dei numeri deboli non daranno molto sollievo alle banche centrali che stanno cercano un ribasso delle loro rispettive monete.

Tuttavia, non saranno solo i dati ad attrarre l’attenzione dei mercati, poiché le tensioni continuano a crescere per l’atteggiamento della Corea del Nord e, senza che nessuna delle due parti faccia un passo indietro, le prospettive di un conflitto sono incrementate, e ciò ha avuto un riflesso sull’andamento dei beni considerati più sicuri; l’oro giovedì ha chiuso la giornata raggiungendo un picco rispetto agli ultimi due mesi, mentre i beni che comportano maggiori rischi si sono mossi in ribasso e i future del Dow puntano in ribasso all’apertura, dato che i mercati asiatici continuano a vacillare per la prospettiva di un conflitto nella regione. Oggi non ci sono dati effettivi che saranno resi noti nel Regno Unito e che potrebbero essere d’interesse per i mercati, mentre l’euro potrebbe mostrare una mossa per il dato finale dell’inflazione di luglio che è previsto per oggi.

La BCE è stata molto chiara sull’area che sarà oggetto di attenzione in merito all’inflazione, essendo il dato sull’inflazione pura il numero chiave che dovranno prendere in considerazione i mercati. La scorsa settimana, il dato preliminare sull’inflazione pura di luglio è risultato più positivo rispetto alle previsioni, quindi l’euro dovrebbe riscontrare un supporto, se le cifre definitive dovessero mostrarsi in linea con il dato preliminare o addirittura migliori di questo.

Nel momento in cui scriviamo, l’euro contro dollaro mostra un ribasso dello 0,17$%, agli 1,1752$, mentre la moneta europea spera di raggiungere il livello degli 1,18$, nel caso che i dati sull’inflazione dovessero essere rilevanti e i dati statunitensi dovessero creare disappunto sui mercati nel corso di questa giornata.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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