Le principali criptovalute del mercato rischiano una grave battuta d'arresto e un arretramento dopo l'ultimo ritracciamento del Bitcoin. Dopotutto, le prese di profitto erano già all'orizzonte!
Il mercato delle criptovalute, dopo numerosi mesi difficili nel corso del 2022, ha incominciato l’anno nuovo con il piede giusto, vivendo una fase di rinnovato interesse.
Il sentiment più moderatamente rialzista è infatti riuscito a risanare in parte le ferite inferte dai forti downtrend di fine 2022, riportando il Bitcoin verso i 23.000 dollari ed Ethereum abbondantemente sopra i 1500 dollari.
Adesso, però, pare che i rialzi stiano subendo una netta battuta d’arresto e, in alcuni casi, è già all’orizzonte un sensibile ritracciamento.
Le performances della settimana parlano chiaro: tra tutti i progetti più capitalizzati, solo Dogecoin, Polygon, Litecoin e Avalanche stanno continuando a crescere. Si evidenzia però che queste quattro crypto hanno goduto di rialzi meno estesi, e dunque non sono giunti al punto di scontrarsi con livelli tecnici particolarmente critici.
Invece, criptovalute come Bitcoin, Ethereum e BNB sono tutte in lieve o moderata contrazione.
Precisamente, il Bitcoin non sta riuscendo a riportarsi sopra i 23.000$, mentre Ethereum è in calo del -3,5% settimanale. BNB segue con un -1,29% settimanale a 310 dollari.
Le contrazioni più rilevanti restano però, per il momento, quelle di Ripple e Polkadot, sul -5% settimanale.
Chiaramente, le variazioni percentuali sopra elencate per tutte le criptovalute non possono restituire un quadro chiaro del contesto macro, ma il benchmark da tenere sempre sotto controllo è quello del Bitcoin.
L’effetto traino causato dalla market dominance del Bitcoin (soprattutto in un contesto globale così delicato) ha permesso alle principali criptovalute nel complesso di riprendere quota nelle ultime settimane. Adesso, la direzione complessiva del mercato crypto potrebbe essere invertita dal rischio di improvvise prese di profitto, considerando che in un mese il Bitcoin ha compiuto un balzo del +40% circa.
Tali realizzi potrebbero infatti spingere il prezzo del Bitcoin a scivolare verso alcuni supporti intermedi identificabili a 22.500$ e poi 22.100$.
Da qui, l’eventuale break-out sotto i 22.000$ potrebbe significare una corsa al ribasso in grado di riportare la criptovaluta sui valori di metà Gennaio, a quota 20.800$.
In questo scenario, mi aspetto un calo correlato da parte di Ethereum (anche sotto i 1300$) e nuovi ribassi per le principali criptovalute nella top15 per market-cap.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.