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Ministro Tria: ‘Manovra non si cambia, ma spread a 320 non sostenibile’

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Oct 25, 2018, 10:39 UTC

Il ministro dell’economia Giovanni Tria conferma le parole del vicepremier Matteo Salvini, sulla manovra non si torna indietro, “per ora non ci sono dei

Ministro Tria

Il ministro dell’economia Giovanni Tria conferma le parole del vicepremier Matteo Salvini, sulla manovra non si torna indietro, “per ora non ci sono dei motivi per cambiarla perché pensiamo che la manovra sia corretta”. Il ministro sottolinea come il contesto economico è cambiato da giugno a oggi e dunque la legge di bilancio è la giusta risposta a questo cambiamento.

Lo spread troppo alto è un problema

Il ministro Tria è però consapevole che un differenziale Btp-Bund stabile a 320 punti “è un livello che non possiamo considerare di mantenere troppo a lungo”.

Invita poi i mercati a stare tranquilli, perché “i fondamentali dell’Italia sono solidi”, non c’è un rischio di insolvenza dello stato italiano.

Per quanto riguarda poi i timori che l’Italia possa decidere di uscire dall’Eurozona, il capo dicastero dell’economia sottolinea ancora una volta che l’uscita dall’euro non è un argomento di discussione sul tavolo del governo gialloverde.

Interviene il Presidente del Consiglio Conte: ‘Abbassare tutti i toni’

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato intervistato dai quotidiani La Stampa e Repubblica. Dalle interviste si apprende che il premier Conte è anch’egli preoccupato per lo spread:

“sicuramente se lo spread sale, o se comunque si mantiene alto a questo punto, è un problema, quindi dobbiamo augurarci che scenda.”

Poi rivolge un invito ai membri del governo: “abbassiamo tutti i toni. Facciamo sistema affinché ciò avvenga – la riduzione dello spread –. Io sto lavorando perché lo spread si abbassi. Vogliamo e dobbiamo mandare un messaggio di fiducia”.

Il presidente Conte si mostra fiducioso che nelle prossime settimane lo spred diminuirà, perché saranno le settimane di dialogo con l’Unione Europea e la Commissione UE.

L’andamento di oggi del FTSE MIB (FTMIB)

Il FTSE MIB oggi recupera terreno, alle 11.51 fa registrare un +1,57% rispetto a ieri, in rialzo di 290 punti a quota 18.772,5 punti.

La mattinata era però iniziata in lieve calo a Piazza Affari, che poi ha appunto recuperato mentre le altre borse restano per ora incerte.

I titoli bancari sono in rialzo rispetto alla giornata di ieri, MedioBanca registra un +1%, Moncler recupera un calo di oltre il 5% portandosi sulla parità.

Lo Spread BTP Italia / Bund a 10 anni

In discesa del 2,76% rispetto alla giornata di ieri lo spred BTP Italia / Bund a 10 anni. Alle ore 11.50 lo spread Btp/Bund è fermo a 310 punti base.

La manovra italiana e le preoccupazioni sull’euro

In Europa c’è attenzione sulle scelte del governo italiano. Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, in conferenza stampa, ha risposto a una domanda sulla bocciatura del bilancio italiano da parte della Commissione UE:

“Il mantenimento delle regole del patto di stabilità e crescita, solide finanze pubbliche: questi sono importanti presupposti per quello che vogliamo tutti, e cioè uno sviluppo positivo e sostenibile dell’economia per i cittadini”. Quindi ha aggiunto: “Noi sosteniamo la Commissione UE nel suo lavoro, questo è il suo ruolo”, riferendosi al fatto che il compito è quello di analizzare le leggi di bilancio dei paesi UE e inviare loro raccomandazioni e richiami se non rispettano le regole comuni.

Le economie europee sono unite da una stessa moneta, l’euro e se un membro non rispetta le regole è naturale che anche le altre economie subiscano dei contraccolpi. Avere la stessa moneta ha significato per i paesi aderenti scegliere di vincolarsi l’uno all’altro. Anche gli obiettivi economici sono ora comuni e uscire dalle regole comuni espone tutti all’instabilità.

Concludendo

Mentre il governo italiano si preoccupa per uno spread troppo alto e studia le contro mosse, invitiamo alla lettura del parere della Commissione Europea sulla nostra legge di bilancio.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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