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I mercati si prendono una pausa in attesa della riforma del sistema tributario degli Stati Uniti e del rimbalzo del dollaro

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Apr 25, 2017, 09:44 UTC

Nella giornata di oggi, dopo avere incassato il successo di Macron alle elezioni presidenziali in Francia, le borse si muovono in netto rialzo,

I mercati si prendono una pausa in attesa della riforma del sistema tributario degli Stati Uniti e del rimbalzo del dollaro

Nella giornata di oggi, dopo avere incassato il successo di Macron alle elezioni presidenziali in Francia, le borse si muovono in netto rialzo, recuperando le perdite provocate dall’esaurimento dell’effetto Trump che, alla fine di marzo, avevano visto il Dow Jones scendere dal massimo di quota 21000. Tuttavia, i rischi geopolitici continuano a influire sull’andamento delle borse. In particolare, la Corea del Nord rimane un fattore di preoccupazione, non soltanto per gli Stati Uniti e la Cina, ma anche per i mercati. L’effettiva capacità militare di Pyongyan è, infatti, scarsamente nota al resto del mondo.

Nella mattinata di oggi, la Corea del Nord ha annunciato che svolgerà manovre di artiglieria in concomitanza con l’arrivo di un sottomarino degli Stati Uniti in Corea del Sud. Trump continua ad accrescere la presenza militare degli Stati Uniti nella regione in funzione di un possibile intervento contro la Corea del Nord, con o senza l’appoggio e il coinvolgimento della Cina.

La notizia sulle manovre nordcoreane non ha ancora provocato una fuga verso i beni rifugio. La Corea del Nord e gli Stati Uniti stanno ancora studiando le rispettive possibili mosse, ma lo scenario potrebbe mutare improvvisamente. Con il bombardamento della base aerea siriana, Trump ha, infatti, dimostrato che la sua amministrazione è in grado di prendere decisioni rapide.

A quanto pare, gli eventi in Corea del Nord e Medio Oriente riscuotono scarso interesse per l’amministrazione Trump, che rimane concentrata sull’attuazione delle promesse elettorali. I mercati attendono, infatti, che Trump presenti la riforma del sistema tributario nella serata di domani.

A causa dell’assenza di dati sugli Stati Uniti nella giornata di lunedì, il dollaro è rimasto privo di supporto, cedendo i guadagni ottenuti durante la sessione asiatica. L’indice del dollaro spot ha perso lo 0,12% per scendere a quota 98,977 dal massimo intragiornaliero di quota 99,215.

Con il dollaro che rimane sulla difensiva, l’euro continua a muoversi in rialzo, spinto dall’esito del primo turno delle elezioni presidenziali in Francia. La moneta unica europea ha guadagnato lo 0,16% per raggiungere gli 1,08859$. Durante le prime ore della sessione europea, l’euro ha sperimentato un rimbalzo dagli 1,08869$ agli 1,08880$. A tale apprezzamento potrebbero avere contribuito le dimissioni di Marine Le Pen dalla presidenza del Fronte Nazionale. Le Pen sta, infatti, cercando di attrarre voti per il secondo turno, distanziandosi dal suo partito e concentrandosi sulle politiche da attuare qualora venisse eletta presidente della repubblica.

Nelle prime ore della sessione, il rialzo dell’euro derivante dall’esito del primo turno delle elezioni presidenziali francesi ha spinto gli investitori verso i titoli europei. Col tempo, il rimbalzo dell’euro dovrebbe pesare sulle azioni delle multinazionali, ma dovrebbe venire bilanciato dall’apprezzamento innescato dalla vittoria di Macron. Nonostante la graduale normalizzazione della politica monetaria intrapresa dalla Fed, l’euro ha guadagnato il 3,56% sul dollaro.

Al momento, i mercati rimangono in attesa della riforma del sistema tributario che Trump dovrebbe presentare nella serata di domani. Al contempo, mancano dati sull’Europa in grado di fornire indicazioni ai mercati.

Nel pomeriggio di oggi, l’attenzione virerà sugli Stati Uniti, ove verranno pubblicati i dati sulla fiducia dei consumatori rilevata dal Cb per il mese di aprile e quelli sulle vendite di nuove abitazioni nel mese di marzo. Entrambe le letture forniranno ai mercati utili indicazioni sulla fiducia dei consumatori all’inizio del secondo trimestre. I dati faranno, inoltre, luce sui possibili effetti del ritardo dell’amministrazione repubblicana nel presentare la riforma del sistema tributario e le misure di stimolo sulla fiducia in Trump.

In base alle previsioni, i dati di oggi dovrebbero influire negativamente sul dollaro. Sia le vendite di nuove abitazioni sia la fiducia dei consumatori dovrebbero segnare un declino. Tuttavia, gli effetti negativi sul dollaro dovrebbero essere soprattutto attribuiti alla maggiore incertezza riguardo le effettive capacità dell’amministrazione Trump di attuare le promesse elettorali.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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