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I mercati si concentrano sulla BCE e Draghi, senza trascurare la sterlina

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Jul 20, 2017, 13:52 UTC

Per l'euro, la giornata di oggi è di fondamentale importanza: la BCE annuncerà, infatti, la sua decisione di politica monetaria. All'annuncio seguirà la

I mercati si concentrano sulla BCE e Draghi, senza trascurare la sterlina

Per l’euro, la giornata di oggi è di fondamentale importanza: la BCE annuncerà, infatti, la sua decisione di politica monetaria. All’annuncio seguirà la tradizionale conferenza stampa di Draghi.

Le varie ipotesi e discussioni hanno spinto l’euro a 1,15$. La divergenza tra le politiche monetarie di Bce e Fed favorisce la moneta unica europea. Yellen e il Fomc hanno preso, infatti, una posizione più prudente per quanto riguarda il sentiero dei tassi di interesse nella seconda metà dell’anno.

L’euro è stato spinto in rialzo anche dalla mancata approvazione della riforma del sistema sanitario proposta da Trump, nonostante la maggioranza repubblicana al congresso. Trump è ben consapevole del significato di tale fallimento: le misure di crescita potrebbero, infatti, andare incontro a un simile destino.

I mercati hanno ampiamente trascurato i colloqui tra Trump e Putin alla cena dell’ultimo G20. L’interesse si concentra più sulle reali capacità dell’amministrazione repubblicana e sulle previsioni per l’economia degli Stati Uniti, che devono certamente migliorare.

A ogni modo, nella giornata di oggi, il dollaro può tirare un sospiro di sollievo. La Bce dovrebbe, infatti, annunciare la progressiva conclusione del programma di acquisto di titoli e una manovra sul tasso sui depositi.

Draghi è consapevole degli effetti che un approccio più da falco in politica monetaria avrà sull’apprezzamento dell’euro, in particolare dato l’attuale ribasso del dollaro. Tuttavia, pare difficile continuare a ignorare la realtà del diffuso miglioramento dell’economia dell’Eurozona. Gli indicatori evidenziano, infatti, una crescita continua.

In attesa della decisione e della conferenza stampa della Bce, l’euro si è mosso in ribasso. Sulla moneta unica europea pesa, infatti, un elemento di incertezza, e per una buona ragione. L’inflazione core è ancora ben al di sotto dell’obiettivo della Bce. Inoltre, Draghi è assolutamente capace di riassumere toni da colomba. Nel breve periodo, l’andamento dell’euro dipende, quindi, dall’impegno della Bce ad avviare finalmente la progressiva conclusione delle misure espansive. Se questo fosse l’annuncio di Draghi, l’euro potrebbe salire a 1,16$ e oltre.

Al contrario, la sterlina si è mossa in ribasso, trascinata da una serie di dati deludenti diffusi nelle ultime settimane. Tuttavia, il sentimento dei mercati potrebbe mutare rapidamente con la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio di giugno, prevista per la mattinata di oggi. Un risultato positivo ravviverebbe certamente le ipotesi di un’imminente manovra della Banca d’Inghilterra. Tuttavia, qualora gli indicatori dovessero nuovamente deludere, la banca centrale britannica non potrebbe intervenire, nonostante un tasso di inflazione ancora superiore all’obiettivo.

Con il dollaro che riesce a stabilizzarsi, alla redazione di questo articolo, il suo indice spot guadagnava lo 0,09% per toccare quota 94,867. Dopo la delusione per la mancata approvazione della riforma del sistema sanitario da parte del Congresso degli Stati Uniti, l’andamento del dollaro verrà determinato da Draghi. I dati sugli Stati Uniti del pomeriggio di oggi sono limitati alle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione e all’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia per il mese di luglio. Difficilmente questi ultimi dati riusciranno a sostenere il dollaro.

L’euro, alla redazione di questo articolo era invariato a 1,15185$, dovrebbe muoversi prima della decisione della Bce, che costituisce il principale fattore in grado di influire sull’andamento della moneta unica europea. I dati sull’Eurozona sono, infatti, limitati all’indice dei prezzi alla produzione della Germania per il mese di giugno, che probabilmente verrà ignorato dai mercati.

Per quanto riguarda la sterlina, i dati sulle vendite al dettaglio dovranno impressionare i mercati affinché la sterlina torni a muoversi in rialzo. Prima dell’apertura della sessione europea, la valuta britannica è, infatti, scesa dai massimi intragiornalieri per attestarsi a 1,30219$.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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