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I mercati nell’occhio del ciclone: l’attenzione si concentra sul dollaro

Da
Bob Mason
Pubblicato: May 19, 2017, 11:41 GMT+00:00

Durante la sessione di giovedì, il panico diffusosi nella giornata di mercoledì ha virato in parziale rialzo. I mercati erano notevolmente preoccupati

I mercati nell’occhio del ciclone: l’attenzione si concentra sul dollaro

Durante la sessione di giovedì, il panico diffusosi nella giornata di mercoledì ha virato in parziale rialzo. I mercati erano notevolmente preoccupati dalle conseguenze delle possibili dimissioni di Trump. Fortunatamente, i dati sugli Stati Uniti sono giunti in tempo, mostrando una continua diminuzione della richieste settimanali di sussidio di disoccupazione e il rimbalzo dell’attività manifatturiera. I risultati evidenziano la ripresa dell’economia degli Stati Uniti che, nell’attuale trimestre, dovrebbe migliorare rispetto ai tre mesi precedenti.

Potrebbe essere troppo presto per essere sicuri che i mercati abbiano distolto l’attenzione dallo scandalo che coinvolge Trump, il quale ha negato quanto affermato da Comey. Tuttavia, questa è una situazione rischiosa: le indagini sono, infatti, iniziate e, a quanto pare, vi sarebbero delle prove che smentiscono Trump.

Il clima dei mercati ha naturalmente risentito degli ultimi sviluppi. La questione fondamentale è capire se le misure di stimolo verranno attuate o meno. Per il momento, si può ipotizzare che i dubbi pesino sui mercati. Lo scandalo che vede coinvolto Trump pare, infatti, ostacolare l’approvazione della riforma del sistema tributario a maggio.

La giornata di oggi è priva di dati sugli Stati Uniti tali da distrarre i mercati dagli sviluppi che riguardano Trump e da sostenere il dollaro, che continua a muoversi in ribasso. L’indice del dollaro spot ha, infatti, perso lo 0,27% per toccare quota 97,611.

Bullard, membro de Fomc, potrebbe distogliere l’attenzione dalla Casa Bianca, ma, essendo privo del diritto di voto, difficilmente le sue dichiarazioni influiranno sull’andamento dei mercati che si chiedono se la Fed riuscirà ad aumentare i tassi nel prossimo mese, qualora le indagini di Mueller dovesseroe entrare nel vivo. I dati suggeriscono che la Fed potrebbe attuare una manovra restrittiva che, forse, sarebbe la scelta migliore. La Fed ha, infatti, dimostrato la sua fiducia nell’economia degli Stati Uniti e pare non venire influenzata dai recenti scandali.

Nel Regno Unito, i dati rilevanti sono limitati alla tendenza degli ordini industriali nel mese di maggio rilevata da Cbi. La lettura, se differente dalle previsioni, potrebbe influire sull’andamento della sterlina. Dopo le statistiche diffuse nel corso di questa settimana, il sentimento nei confronti della sterlina sta certamente migliorando. L’unico dato negativo è costituito dalla crescita dei salari, debole nonostante la diminuzione del tasso di disoccupazione. Vendite al dettaglio positive in un contesto di aumento dei prezzi al consumo rappresentano la sfida principale per l’economia britannica nei prossimi mesi. Tuttavia, la possibilità di una manovra restrittiva verso la fine dell’anno potrebbe spinger la sterlina in rialzo. A seguito dei dati pubblicati nella giornata di giovedì, la valuta britannica potrebbe mantenere gli 1,30$.

I dati sull’Eurozona sono limitati all’indice dei prezzi alla produzione della Germania per il mese di aprile, che dovrebbe registrare un aumento dopo la stagnazione di marzo. Un miglioramento avrebbe effetti positivi sull’euro, mentre ci si continua a interrogare sui toni da colomba della Bce e sulla possibile conclusione delle misure espansive nei prossimi mesi. Al momento, l’euro guadagna lo 0,32% per portarsi a 1,139$.

Nel resto della giornata, il dollaro dovrebbe rimanere sotto pressione. L’attenzione dei mercati è, infatti, completamente rivolta a Trump. Inoltre, la sessione odierna è priva di dati in grado di distrarre i mercati dalla Casa Bianca. Al contempo, dopo il rialzo sperimentato dalle piazze statunitensi nella notte e da quelle asiatiche in mattinata, le borse europee vanno stabilizzandosi.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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