Mentre Carney e la sterlina sono al centro dell’attenzione, il dollaro si muove in ribasso

Nelle prime ore della sessione asiatica, l’indice del dollaro spot ha perso fino allo 0,44% per toccare quota 94,713. Durante la sessione statunitense, il deprezzamento del dollaro dovrebbe continuare, annullando il rialzo sperimentato nella giornata di lunedì.

Ancora una volta, l’andamento del dollaro dipende dalla riforma del sistema sanitario, arenatasi al Congresso a causa delle divisioni all’interno del Partito Repubblicano. Altri due esponenti del Gop si sono, infatti, dichiarati contrari alla legge nei suoi contenuti attuali. A Trump mancano, dunque, i voti necessari all’approvazione di quello che, per la sua amministrazione, è il provvedimento prioritario. Intanto, le politiche di crescita rimangono in attesa, con i mercati che ancora aspettano l’approvazione della riforma sanitaria e quella del sistema tributario entro la fine dell’anno.

Osservando l’andamento del dollaro nella mattinata di oggi, ogni speranza di approvazione della riforma del sistema tributario, per non parlare del programma di spesa per le infrastrutture, pare svanita. I mercati escludono che la situazione al Congresso possa cambiare. Ormai, è evidente che Trump si sta avvitando su se stesso, mentre i mercati non credono più nell’attuazione delle sue promesse elettorali. Intanto, la popolarità di Trump è al minimo, nonostante l’ottimismo per l’economia degli Stati Uniti.

I dati sugli Stati Uniti, che verranno pubblicati nel pomeriggio di oggi, si limitano all’indice dei prezzi di importazioni ed esportazioni per il mese di giugnoma e all’indice Redbook. Per un rimbalzo del dollaro, i risultati dovranno essere più che positivi.

Nel Regno Unito, la situazione si fa certamente più interessante. Il dissenso all’interno del governo sui negoziati sulla Brexit pesa sulla sterlina. Il cancelliere dello Scacchiere ha, infatti, accennato ai contrasti nel gabinetto sulla protezione dei diritti dei cittadini. May pare, dunque, dovere fronteggiare difficoltà simili a quelle di Trump. Al fine di ottenere delle migliori condizioni per la Brexit, il governo britannico deve, infatti, essere unito.

Nonostante il pessimismo per i negoziati sulla Brexit, la sterlina continua a trovare supporto grazie alla fiducia dei mercati in un mutamento della politica monetaria della Banca d’Inghilterra nei prossimi mesi, forse già ad agosto.

Nella mattinata di oggi, verranno pubblicati i dati sull’inflazione nel Regno Unito, che dovrebbero mostrare una sua lieve riduzione. Tale esito darebbe conferma alla necessità che la Banca d’Inghilterra attui al più presto una manovra. Il tasso di inflazione annuo dovrebbe, infatti, continuare a superare l’obiettivo del 2%.

Dopo i dati sull’inflazione di questa mattina e i numerosi indicatori deludenti diffusi nella prima settimana del mese, i mercati attendono indicazioni dalla Banca d’Inghilterra. Ciò considerato, l’intervento di Carney, previsto per il pomeriggio di oggi, sarà di notevole interesse. Il discorso del governatore della Banca d’Inghilterra potrebbe, infatti, influire nettamente sull’andamento della sterlina. Il dibattito sulla manovra restrittiva potrebbe spingere la sterlina a 1,32$ e oltre, specialmente se il dollaro continuasse a deprezzarsi.

Carney è noto per mutare spesso opinione. Tuttavia, gli effetti dell’inflazione persistente sull’economia del Regno Unito costituiscono una reale preoccupazione. Inoltre, i dati sull’occupazione della scorsa settimana hanno annullato ogni timore per il peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro.

Mentre il dollaro dovrebbe continuare a muoversi in ribasso, l’andamento della sterlina dipenderà da Carney. Se il governatore della Banca d’Inghilterra non fornisse le attese indicazioni, il suo silenzio avrebbe conseguenze negative per la sterlina che, alla redazione di questo articolo, guadagnava lo 0,32% per raggiungere gli 1,30968$. Tuttavia, la ripresa dal deprezzamento subito nella giornata di lunedì deriva più dal ribasso del dollaro che dal discorso di Carney.

Nella giornata di oggi, l’andamento dell’euro non è particolarmente interessante. Gli unici dati di rilievo sono costituiti dall’indice Zew sulla fiducia dell’economia della Germania e dell’Eurozona. Alla redazione di questo articolo, l’euro si muoveva in ribasso dello 0,39%, raggiungendo gli 1,1524$. Tale apprezzamento potrebbe continuare qualora i dati di oggi risultassero positivi, mentre i mercati attendono la decisione della Bce sulla politica monetaria, prevista per la giornata di giovedì.