L’oro si muove in rialzo ma sarà una svolta reale?

Venerdì i prezzi del metallo aurifero alla fine sono riusciti a oltrepassare la regione dei 1260$ e ora, mentre scriviamo, vengono negoziati al di sopra del livello dei 1265$. Sebbene i rialzisti possano rallegrarsi per la rottura di questa regione, dovrebbe essere motivo di preoccupazione il fatto l’andamento in rialzo non è stato determinato da una forte spinta ma da una mossa lenta, graduale e costante pur in presenza di consistenti vendite. Generalmente, le rotture dei prezzi sono forti e molto veloci, ma non è stato così in questa occasione. Ciò dimostra che gli acquirenti non sono totalmente convinti della rottura. Inoltre, al momento il prezzo si trova appena al di sopra della regione di resistenza e solleva dei dubbi sulla natura della mossa, se deve essere considerata come una svolta reale oppure una mossa fittizia che poi riporterà i prezzi all’interno della gamma di oscillazione.

Oro – Una Rottura Reale o Fittizia?

A causa della festività odierna in Cina, Gran Bretagna e Stati Uniti, oggi sarà difficile dare un senso a qualsiasi mossa dei prezzi del metallo aurifero. Inoltre, dalle nostre valutazioni, non sembra che ci sia stato nulla di fondamentale, o determinato dai dati, che possa aver generato una tale mossa, mettendola così di nuovo in discussione. Dovremmo vedere una spinta maggiore per essere convinti della svolta, dato che il mercato si prepara a dover fronteggiare i rischi che potrebbero insorgere quando verranno resi noti i vari dati previsti verso la fine della settimana da parte degli Stati Uniti. Questa è una settimana più corta, pertanto è importante per i trader restare in allerta e assicurarsi di non mettere in piedi delle posizioni ampie, a meno che e fino a quando non saranno sicuri della direzione che prenderà il mercato nel breve e medio termine.

Venerdì i prezzi petroliferi hanno mostrato un lieve recupero dopo che, il giorno precedente, avevano preso una batosta e avevano infranto il livello importante dei 50$, quando l’OPEC, dopo aver fatto molte promesse ne ha portate a termine molto poche. I produttori che fanno parte del cartello avevano annunciato una proroga dell’accordo sui tagli alla produzione per altri 9 mesi, tuttavia il mercato si aspettava un’estensione maggiore e un ulteriore incremento dei tagli alle estrazioni, generando così una notevole delusione. I prezzi del combustibile dovrebbero proseguire il loro andamento debole nel corso del breve termine, con il livello dei 50$ che fungerà da limite superiore, mentre il mercato vorrebbe vedere una riduzione più significativa della produzione e dei dati relativi alle scorte, prima di decidere di acquistare di nuovo i contratti petroliferi.

Venerdì anche i prezzi dell’argento hanno mostrato un rialzofiducioso, in linea con i prezzi dell’oro, e presumibilmente continueranno il loro andamento positivo nella prima parte della settimana, tuttavia nella seconda parte potremmo assistere a una forte volatilità sui mercati, pertanto suggeriamo ai trader di tener presente questa situazione in occasione di acquisti consistenti.