Nel corso degli ultimi giorni, i prezzi dell’oro hanno continuato a oscillare all’interno di una fascia di prezzo compresa tra i 1240$ e i 1260$, non
Nel corso degli ultimi giorni, i prezzi dell’oro hanno continuato a oscillare all’interno di una fascia di prezzo compresa tra i 1240$ e i 1260$, non subendo alcun impatto dalla debolezza del dollaro. L’indebolimento della moneta statunitense e il crollo delle Borse avrebbero già dovuto portare i prezzi a livelli superiori ai 1260$, tuttavia, a causa della volatilità e dei profitti apparentemente più alti degli altri strumenti di mercato come l’euro e la sterlina, sembra che i fondi siano stati spostati verso tali strumenti, piuttosto che verso il metallo aurifero.
Questa è una delle ragioni principali che hanno determinato il consolidamento e l’oscillazione dei prezzi auriferi nel corso degli ultimi giorni. L’euro è anche riuscito a rafforzarsi su tutta la linea aiutando di conseguenza a mantenere i prezzi dell’oro dalla parte della domanda. Inoltre, ci sarà un lieve aumento delle tasse sugli acquisti di oro poiché l’India aderirà al regime di tassazione sui beni e servizi (GST) ed essendo il Paese uno dei maggiori consumatori di oro a livello globale, ciò ha comportato qualche incertezza su quale sarà il livello della domanda di oro, una volta che il nuovo regime di tassazione entrerà in vigore il 1° luglio.
Le aspettative generali non prevedono molti cambiamenti nella domanda, poiché la variazione della tassa è molto contenuta, tuttavia il mercato mostra ancora qualche incertezza ed è per questo che stiamo assistendo a una certa pressione sui prezzi auriferi che di conseguenza sono scesi verso la regione di supporto ai 1240$. Prevediamo che tali prezzi possano rimanere sotto pressione per il breve periodo, con il persistere di timori e incertezze. Come già indicato varie volte, una rottura in ribasso attraverso la regione dei 1240$ aprirebbe le porte verso l’obiettivo dei 1220$.
C’è stata una lieve pausa nella costante risalita dei prezzi del petrolio, mentre i rialzisti del combustibile sembrano riprendere fiato. Abbiamo visto i prezzi petroliferi salire decisamente sin dall’inizio della settimana, con un rialzo di oltre il 7%, e ora il combustibile viene scambiato tranquillamente sopra la regione dei 45$, nel momento in cui scriviamo. Come già detto, è probabile che il punto minimo dei prezzi sia già stato raggiunto, pertanto, qualsiasi mossa in ribasso verso i livelli minimi della gamma di oscillazione, dovrebbe essere vista come un’opportunità per andare lunghi.
Nel corso delle ultime 24 ore, anche i prezzi dell’argento hanno mostrato una correzione verso la regione dei 16,5$ e appare probabile una fase di consolidamento e oscillazione nella fascia di prezzo compresa tra i 16$ e i 17$, per il breve periodo, in attesa della prossima settimana e del nuovo mese.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.