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L’Oro Scende Messo Sotto Pressione dal Dollaro

Da:
Colin First
Pubblicato: Nov 30, 2017, 09:10 UTC

Nel corso delle ultime settimane i prezzi dell’oro sono tornati all’interno della propria gamma di oscillazione, mentre gli indici azionari si sono mossi

L’Oro Scende Messo Sotto Pressione dal Dollaro

Nel corso delle ultime settimane i prezzi dell’oro sono tornati all’interno della propria gamma di oscillazione, mentre gli indici azionari si sono mossi in rialzo e la propensione al rischio mostra un incremento a livello globale, cosa che ha messo sotto forte pressione i prezzi del metallo aurifero. Dopo aver tentato una rottura oltre la regione dei 1300$ un paio di giorni addietro, con scambi che sono proseguiti in prossimità dei livelli massimi della gamma, nel corso delle ultime 24 ore i prezzi dell’oro sono scesi verso la regione dei 1280$ e continuano a mostrarsi deboli. Tuttavia, prevediamo che riceveranno qualche supporto in questa regione e che dovrebbe spianare la strada per un’ulteriore fase di consolidamento e oscillazione nel corso del breve termine. Anche il dollaro è riuscito a mantenersi stabile in questo periodo, mettendo ulteriore pressione sui prezzi dell’oro.

L’Oro Scende di Nuovo all’Interno della Propria Gamma di Oscillazione

Il dollaro ha ricevuto un buon sostegno dal passaggio della legge sulle riforme fiscali in Senato e ci sono ampie aspettative che questa legge possa superare senza problemi le ulteriori fasi fino alla completa approvazione. Il dollaro dovrebbe riceverne uno slancio, insieme agli indici azionari statunitensi, e a questo punto il mercato ha già scontato sui prezzi questa eventualità. Questo ha generato pressione sui prezzi del metallo aurifero, che prevediamo continueranno la loro fase di consolidamento e oscillazione, mentre il mercato mette in conto di poter gestire i rischi, come quelli provenienti dalla Corea del Nord, con il risultato che tali rischi mostrano di aver un impatto sempre più ridotto man mano che passano i giorni.

Oro grafico giornaliero, 30 novembre 2017
Oro grafico giornaliero, 30 novembre 2017

All’inizio della giornata di ieri i prezzi del petrolio sono scesi, in concomitanza con la riunione dei Paesi dell’OPEC, a seguito di timori che i produttori petroliferi potessero decidere di non estendere l’accordo sui tagli alle estrazioni. Questo ha generato una pressione sui prezzi del combustibile che hanno rotto in ribasso sotto la regione dei 57$. Tuttavia, nel corso della giornata hanno ricevuto una spinta positiva, quando durante la riunione i produttori hanno deciso di prorogare l’accordo sui tagli alla produzione per altri 9 mesi. Questo ha permesso ai prezzi del greggio di tornare sopra il livello dei 57$, dove prosegue gli scambi nel momento in cui stiamo scrivendo. E’ probabile che rimarrà a livelli positivi, aumentando la propria forza nel corso del breve termine, permettendo così ai prezzi di raggiungere la regione dei 60$.

Nelle ultime 24 ore anche i prezzi dell’argento si sono mossi in ribasso e ora il metallo viene negoziato nella regione dei 16,50$, nel momento in cui scriviamo. Nel corso degli ultimi giorni avevamo sottolineato la mancanza di una spinta positiva sui prezzi dell’argento che da quel momento si sono mossi in ribasso, ai primi segnali di forza del dollaro e delle Borse.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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