Ieri i prezzi dell’oro hanno subito un ulteriore ribasso mentre i mercati continuano a scontare sui prezzi un innalzamento dei tassi d’interesse negli
Ieri i prezzi dell’oro hanno subito un ulteriore ribasso mentre i mercati continuano a scontare sui prezzi un innalzamento dei tassi d’interesse negli Stati Uniti, previsto per giugno. In questo scenario, è naturale che i prezzi del metallo aurifero crollino. Dato che i tassi continuano a salire, la logica dimostra che gli investimenti in dollari, e più in generale negli Stati Uniti, diventano sempre più appetibili e portano gli investitori a impiegare sempre maggiori capitali nel biglietto verde e nell’economia statunitense, nella speranza di ottenere profitti migliori e più sicuri. Di solito i fondi vengono prelevati dagli investimenti nel metallo aurifero che, sebbene sia considerato un bene sicuro, non viene valutato conseguentemente in termini di rendimenti che restituisce.
Questo è il motivo per cui, ogni volta che si parla di un rialzo dei tassi d’interesse statunitensi, i prezzi del metallo aurifero scendono. Inoltre, con il dollaro che viene considerato quasi alla pari dell’oro, in termini di sicurezza, abbiamo il motivo per cui i fondi vengono girati dall’oro per essere investiti nel dollaro, se gli investitori valutano che la moneta possa offrire migliori profitti. Con i timori e le incertezze relativi all’eurozona che stanno lentamente scomparendo e l’attenzione puntata sui tassi d’interesse della FED e sul dollaro, appare del tutto naturale che i prezzi dell’oro ne subiscano le conseguenze.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.