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L’Oro Mostra un Nuovo Crollo a causa del Costante Rafforzamento del Dollaro

Da:
Colin First
Pubblicato: May 10, 2017, 09:05 GMT+00:00

Ieri i prezzi dell’oro hanno subito un ulteriore ribasso mentre i mercati continuano a scontare sui prezzi un innalzamento dei tassi d’interesse negli

L’Oro Mostra un Nuovo Crollo a causa del Costante Rafforzamento del Dollaro

Ieri i prezzi dell’oro hanno subito un ulteriore ribasso mentre i mercati continuano a scontare sui prezzi un innalzamento dei tassi d’interesse negli Stati Uniti, previsto per giugno. In questo scenario, è naturale che i prezzi del metallo aurifero crollino. Dato che i tassi continuano a salire, la logica dimostra che gli investimenti in dollari, e più in generale negli Stati Uniti, diventano sempre più appetibili e portano gli investitori a impiegare sempre maggiori capitali nel biglietto verde e nell’economia statunitense, nella speranza di ottenere profitti migliori e più sicuri. Di solito i fondi vengono prelevati dagli investimenti nel metallo aurifero che, sebbene sia considerato un bene sicuro, non viene valutato conseguentemente in termini di rendimenti che restituisce.

I Prezzi del Metallo Aurifero Scendono

Questo è il motivo per cui, ogni volta che si parla di un rialzo dei tassi d’interesse statunitensi, i prezzi del metallo aurifero scendono. Inoltre, con il dollaro che viene considerato quasi alla pari dell’oro, in termini di sicurezza, abbiamo il motivo per cui i fondi vengono girati dall’oro per essere investiti nel dollaro, se gli investitori valutano che la moneta possa offrire migliori profitti. Con i timori e le incertezze relativi all’eurozona che stanno lentamente scomparendo e l’attenzione puntata sui tassi d’interesse della FED e sul dollaro, appare del tutto naturale che i prezzi dell’oro ne subiscano le conseguenze.


Sebbene i prezzi abbiano mostrato un recupero nella tarda giornata di ieri per le notizie che la Corea del Nord continuerà a effettuare i propri test missilistici (cosa che ha aggiunto un altro gradino al fattore di rischio) l’oro prosegue il proprio andamento debole e viene negoziato appena sopra il livello dei 1220$, mentre scriviamo. Prevediamo che questa debolezza possa proseguire per il breve termine, se i rischi diminuiranno e se la regione dei 1220$ verrà infranta nettamente; in quel caso dovremo prendere in considerazione il livello dei 1200$ e quelli inferiori, per il breve termine.
I prezzi del petrolio mantengono il loro livello stabile, tuttavia resta da vedere quale sarà la prossima mossa di breve termine. Ci sono aspettative di un aumento delle scorte petrolifere degli Stati Uniti, maggiore rispetto alle previsioni, che potrebbe indebolire di nuovo i prezzi del combustibile. Questo succede in contemporanea con la notizia che l’accordo sui tagli alle estrazioni probabilmente sarà esteso fino alla fine dell’anno, tuttavia non avrà un grande impatto sui prezzi del petrolio né tantomeno sui trader che non ne appaiono entusiasmati.
Anche i prezzi dell’argento toccano per qualche momento la notevole regione di supporto al livello dei 16$ e vengono negoziati al livello appena inferiore ai 16,2$, nel momento in cui scriviamo. Come l’oro, anche i prezzi dell’argento mostrano una forte debolezza; una rottura del livello dei 16$, potrebbe aprire la strada verso il livello dei 15,5$ e anche oltre.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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