L’Oro Chiude la Giornata a Prezzi Invariati, ma c’è dell’altro

Ieri i prezzi dell’oro hanno iniziato la giornata con una mossa veloce verso la regione dei 1325$, a seguito di un aumento dei rischi globali causati dalle tensioni persistenti tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti. Il Giappone si è risvegliato con la notizia dei test missilistici portati a termine in prossimità del proprio territorio da parte della Corea del Nord e ciò ha determinato un’escalation delle tensioni in quella parte del mondo, con conseguente spostamento dei fondi verso strumenti più sicuri come l’oro, l’argento e lo yen. Questa situazione ha permesso ai prezzi del metallo aurifero di muoversi in rialzo, con scambi consistenti che sono proseguiti anche nel corso della sessione londinese, essendo questa anche la prima opportunità per i trader di quel mercato di reagire alle dichiarazioni di venerdì da parte della Yellen e di Draghi. Il dollaro è stato quindi respinto in ribasso, mentre l’oro ha continuato a essere negoziato in prossimità dei livelli massimi della propria gamma di oscillazione.

I Prezzi dell’Oro Tornano Verso la Regione di Supporto

Tuttavia, con il passare della giornata, gli effetti della minaccia da parte della Corea del Nord hanno cominciato a svanire lentamente e la minaccia stessa sembra sia stata gestita in modo migliore, anche dal punto di vista diplomatico, rispetto all’atteggiamento di fuoco e fiamme che avevamo visto come risposta da parte degli Stati Uniti e di altri Paesi nelle precedenti occasioni. Questo ha permesso al dollaro di recuperare terreno e i timori a livello globale sono diminuiti, portando così a una correzione dei prezzi del metallo aurifero, che hanno chiuso la giornata senza grandi variazioni. Questa mattina, l’oro continua il proprio andamento a livelli di debolezza, ma riteniamo che questa sia soltanto una correzione della mossa in rialzo degli ultimi due giorni e probabilmente assisteremo a un nuovo rialzo dei prezzi auriferi nel corso del breve periodo. Prevediamo qualche acquisto in prossimità della regione dei 1308$ che dovrebbe permettere ai prezzi di restare a livelli sostenuti per il resto di questa giornata.

Anche i prezzi del petrolio proseguono il loro andamento a livelli di debolezza, mentre l’uragano che ha colpito gli Stati Uniti continua a devastare la città di Houston. Questo ha determinato un crollo della domanda di greggio, dato che un numero sempre maggiore di raffinerie sono state chiuse in quella zona. A seguito della domanda di greggio che continua a decrescere, è probabile vedere i prezzi del combustibile muoversi in ribasso e rimanere sotto pressione. Tuttavia, come già indicato ieri, questo sarà un fenomeno temporaneo poiché, una volta che la tempesta sarà passata, dovremmo vedere le raffinerie tornare operative e anche la domanda tornare a livelli di normalità. Nel corso della giornata odierna, i dati d’inventario sulle scorte di greggio degli Stati Uniti ci diranno quante riserve possiede il Paese e anche questo potrebbe avere un impatto sui prezzi petroliferi.

Nel corso delle ultime 24 ore, anche i prezzi dell’argento hanno mostrato una lieve correzione in ribasso, ma come per l’oro, l’argento dovrebbe restare a livelli sostenuti per il breve termine, dato che il dollaro è chiaramente in difficoltà mentre ci stiamo inoltrando nel nuovo mese.