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L’euro e la sterlina si muovono in rialzo, mentre il dollaro si deprezza

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Bob Mason
Pubblicato: Jun 26, 2017, 14:19 GMT+00:00

Dopo una settimana di relativa tranquillità, ha inizio un periodo certamente più confuso. La settimana potrebbe essere intensa a causa dei numerosi

L’euro e la sterlina si muovono in rialzo, mentre il dollaro si deprezza

Dopo una settimana di relativa tranquillità, ha inizio un periodo certamente più confuso. La settimana potrebbe essere intensa a causa dei numerosi indicatori che verranno pubblicati e degli annunci delle banche centrali.

Come è stato possibile osservare durante la scorsa settimana, le banche centrali rimangono al centro dell’attenzione, specialmente per la notevole incertezza delle politiche monetaria, in particolare nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

La settimana prevede le dichiarazioni dei governatori della Banca d’Inghilterra e della Banca del Giappone, mentre Draghi interverrà nel pomeriggio di oggi. I dati sull’Eurozona pubblicati nella mattinata saranno al centro dell’attenzione dei mercati. Tra questi, vi è l’indice tedesco Ifo della fiducia delle imprese.

I dati dovrebbero spingere l’euro in rialzo, ma soltanto se mostreranno un notevole miglioramento.

Durante la sessione asiatica, nonostante un incremento dell’avversione nei confronti del dollaro, l’euro è rimasto all’interno della gamma di oscillazione. I mercati sono ansiosi di sapere se vi è stato un aumento dell’inflazione dell’Eurozona, tale da portare la Bce a modificare la politica monetaria.

Nella prima metà dell’anno, la Bce si è concentrata sull’inflazione core, senza prendere in considerazione gli effetti del crollo del prezzo del petrolio. Draghi ha avuto certamente ragione nel trascurare l’accelerazione sperimentata dall’inflazione principale, attribuita al rimbalzo del prezzo del petrolio nei primi mesi dell’anno, che ha spinto l’inflazione principale oltre il tasso obiettivo fissato dalla Bce.

I mercati continuano a formulare ipotesi sul programma di acquisto di titoli della Bce. Si ritiene che le misure verranno progressivamente portate a termine a causa dei dati sull’inflazione e del miglioramento della crescita. Il Pil del secondo trimestre dovrebbe, infatti, registrare un notevole incremento, sostenuto dai dati dell’indice dei direttori degli acquisti del settore privato, nettamente positivi. L’ottimismo per il secondo trimestre dovrebbe spingere l’euro in rialzo. Al momento, l’euro guadagna lo 0,1% sul dollaro, attestandosi a 1,12053$.

La prudenza in attesa degli annunci delle banche centrali è certamente giustificata, in particolare per quanto riguarda Carney, Draghi e Yellen. Negli ultimi anni, i tre hanno più volte colto di sorpresa i mercati trio. Considerato che, dopo l’ultima conferenza della Bce, l’euro è tornato a muoversi nella sua gamma di oscillazione, una variazione della politica monetaria dell’Eurotower potrebbe venire annunciata in qualsiasi momento. Un cambiamento delle opinioni di Draghi dovrebbe influire sull’andamento della moneta unica europea più di ogni dato tranne, forse, quello sull’inflazione core, che verrà pubblicato nella giornata di venerdì.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, i dati sugli ordini di beni durevoli del mese di maggio sono certamente rilevanti. L’ottimismo per la politica monetaria e per l’economia degli Stati Uniti inizia, infatti, a svanire. Per provocare un rimbalzo del dollaro, i dati dovranno, quindi, essere nettamente positivi. Questa settimana riveste un’importanza determinante, poiché prevede il voto sulla riforma del sistema sanitario, le dichiarazioni di Yellen e la pubblicazione di diversi dati. Al momento, l’indice del dollaro spot perde lo 0,01%, scendendo a quota 97,256. Un rialzo non dovrebbe essere sostenuto, bensì limitato in attesa dell’intervento di Yellen. I dati sull’economia degli Stati Uniti continuano, infatti, a deludere.

Nel Regno Unito, prosegue il rimbalzo della sterlina, che ora guadagna lo 0,29% per raggiungere gli 1,27551$. Il rialzo deriva dalla speranza per una prosecuzione positiva dei negoziati sulla Brexit, derivante dalle ultime dichiarazioni di Davis. Tuttavia, nel corso della settimana, la sterlina verrà messa alla prova dall’intervento di Carney.

A ogni modo, è importante tenere presente che anche Carney è noto per sorprendere i mercati. Inoltre, si devono considerare l’andamento dei negoziati sulla Brexit e l’incertezza politica. In tali condizioni, un mutamento della politica monetaria sarebbe insolito, in particolare dato che Forbes, un falco, è stata sostituita da Tenreyro, una colomba.

I dati sui mutui approvati nel Regno Unito potrebbero trascinare la sterlina in ribasso. La valuta britannica è, infatti, altamente sensibile ai dati, alla Brexit, a Theresa May e, ovviamente, a Carney…

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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