Le Materie Prime si Prendono un Giorno per Consolidare i Prezzi

I prezzi dell’oro continuano a muoversi intorno ai livelli minimi della gamma di oscillazione e, fino a questo momento, avviamo visto solo un consolidamento e oscillazioni, sul mercato di questa settimana. Avevamo indicato la stessa cosa nelle nostre previsioni di ieri, quando avevamo detto che i prezzi del metallo aurifero avrebbero mostrato un consolidamento in prossimità dei livelli minimi della gamma di oscillazione e, una volta completata questa fase, avremmo assistito a un balzo verso il livello dei 1248$, nel corso del breve termine. I risultati delle elezioni francesi hanno spinto i prezzi velocemente verso il nostro obiettivo al livello dei 1220$, tuttavia questa mossa è durata poco tempo e, i prezzi sono arrivati quanto più in alto possibile, quando si sono verificati forti acquisti nella suddetta regione che hanno contribuito a sostenere i prezzi.

I Prezzi dell’Oro Continuano a Esitare

Questo sostegno è stato determinante al fine di spingere i prezzi del metallo verso la regione dei 1230$, dove viene negoziato mentre scriviamo. Come avevamo detto, nel breve termine, ci sono notevoli acquisti nella regione dei 1220$ e questo ci fa ritenere che tale livello possa sostenere i prezzi per il momento. C’è stato un allentamento dei rischi globali e delle incertezze, con la conclusione delle elezioni in Francia e con la Gran Bretagna che si prepara a sua volta alle elezioni, in aggiunta al fatto che Trump si sta prendendo una pausa dal fare commenti caustici su twitter. Tutto questo ha permesso ai mercati di stabilizzarsi e puntare l’attenzione sulle questioni reali che hanno a loro volta portato a una maggiore propensione al rischio sui mercati, motivo per il quale abbiamo visto i prezzi del metallo aurifero muoversi sempre più in ribasso nel corso delle ultime due settimane. Nel breve termine, i prezzi dell’oro sono destinati a rimanere sotto pressione.

Ieri anche i prezzi del petrolio mostrano un consolidamento, come sul resto dei mercati, dato che, pur in presenza di notizie su un crescente numero di Paesi dell’OPEC che aderiscono a una prosecuzione dei tagli alle estrazioni oltre la metà di quest’anno, i prezzi del combustibile non ne sono stati influenzati. Normalmente tali notizie avrebbero determinato uno slancio notevole dei prezzi petroliferi, tuttavia, nel corso degli ultimi mesi, abbiamo visto che i tagli alla produzione hanno avuto un impatto sempre minore sull’offerta, a seguito dell’incremento delle estrazioni da parte di Paesi quali la Libia e per il costante aumento delle scorte da parte degli Stati Uniti. Con gli ultimi dati che non si sono dimostrati in grado di sostenere i prezzi del combustibile, i tagli alla produzione non hanno avuto l’effetto desiderato sui prezzi, scenario che ha portato a una mancanza di entusiasmo.

Ieri, per gran parte della giornata, anche i prezzi dell’argento mostrano un consolidamento, con negoziazioni verso i livelli più bassi della regione dei 16$ e in previsione che per il breve termine seguiranno il tracciato dell’oro, come succede dall’inizio dell’anno.