Nella giornata di giovedì, il dollaro si è mosso in ribasso. Il motivo principale di tale andamento è da individuarsi nella serie di dati sul mercato del
Nella giornata di giovedì, il dollaro si è mosso in ribasso. Il motivo principale di tale andamento è da individuarsi nella serie di dati sul mercato del lavoro, che hanno evidenziato un rallentamento delle nuove assunzione nel corso dell’ultimo mese. Tale fenomeno ha riguardato in particolare il settore dei servizi, di fondamentale importanza per l’economia degli Stati Uniti. L’indice Ism dell’occupazione nel settore non manifatturiero ha, infatti, mostrato una riduzione dei nuovi occupati. Parimenti, i dati di Adp sono risultati ben al di sotto delle aspettative.
I dati di Adp contrastano con l’indice Ism del settore privato, secondo cui l’occupazione è aumentata nel settore della produzione dei beni e diminuita in quello dei servizi. Tutto ciò alimenta l’incertezza nell’attesa della pubblicazione della lettura sulle buste paga dei settori non agricoli, prevista per il pomeriggio di oggi. Negli ultimi tempi, i dati del governo federale e quelli di Adp sono spesso risultati contrastanti.
I mercati temono che i dati deludenti possano minare la convinzione della Fed secondo cui l’aumento dell’occupazione provocherà inevitabilmente una crescita dei salari. Inoltre, dai dati è possibile desumere l’assenza di lavoratori qualificati in alcuni settori.
Se i dati sulle buste paga dei settori non agricoli fossero positivi, la Fed e i mercati potrebbero digerire i risultati negativi che hanno caratterizzato l’ultimo mese. A ogni modo, è possibile affermare che, nel breve periodo, la crescita dei salari rimarrà modesta. Le attuali condizioni del mercato del lavoro non sono riuscite a fare aumentare né i salari né l’inflazione.
Nonostante il pessimismo derivante dai dati diffusi nella giornata di giovedì e il rimbalzo della produzione industriale della Germania nel mese di maggio, l’indice del dollaro spot guadagnava lo 0,12% per portarsi a quota 95,921. L’andamento del dollaro non dipende esclusivamente dai dati, ma anche dalla possibilità di un intervento militare degli Stati Uniti in Corea del Nord. Trump ha, infatti, affermato che potrebbe intraprendere azioni severe in risposta ai tentativi della Corea del Nord di sviluppare missili intercontinentali in grado di raggiungere gli Stati Uniti.
A meno di un intervento nel corso del fine settimana, tutto dipenderà dai dati che verranno diffusi nel pomeriggio di oggi. La lettura di giugno dovrà, quantomeno, confermare le previsioni di 180000 nuovi occupati, mentre i risultati di maggio dovranno essere corretti in lieve ribasso. Se i dati fossero relativamente decenti, l’attenzione dei mercati si potrebbe spostare dalle buste paga dei settori non agricoli alla crescita dei salari, soprattutto se si considera che, a maggio, il tasso di disoccupazione degli Stati Uniti era del 4,3%.
Mentre l’attenzione dei mercati si concentra soprattutto sul dollaro, nel Regno Unito vengono pubblicati diversi dati, tra cui quelli sulla produzione dei settori industriale e manifatturiero, quelli sol commercio e la stima Niesr del Pil per il trimestre corrente.
I dati sulla produzione manifatturiera saranno particolarmente rilevanti. Considerata la debolezza dell’indice dei direttori degli acquisti del settore privato, diffuso nella scorsa settimana, l’andamento della sterlina è stato abbastanza positivo.
Nel pomeriggio, è previsto un intervento Carney. Il governatore della Banca d’Inghilterra merita sempre attenzione. Questa volta, i mercati intendono sapere se Carney manterrà i toni da falco da poco assunti in attesa della prossima decisione del Comitato per la Politica Monetaria.
Le previsioni sul Regno Unito sono contrastanti. Tuttavia, le più importanti, ossia quelle sulla produzione manifatturiera, sono positive per la sterlina. Similmente, le previsioni sugli Stati Uniti sono positive per il dollaro. Tuttavia, negli ultimi mesi, la delusione per i dati sul mercato del lavoro, è stata notevole. Pertanto, la partita è tutta da giocare. Risultati positivi sono necessari a sostenere la Fed nella progressiva conclusione delle misure espansive, che dovrebbe venire avviata a settembre.
La sterlina cede lo 0,14% per attestarsi a 1,29527$. L’andamento della valuta britannica dipenderà dai dati e dalle affermazioni di Carney. In attesa della pubblicazione dei dati sulle buste paga dei settori non agricoli, il dollaro potrebbe trovarsi in difficoltà.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.