Su Comex martedì i future sull'oro con scadenza a dicembre si muovono in netto ribasso, mettendo il mercato nelle condizioni di testare il minimo della
A contribuire al ribasso anche i dati per il mese di ottobre sull’indice dei prezzi al consumo negli USA, che registrano un incremento. Stando infatti ai dati del Dipartimento del Lavoro Usa, l’indice dei prezzi al consumo sarebbe aumentato a 0,2%, in controtendenza rispetto al calo di 0,2% nel mese di settembre. I nuovi dati suggeriscono anche che la pressione da parte del rafforzamento del dollaro e il calo di prezzi del petrolio potrebbe essersi attenuata.
Dopo un dato invariato nel mese di settembre, negli ultimi 12 mesi l’indice dei prezzi al consumo ha guadagnato lo 0,2%. Gli economisti prevedevano invece un incremento dello 0,2% nel mese di ottobre e dello 0,1% da un anno prima.
Il dato positivo sull’inflazione al consumo va ad alimentare ulteriormente le aspettative per un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel mese di dicembre, una prospettiva rialzista per il dollaro che probabilmente premerebbe sul mercato dell’oro, denominato in dollari.
Anche le coppie eur/USD e GBP/USD avvertono la pressione legata ai dati rialzisti sull’indice dei prezzi al consumo negli USA. Come se non bastasse, i venditori hanno continuato a spingere l’euro in ribasso alla luce di possibili iniziative accomodanti da parte della Banca centrale europea. Sono in molti infatti a prevedere che la BCE aumenterà in qualche modo le misure di stimolo, o tagliando ulteriormente i tassi di interesse oppure estendendo o espandendo l’attuale pacchetto di quantitative easing per un valore di 1100 miliardi di euro.
In GB, secondo i dati dell’ufficio statistico nazionale, nel mese di ottobre il tasso di inflazione, misurato attraverso l’indice dei prezzi al consumo, è rimasto stabile a -0,1%. È la prima volta da – quando l’indice è stato creato nel 1997- che l’IPC scende su base annuale per due mesi consecutivi. Osservando da un punto di vista di lungo termine si tratta del nono mese consecutivo che l’indice dei prezzi al consumo rimane molto vicino allo zero.
I nuovi dati sull’IPC frenano ulteriormente le aspettative rispetto a un aumento anticipato dei tassi di interesse; gli economisti prevedono che per una tale decisione occorrerà aspettare il 2016 inoltrato.
I dati hanno prodotto una reazione su due versanti da parte dei trader di GBP/USD. Inizialmente la coppia forex si è mossa in ribasso in seguito ai dati sull’indice dei prezzi al consumo USA, rimbalzando però dopo la pubblicazione dei dati sull’indice dei prezzi consumo in Gb, in linea con le aspettative.
Martedì i future sul petrolio greggio con scadenza a gennaio postano una giornata in direzione laterale tendente al ribasso. Il mercato non ha esteso il movimento rialzista di lunedì legato a una forte correzione di natura tecnica. I trader sembrano cercare di superare il premio venutosi a creare timori legati alla sicurezza dopo gli attentati a Parigi. I venditori short ora sembrano cercare di riprendere il controllo del mercato tornando a concentrarsi sull’eccesso di offerta globale del petrolio e degli altri prodotti petroliferi.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.