L’accordo sulla Grecia apre le porte all’innalzamento dei tassi Fed

Oggi, dopo la diffusione della radice dell’accordo di salvataggio tra la Grecia i suoi creditori, la coppia EUR/USD chiude in ribasso. In precedenza durante la sessione, il presidente del consiglio europeo Donald Tusk ha annunciato che i leader della zona euro hanno raggiunto un accordo unanime con la Grecia dopo i colloqui tenutesi a Bruxelles in tarda serata. Gli investitori rimangono tuttavia ancora scettici sull’accordo almeno per ciò che concerne il lungo periodo dato che la Grecia deve ancora attuare riforme estremamente difficili.

Sempre oggi la Banca centrale europea ha annunciato che manterrà aperta la sua linea di credito d’emergenza per le banche greche che comunque rimarrà chiusa almeno fino a mercoledì giorno in cui si terrà anche il vertice dell’Eurogruppo.

Dopo aver lottato di inizio sessione, la coppia GBP/USD si è mossa in rialzo dopo l’annuncio dell’accordo tra la Grecia i suoi creditori. Tuttavia gli acquirenti non sono riusciti a mantenere i loro guadagni a causa di un forte apprezzamento del dollaro statunitense.

Su Comex i prezzi dell’oro con scadenza ad agosto sono andati a deprezzarsi in concomitanza con un rialzo del dollaro a causa principalmente dell’eccesso di offerta e della forte pressione sui prezzi del petrolio. Sebbene ci potrebbe essere un qualche rally sui mercati petroliferi grazie alle condizioni di ipervenduto e all’accordo sulla Grecia, i guadagni dovrebbero essere limitati dalle preoccupazioni sull’eccesso di offerta e dal calo della domanda cinese.

Sebbene in precedenza durante la sessione l’accordo tra la Grecia e i suoi creditori abbia dominato tutti i titoli delle testate giornalistiche, la vera causa della debolezza delle valute delle materie prime è da ricercarsi nel rafforzamento del dollaro statunitense. Gli investitori credono che l’allentamento delle tensioni sulla Grecia apra la strada ad un innalzamento prematuro dei tassi di interesse Fed. Eventualità che renderebbe il dollaro un investimento ancora più favorevole.

Venerdì il presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha detto che la banca centrale continua a voler innalzare tassi di interesse entro il 2015. In precedenza, la scorsa settimana, i verbali della Fed avevano rivelato che le preoccupazioni sulla Grecia avrebbero potuto costringere la banca centrale a ritardare l’innalzamento dei tassi. Oggi questo ostacolo è ormai alle spalle, la banca centrale statunitense può continuare a portare avanti il suo piano.

Ricordate che la banca centrale europea ha lanciato il suo programma di alleggerimento quantitativo a marzo e che la banca d’Inghilterra sta ancora aspettando un aumento dell’inflazione per innalzare i suoi tassi di interesse, mentre la Fed è pronta a farlo a tutto vantaggio del dollaro.