In una tranquilla giornata di trattazione, i dati economici statunitensi hanno fatto poco per generare fiducia nell’economia degli Stati Uniti, dato che
In una tranquilla giornata di trattazione, i dati economici statunitensi hanno fatto poco per generare fiducia nell’economia degli Stati Uniti, dato che il settore manifatturiero ha mostrato un decremento della produzione nel mese di aprile, le spese personali stagnano, la Fed preferisce adottare misure di inflazione e l’indice di prezzo del Core PCE (Personal Consumption Expenditure) non risulta soddisfacente alla fine del primo trimestre.
Nonostante i numeri negativi, il dollaro riscontra un supporto nel dato della Fed di Atlanta relativo al GDP Now Tracker, che prevede una crescita del 4,3% per il secondo trimestre e indica il maggior livello di crescita dal 2014. Per il primo trimestre, il GDPNow Tracker aveva previsto una crescita dello 0,2%, che è risultata inferiore dello 0,5% dai dati preliminari resi noti lo scorso venerdì, lasciando così la scelta al mercato se considerare la proiezione del secondo trimestre più accurata oppure valutare che potrebbe esserci spazio per un ulteriore incremento.
Con i mercati europei chiusi nella giornata di lunedì, il dollaro ha avuto la libertà di muoversi senza riscontrare grandi resistenze e l’indice del dollaro a pronti si è mantenuto i propri livelli di profitto giornaliero fino alla chiusura. In questa giornata probabilmente vedremo il dollaro faticare in cerca di una direzione, dato che i mercati si muovono sulla base dei dati di lunedì e, per oggi, non sono previsti dati essenziali da parte degli Stati Uniti.
L’attenzione sarà rivolta ai numeri del PMI manifatturiero di aprile, al di fuori dell’eurozona e della Gran Bretagna, che verranno resi noti nel corso della giornata, oltre al tasso di disoccupazione dell’eurozona relativo al mese di marzo.
In base alle previsioni, in questa giornata i numeri risultano positivi per EUR e possiamo aspettarci che la moneta si mantenga nella regione degli 1,09$ fino alla chiusura, con la prospettiva che l’economia dell’eurozona possa continuare a fornire un sostegno, nonostante il ballottaggio elettorale che ci sarà in Francia in questo fine settimana, con il consenso generale nei confronti del sistema europeo.
Prevediamo che la sterlina sarà a rischio nel corso di questa giornata, per le stime sull’indice PMI manifatturiero che viene stimato in ulteriore ribasso. La crescita manifestata nel corso del primo trimestre potrebbe aver deluso quelli al di fuori della Gran Bretagna, mentre i mercati avevano previsto una crescita debole e avevano lasciato la sterlina relativamente incolume. Nel secondo trimestre, eventuali dati deboli del PMI, renderanno i mercati più aggressivi, soprattutto per il grado di sgretolamento previsto a seguito delle Elezioni Generali del prossimo mese.
Stando così le cose, l’euro è in territorio positivo, alla luce dei numeri chiave di oggi, al livello degli 1,0913$, in aumento dello 0,13%, mentre la sterlina è in ribasso al livello degli 1,2875$, in ribasso dello 0,08%.
Mentre non ci sono notizie significative da parte degli Stati Uniti, nel corso della sessione, alcune voci in uscita dallo Studio Ovale, dovranno essere monitorate attentamente, poiché Trump e la sua squadra continuano a rilasciare delle dichiarazioni d’intento, la cui mancanza di dettagli aggiunge ulteriore incertezza alla situazione che ha afflitto il dollaro. Le ultime dichiarazioni si riferiscono al desiderio di Trump di riportare in essere il Glass-Steagall Act che prevedeva il divieto per le banche d’investimento di effettuare fusioni con banche commerciali, legge che è stata abolita nel 1999. Tali dichiarazioni non sono certo in linea con il desiderio del Presidente di effettuare una liberalizzazione del settore…
Il dollaro faticherà nel corso della sessione statunitense, in mancanza di dati, con l’indice del dollaro a pronti attualmente in rialzo dello 0,04% a 99,121. Ad aggiungere guai al dollaro, potrebbero essere le dichiarazioni di lunedì del Segretario di Stato americano, Mnuchin, che sembra suggerire che qualsiasi aumento della spesa per le infrastrutture dovrebbe attendere fino al prossimo anno, dato che il governo è alla ricerca di fondi alternativi allo scopo di prevenire un eccessivo aumento del deficit, mentre il Congresso difficilmente approverà l’aumento del tetto corrente senza alcuna idea di come ridurre tale deficit.
Ci troviamo in un momento con dei mesi interessanti davanti a noi, soprattutto nel caso che la Fed di Atlanta dovesse fornire un dato più accurato rispetto al GBPNow Tracker relativo al secondo trimestre e una crescita intorno al 5% potrebbe far aumentare le voci di un possibile quarto rialzo dei tassi d’interesse da parte della Fed e permettere alle divergenze di politica monetaria di giocare a favore del dollaro, mentre i mercati questa settimana faranno attenzione ai dati relativi alle retribuzioni non agricole, dato che l’indice ISM sull’occupazione manifatturiera mostra un considerevole ribasso secondo i dati resi noti lunedì, e ai dati relativi al PMI nel settore dei servizi che saranno resi noti domani. La situazione si calmerà quando l’economia ne subirà l’effetto moltiplicatore, con il 4,3% dei numeri che suggeriscono che i dati di aprile dovranno dimostrarsi ragguardevoli.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.