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La riforma del sistema tributario e l’approvazione delle misure di spesa pubblica potrebbero spingere il dollaro in rialzo

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Apr 26, 2017, 12:51 UTC

La bocciatura della riforma del sistema sanitario è stata considerata il primo test per l'amministrazione Trump. Tuttavia, i mercati sono notevolmente più

La riforma del sistema tributario e l’approvazione delle misure di spesa pubblica potrebbero spingere il dollaro in rialzo

La bocciatura della riforma del sistema sanitario è stata considerata il primo test per l’amministrazione Trump. Tuttavia, i mercati sono notevolmente più interessati alla riforma del sistema tributario e alle misure di stimolo, che dovrebbero dare all’economia degli Stati Uniti quello slancio che potrebbe modificare le prospettive piuttosto conservatrici della Fed circa la normalizzazione della politica monetaria in favore di un approccio più aggressivo ai tassi di interesse per rispondere al previsto aumento della pressione inflazionistica.

Né la riforma del sistema tributario né le misure di stimolo sono state ancora attuate. Sia Trump sia i mercati sanno bene che l’approvazione non sarà facile, nonostante la maggioranza repubblicana al Congresso.

Il dollaro sta pagando le conseguenze di questo ritardo, sebbene Trump non si stia certamente lamentando del deprezzamento della valuta statunitense.

La giornata di oggi è priva di dati macroeconomici rilevanti. Pertanto, i mercati avranno ben poco da prendere in considerazione prima della sessione di venerdì, il cui calendario economico è ricco di eventi. Trump presenterà, infatti, la riforma del sistema tributario e il Congresso discuterà le nuove misure di spese, la cui approvazione deve essere effettuata entro la mezzanotte del 28 aprile.

Il Partito Repubblicano, pur disponendo della maggioranza al Congresso, deve ancora raccogliere i voti necessari, a ulteriore riprova di come, dopo i primi cento giorni dell’amministrazione Trump, che coincidono il termine ultimo per l’approvazione, il Gop sia ancora diviso.

Al momento, le discussioni seguono un andamento positivo e, nonostante il pessimismo della stampa, non pare che il governo federale sarà costretto a dichiarare lo shutdown. A ogni modo, considerati gli effetti che tale misura ebbe nel 2013 sull’economia e sul mercato del lavoro degli Stati Uniti, è comprensibile che il dollaro rimanga sulla difensiva in attesa della scadenza a di venerdì.

L’esito del voto al Congresso rimane incerto. La questione è resa più complessa dal fatto che l’approvazione richiede non soltanto i voti di tutti i repubblicani, ma anche quelli di otto democratici.

Probabilmente, i democratici chiederanno qualcosa in cambio. Ora, l’approvazione è più che mai necessaria, poiché una bocciatura costituirebbe un’ulteriore argomento a favore di quanti accusano l’amministrazione Trump di incapacità politica.

Nella giornata di oggi, i mercati dovranno mettere da parte la preoccupazione per l’approvazione delle misure di spesa. In serata, Trump dovrebbe, infatti, presentare la riforma del sistema tributario. Diversamente dalle misure di spesa, il sistema tributario richiede soltanto il voto della maggioranza. Di conseguenza, non vi è alcuna necessità di ottenere il consenso dei democratici. Tuttavia, l’esito non è scontato, specie se si considera che, durante il voto sulla riforma del sistema sanitario, molti repubblicani votarono contro la proposta di Trump.

Trump ha bisogno di fondi. La mancata riforma del sistema sanitario non ha, infatti, liberato le risorse finanziare necessarie alla riforma tributaria e alle misure di stimolo. Il presidente degli Stati Uniti non può mancare di attuare anche queste promesse elettorali.

I dati sulla fiducia dei consumatori per il mese di aprile pubblicati dal Cb segnano una flessione dal massimo degli ultimi sedici anni registrato a marzo. Tuttavia, nonostante le previsioni meno ottimistiche, il risultato può essere considerato ancora positivo. La contrazione pare, infatti, derivare dalla delusione per il ritardo accumulato dall’amministrazione Trump nell’attuazione delle promesse elettorali.

Nel corso della sessione, l’attenzione sarà concentrata su Trump e sul dollaro. I mercati rimangono consapevoli della tensione tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti, ma la riforma del sistema tributario rimane la questione principale. Il senso di attesa è molto forte: i mercati attendono, infatti, di sapere se Trump un presidente capace di agire o meno.

Rimbalzando dal minimo intragiornaliero di quota 98,728 toccato all’apertura dei mercati europei, l’euro guadagna lo 0,17%. I mercati cominciano a considerare un significativo taglio delle imposte, che dovrebbe provocare una ripresa dell’effetto Trump, con aumento dei consumi interni e crescita dell’inflazione.

L’euro ha perso i guadagni intragiornalieri, cedendo lo 0,11% per toccare gli 1,0915$. La propensione al rischio ha spinto lo yen in ribasso dello 0,25% a 111,37¥.

Durante la sessione degli Stati Uniti, in mancanza di dati rilevanti, il dollaro dovebbe continuare a muoversi in rialzo in attesa che, nella serata di oggi, Trump presenti al Congresso la riforma del sistema tributario.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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