La sessione di oggi è praticamente priva di dati rilevanti. L'andamento dei mercati verrà, quindi, influenzato, dagli eventi di questa settimana e da
La sessione di oggi è praticamente priva di dati rilevanti. L’andamento dei mercati verrà, quindi, influenzato, dagli eventi di questa settimana e da quelli della giornata di ieri.
L’esito delle elezioni presidenziali e legislative in Francia è stato certamente positivo per l’euro. A fronte dell’incertezza politica nel Regno Unito dopo il voto della scorsa settimana, la solidità della Francia viene posta in risalto ancora maggiore. Alle elezioni legislative di domenica, il partito La Republique en Marche (Lrem), recentemente fondato dal presidente Macron, ha ottenuto il 32,3%. Un ulteriore fattore positivo è rappresentato dal Movimento Democratico, (Modem). Insieme, al secondo turno che si terrà nella prossima settimana, Lrem e Modem dovrebbero ottenere tra i 415 e i 455 seggi dei 577 dell’Assemblea Nazionale.
La netta vittoria di Macron si è accompagnata a un’astensione del 50%. Tuttavia, il secondo turno dovrebbe vedere un balzo della partecipazione e dei voti a favore di Macron e Lrem.
Una vittoria di queste proporzioni era necessaria per permettere a Macron di attuare i suoi impegni elettorali.
Il risultato delle elezioni in Francia ha avuto effetti certamente positivi sull’euro, che ha guadagnato lo 0,19% per raggiungere gli 1,12158$. Il rialzo si è verificato nonostante le dichiarazioni di Draghi durante la conferenza stampa di giovedì scorso. I toni da colomba impiegati dal presidente della Bce hanno, infatti, colto nuovamente di sorpresa i mercati.
Nel Regno Unito, il quadro politico è notevolmente più incerto, con effetti negativi sulla sterlina che, infatti, si muove in ribasso. Nel breve periodo, la valuta britannica dovrebbe rimanere sotto pressione. I mercati attendono che il Partito Conservatore faccia chiarezza sulle conseguenze che la coalizione col Dup potrebbe avere per i negoziati sulla Brexit. Theresa May potrebbe avere ceduto su diversi temi che i mercati ancora non conoscono. May sta chiedendo ai membri del suo partito di sostenerla, pur dopo avere indetto delle elezioni anticipate che hanno portato a una riduzione dei seggi dei Tories in parlamento. Il Partito Conservatore ha perso la maggioranza e i negoziati sulla Brexit dovrebbero cominciare nella giornata di lunedì prossimo.
Certamente, i mercati hanno molto da prendere in considerazione. Gli sviluppi delle elezioni nel Regno Unito influiranno sull’andamento della sterlina per tutta la giornata. Nella giornata di giovedì, la Banca d’Inghilterra annuncerà la sua decisione sulla politica monetaria. Carney dovrebbe confermare le sue previsioni ottimiste sull’andamento dell’economia britannica nel resto dell’anno. Tuttavia, prima che i mercati possano conoscere la decisione della Banca d’Inghilterra, la primo ministro May dovrà superare l’esame del Comitato 1922. A tal proposito si comincia a dubitare che May riesca a mantenere la carica prima del discorso della regina per l’inaugurazione del parlamento, previsto per la giornata di lunedì.
La sterlina ha perso lo 0,06%, scendendo a 1,2738$ in quella che appare come una sessione congestionata.
Mentre il Regno Unito naviga nell’incertezza, il rialzo del dollaro seguito all’audizione di Comey è stato messo alla prova nelle prime ore della giornata di oggi. Il procuratore generale degli Stati Uniti, Jeff Sessions, ha dichiarato che, domani, testimonierà innanzi al Comitato del Senato per i Servizi di Informazione per rispondere alle domande sorte circa i suoi rapporti con dei funzionari russi. Sessions è stato accusato di non avere comunicato dei suoi incontri con dei funzionari russi. La questione è stata citata da Comey durante la sua audizione di giovedì. Cresce, dunque, un’incertezza di cui i mercati, in attesa della riunione del Fomc di questa settimana, non hanno proprio bisogno.
Con i mercati che aspettano la testimonianza di Sessions, prevista per domani, l’indice del dollaro spot ha perso lo 0,14% per toccare quota 97,133. Al contempo, l’attenzione si concentra sui dati sull’inflazione e sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti del mese di maggio, che verranno diffusi nella giornata di mercoledì, prima della tanto attesa decisione del Fomc sui tassi di interesse. Dovrebbe venire attuata una manovra restrittiva, ma il vero evento di interesse, in grado di influire sull’andamento del dollaro, pare costituito dalle previsioni e dalla conferenza stampa del Fomc.
Il quadro internazionale non è certamente sereno e la geopolitica continua a essere al centro dell’attenzione. Il deprezzamento del dollaro viene attribuito anche alla possibile correzione al ribasso delle previsioni del Fomc. Gli indicatori del secondo trimestre devono, infatti, ancora riflettere un vero rimbalzo dall’andamento negativo verificatosi nei primi tre mesi del 2017.
Sia il dollaro sia la sterlina dovrebbero rimanere sotto pressione. I mercati continueranno a seguire gli sviluppi delle elezioni nel Regno Unito. Se May riuscisse a rimanere in carica, la sterlina dovrebbe sperimentare un breve rialzo. Quando si sarà fatta chiarezza tra Downing Street e Westminster, l’euro potrebbe muoversi in ribasso. Per ora, le posizioni della Bce riguardo all’inflazione e alla politica monetaria forniscono, infatti, scarso sostegno alla moneta unica europea, sebbene gli indicatori continuino a impressionare positivamente. A ogni modo, l’euro dovrebbe proseguire lungo la sua tendenza al rialzo.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.