Dalle prime ore della sessione europea di lunedì, il dollaro è riuscito a recuperare dal precedente andamento al ribasso, chiudendo in positivo.
Dalle prime ore della sessione europea di lunedì, il dollaro è riuscito a recuperare dal precedente andamento al ribasso, chiudendo in positivo. L’attenzione dei mercati ha, infatti, virato da un’ennesima serie di dati deludenti alle dichiarazioni che la presidente della Fed, Yellen, renderà nella giornata di oggi. Nonostante gli indicatori suggeriscano un altro trimestre di debolezza per l’economia degli Stati Uniti, Yellen rimane un falco.
La delusione potrebbe essere notevole se Yellen non comunicasse le sue opinioni sull’economia, l’inflazione e, ovviamente, la politica monetaria nella seconda metà dell’anno. Il rialzo del dollaro deriva più dalle affermazioni di Yellen che dagli ultimi dati. A quanto pare, pochi puntano sulle dichiarazioni della presidente della Fed. I mercati sono, infatti, consapevoli che la riunione del Fomc di giugno si è svolta soltanto due settimane fa. Per provocare un radicale cambiamento nelle opinioni di Yellen, l’andamento dell’economia nelle ultime due settimane avrebbe dovuto essere nettamente peggiore, e così non è stato.
Nella giornata di oggi, Yellen non sarà l’unica esponente della Fed a intervenire. Sono, infatti, previste dichiarazioni di Harker e Kashkari, membri del Fomc con diritto di voto, e di Williams, che non dispone di tale facoltà. Quelle di Kashkari dovrebbero essere le affermazioni più da colomba. Oltre ad avere votato contro la manovra restrittiva, nei giorni successivi alla conferenza stampa del Fomc, Kashkari non ha condiviso le previsioni di Yellen sull’inflazione.
Le dichiarazioni di Kashkari avranno difficilmente un impatto determinante sul dollaro. I mercati sono, infatti, fin troppo consapevoli degli sviluppi futuri. Sarà, dunque, Yellen a esercitare la maggiore influenza sulla valuta degli Stati Uniti. Tuttavia, anche le dichiarazioni di Harker verranno prese in considerazione. I mercati stanno, infatti, cercando di capire quale sia l’equilibrio di potere all’interno del Fomc all’avvio del terzo trimestre.
A rendere tutto più interessante, prima delle dichiarazioni dei membri del Fomc, verranno pubblicati i dati sulla fiducia dei consumatori nel mese di giugno. Se la lettura delle vendite al dettaglio del mese di maggio è indicativa, è prevedibile un’ulteriore flessione. Tale esito solleverebbe nuovi dubbi sulla capacità della spesa per i consumi di stimolare l’economia degli Stati Uniti.
Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot perdeva il 97,34%. In attesa del discorso di Yellen, la valuta degli Stati Uniti dovrebbe rimanere all’interno della gamma di oscillazione, ma le dichiarazioni di Harker e i dati sulla fiducia dei consumatori potrebbero provocare qualche movimento.
Oltre a quello di Yellen, sono previsti gli interventi di altri due banchieri centrali: Draghi e Carney. Come il dollaro, l’euro e la sterlina rimangono, quindi, in attesa. I mercati non dovranno aspettare molto: l’unica domanda è capire se, nell’ultima settimana, Draghi e Carney si siano arresi ai falchi.
In assenza di dati rilevanti sull’Eurozona, le affermazioni di Draghi saranno il principale fattore in grado di influire sull’andamento dell’euro. In modo simile, la direzione della sterlina dipende dalle iniziative di Theresa May. All’inizio della settimana, la valuta britannica ha trovato supporto grazie al raggiungimento di un accordo tra il Partito Conservatore e il PUD, sebbene a un costo elevato. L’attenzione si concentrerà, quindi, sulla Brexit, con gli Stati membri dell’UE che discutono le proposte di May sullo status dei cittadini europei residenti nel Regno Unito. Inoltre, i mercati dovranno considerare gli eventi di questa settimana, come il voto del parlamento britannico sul programma di governo del Partito Conservatore per i prossimi due anni.
Sebbene le dichiarazioni di Carney siano il principale fattore in grado di influire sull’andamento della sterlina, i mercati dovranno prendere in considerazione anche il documento sulla stabilità finanziaria della Banca d’Inghilterra, che verrà pubblicato poco prima del discorso del governatore. Il Comitato per la Politica Monetaria è attraversato dal dissenso. Pertanto, il documento fornirà ai mercati uno strumento per conoscere le opinioni della Banca d’Inghilterra sull’economia del Regno Unito nella seconda metà dell’anno. A giudicare dagli ultimi dati, il rapporto non dovrebbe mostrare toni particolarmente da falco. La preoccupazione per l’inflazione e la crescita dei salari dovrebbe essere al centro dell’attenzione. Inoltre, rimane da vedere come i mercati si muoveranno in attesa del discorso di Carney. Infine, il governatore è noto per cogliere i mercati di sorpresa. Soltanto una settimana fa, Carney è riuscito a trascinare la sterlina in netto ribasso dopo l’apprezzamento innescato da Haldane nella gioranta di giovedì.
Alla redazione di questo articolo, la sterlina era invariata a 1,27242$, mentre l’euro continuava a essere sotto pressione dopo avere perso i guadagni intragiornalieri registrati durante la sessione asiatica. I dati sull’inflazione di giugno, che verranno pubblicati nel corso della settimana, non dovrebbero rafforzare le probabilità di una modifica alla politica monetaria, almeno dal punto di vista di Draghi. L’euro ha guadagnato appena lo 0,07%, raggiungendo gli 1,11899$.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.