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La Brexit e la sterlina sono al centro dell’attenzione

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Jun 19, 2017, 10:30 UTC

A un anno dal referendum, i negoziati tra Regno Unito e UE sulla Brexit avranno inizio nella giornata di oggi. L'andamento della sterlina dipenderà da

La Brexit e la sterlina sono al centro dell’attenzione

A un anno dal referendum, i negoziati tra Regno Unito e UE sulla Brexit avranno inizio nella giornata di oggi. L’andamento della sterlina dipenderà da come le trattative procederanno, dalle posizioni e dati toni assunti dalle parti e dalle loro intenzioni nei prossimi benti e più mesi.

Dovranno essere affrontate diverse questioni, alcune delle quali saranno in grado di provocare un’accesa discussione. Tra queste, assumono particolare importanza i costi legati alla Brexit. Londra e Bruxelles muovono, infatti, da posizioni opposte. Dopo la catastrofe causata da May con l’indizione delle elezioni anticipate, il Partito Conservatore intende assolutamente evitare di dovere pagare i 100 miliardi di euro richiesti dall’UE a inizio di maggio.

Davi, il capo della delegazione britannica, ha dichiarato che il Regno Unito non pagherà tale cifra, pari al doppio della stima iniziale di 50 miliardi di euro.

Rimane da vedere se la questione dei costi della Brexit verrà discussa prima della libertà di circolazione e della protezione dei cittadini dell’UE. A ogni modo, ciò che veramente conta è che l’UE vuole discutere delle relazioni commerciali soltanto al termine dei negoziati. Per il governo di Londra e, in particolare, per May, la discussione di tale questione deve, invece, procedere in parallelo con quella degli altri temi.

La sterlina deve affrontare l’incertezza legata al recesso del Regno Unito dall’UE a e all’esito delle elezioni. Ora, ci si chiede se la Brexit sarà intransigente o moderata. May intende rinunciare all’accesso al mercato unico, essendo consapevole che questo andrebbe egualmente perso qualora Londra escludesse la libertà di circolazione.

Durante tutta la settimana, non verranno pubblicati dati sul Regno Unito, Pertanto, la Brexit sarà al centro dell’attenzione. Di conseguenza, con i mercati che reagiscono all’andamento dei negoziati tra Londra e Bruxelles, la sterlina dovrebbe sperimentare un incremento della volatilità.

Alla redazione di questo articolo, la sterlina guadagnava lo 0,10% per raggiungere gli 1,2796$.

La vittoria del partito di Macron al secondo turno delle elezioni legislative francesi ha scarsamente sostenuto l’euro. I seggi ottenuti dal LREM sono, infatti, stati soltanto 300, meno di quelli previsti. Tuttavia, una simile maggioranza è in grado di garantire l’approvazione delle misure proposte da Macron durante la campagna elettorale: un programma tanto europeista quanto favorevole alle imprese. Forse, nel breve periodo, il motivo di maggiore preoccupazione è nel fatto che i membri del LREM sono relativamente nuovi alla politica.

Al momento, i mercati non paiono eccessivamente preoccupati dalla mancanza di esperienza dei membri del LREM. Dopo il netto rialzo delle piazze asiatiche, le borse europee hanno aperto in positivo. Alla redazione di questo articolo, lo yen perdeva lo 0,24% per scendere a 111,15¥. Gli investitori tornano, infatti, ad acquistare dollari. Inoltre, non essendo stato ancora provato con certezza che Trump sia sotto inchiesta, il dollaro torna ad apprezzarsi nonostante i deludenti dati sull’economia degli Stati Uniti pubblicati nella scorsa settimana, tra cui il declino della fiducia dei consumatori.

La giornata di oggi è priva di dati sull’Eurozona e sugli Stati Uniti. I mercati avranno, quindi, ben poco da prendere in considerazione, oltre agli interventi di Kaplan e Evans, membri del Fomc. Nella scorsa settimana, Kaplan ha affermato la necessità di un un aumento dell’inflazione prima di attuare una terza manovra restrittiva nel 2017. Se tale opinione fosse ribadita da Evans, il dollaro potrebbe muoversi in ribasso. A seguito dell’ultima conferenza stampa del Fomc, i mercati sono meno convinti dell’intenzionedi Yellen, la presidente della Fed, di innalzare nuovamente i tassi.

In attesa degli interventi di Kaplan e Evans, il dollaro dovrebbe rimanere all’interno della gamma di oscillazione. Al momento, l’indice del dollaro spot guadagna lo 0,03% per portarsi a quota 97,191. Difficilmente le dichiarazioni di Kaplan sosterranno il dollaro, qualora le opinioni circa l’inflazione e la politica monetaria rimanessero le stesse della scorsa settimana. Dopo il risultato delle elezioni legislative in Francia, vi è poco che possa spingere in rialzo l’euro che, alla redazione di questo articolo, perdeva lo 0,05% per scendere a 1,11927$.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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