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La battaglia delle banche centrali. Chi vincerà tra euro e dollaro?

Da
Bob Mason
Pubblicato: Jul 6, 2017, 15:17 GMT+00:00

Come previsto, i verbali del Fomc, pubblicati nella giornata di mercoledì, sono stati di scarso interesse per i mercati. Il documento ha, infatti,

La battaglia delle banche centrali. Chi vincerà tra euro e dollaro?

Come previsto, i verbali del Fomc, pubblicati nella giornata di mercoledì, sono stati di scarso interesse per i mercati. Il documento ha, infatti, confermato quanto già si sapeva. I membri del Fomc sono chiaramente divisi sulle tempistiche della revisione del bilancio e sull’attuazione di un’ultima manovra restrittiva entro la fine dell’anno.

A ogni modo, il dollaro è riuscito a mantenersi in rialzo. Attualmente, le colombe controllano il Fomc. Un nuovo innalzamento dei tassi pare, infatti, scarsamente giustificato.

Dopo la pubblicazione dei verbali del Fomc, l’andamento del dollaro è prossimo a peggiorare. I dati di Adp sull’occupazione, diffusi nella giornata di oggi, sono il preludio di quelli sulle buste paga dei settori non agricoli, che verranno pubblicati domani. I mercati sono ansiosi di ottenere indicazioni sull’andamento del dollaro. Alcuni dati pubblicati durante la sessione odierna sono certamente in grado di influire sull’andamento della valuta statunitense. Tra questi vi sono l’indice Ism dei direttori degli acquisti del settore non manifatturiero degli stati Uniti e quelli sull’attività del settore dei servizi, uno dei motori della crescita dell’economia statunitense

A ogni modo, gli indicatori della crescita sono motivo di scarsa preoccupazione per la Fed, concentrata sull’inflazione. Il miglioramento del mercato del lavoro contribuisce ben poco all’aumento dei salari, fattore necessario all’aumento dell’inflazione.

Se i dati di Adp e l’indice Ism dei direttori degli acquisti del settore dei servizi fossero soddisfacenti, un simile esito potrebbe avere effetti positivi sul dollaro. Tuttavia, il rialzo potrebbe essere limitato, in attesa dei dati sulle buste paga dei settori non agricoli e sulla crescita dei salari, che verranno diffusi domani. Per la Fed e per i mercati, i dati del governo federale rivestono, infatti, un’importanza fondamentale.

La giornata di oggi prevede gli interventi di Williams e Powell, membri del Fomc. Tuttavia, saranno i dati a catalizzare l’attenzione dei mercati per tutto il resto della settimana, a meno che Fischer, il vicepresidente della Fed, o Yellen, la presidente della banca centrale degli Stati Uniti, non sorprendano con dichiarazioni impreviste.

Mentre l’attenzione si concentra sul dollaro, i mercati attendono i verbali della riunione della Bce sulla politica monetaria, che verranno pubblicati prima dei dati di Adp. Le minute dell’Eurotower forniranno, infatti, indicazioni sull’andamento dell’euro. In particolare, questo dipenderà dalle opinioni dei membri della Fed circa la progressiva conclusione del programma di acquisto di titoli. L’andamento dell’euro verrà ancor più influenzato dai dati sulla tempistica di una manovra restrittiva. Attualmente, i mercati si aspettano che la Bce posticipi l’avvio della progressiva conclusione delle politiche espansive, precedentemente prevista per la fine dell’anno.

Se la Bce adottasse toni meno da falco, l’euro potrebbe deludere. Dopo le dichiarazioni di Draghi della scorsa settimana, la moneta unica europea ha toccato gli 1,13$. È interessante notare come, dopo le affermazioni del presidente della Bce, i membri della Banca Centrale Europea abbiano indicato ai mercati che Draghi non ha mutato opinione circa la politica monetaria. I membri della Bce hanno, infatti, tentato di smorzare le aspettative dei mercati. Ciò suggerisce un certo disaccordo nell’Eurotower.

I dati sull’Eurozona sono stati limitati agli ordini industriali della Germania per il mese di maggio, risultati di gran lunga inferiori alle aspettative. Dopo la contrazione di aprile corretta al 2,2%, l’incremento è stato di appena l’1%. Il dato ha avuto scarso impatto sull’euro. I mercati si concentrano, infatti, esclusivamente sui verbali del Fomc e sui dati sugli Stati Uniti. A ogni modo, le dichiarazioni che Praet, membro della Bce, renderà prima della pubblicazione dei verbali del Fomc, meritano di essere prese in considerazione.

Inoltre, dopo la relativa tranquillità che ha distinto la metà della settimana, vi sono da considerare il G20 e l’aggravamento della tensione tra la Corea del Nord e il resto del mondo. Trump ha già dimostrato la propria volontà di agire quando lo riterrà necessario.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot perdeva lo 0,03% per attestarsi a quota 96,258. L’euro recuperava dai minimi intragiornalieri per salaire a 1,13533$. Intanto, i mercati si preparano alla pubblicazione dei verbali del Fomc, che dovrebbero mostrare toni da falco.

Perché il dollaro trovi supporto, i dati di Adp devono superare i 180000 nuovi occupati, il disavanzo commerciale deve ridursi, l’attività del settore dei servizi nel mese di giugno deve rimanere stabile o migliorare. L’indice Ism, pubblicato immediatamente quello di Markit, è il preferito dei mercati. A ogni modo, qualora i verbali della Bce rivelassero toni particolarmente da falco e decisi, il dollaro potrebbe risentirne negativamente.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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