Pubblicita'
Pubblicita'

La Banca d’Inghilterra, la sterlina e il dollaro sono al centro dell’attenzione

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Jun 15, 2017, 15:54 GMT+00:00

La Fed ha attuato il tanto atteso innalzamento dei tassi e ha praticamente promesso di correggere il proprio saldo con politiche restrittive. Gli

La Banca d’Inghilterra, la sterlina e il dollaro sono al centro dell’attenzione

La Fed ha attuato il tanto atteso innalzamento dei tassi e ha praticamente promesso di correggere il proprio saldo con politiche restrittive. Gli aggiustamenti alle previsioni sono di particolare interesse, poiché il Fomc ha rivisto al ribasso l’inflazione della spesa per i consumi individuali per l’anno in corso e i tassi di disoccupazione per il 2018 e il 2019.

Dopo la debolezza dell’economia degli Stati Uniti nel primo trimestre e quella che appare una crescita relativamente deludente nel secondo trimestre, le previsioni di crescita per il 2018 e il 2019 sono rimaste invariate. Per il 2017, il tasso di crescita è stato corretto in rialzo dal 2,1% al 2,2%. Le previsioni sul tasso dei Fed Fund sono state riviste al ribasso dal 3,0% al 2,9%.

All’inizio dell’anno, si discuteva molto della necessità che la Fed fosse più aggressiva sui tassi e rivedesse il bilancio. Tuttavia, con l’amministrazione Trump che non è ancora riuscita ad adottare le misure di crescita, la decisione della Fed appare più che giustificata. Al contempo, si continua a ipotizzare un’ultima manovra restrittiva nella seconda metà dell’anno, nonostante la riduzione dell’inflazione nel primo semestre. Tuttavia, il diavolo potrebbe nascondersi nei dettagli. Quattro membri del Fomc prevedono, infatti, che i tassi rimarranno invariati per tutto il resto dell’anno.  Soltanto altri quattro membri del Comitato ritengono che i tassi saliranno fino all’1,625%, se non di più. A marzo, tale opinione era adottata da cinque membri. Intanto, il consenso generale si indirizza verso tassi all’1,375% per la fine dell’anno.

Ora, l’attenzione si concentra sulla riunione del Fomc di luglio, durante la quale, secondo i mercati, la Fed dovrebbe iniziare a correggere il bilancio. Inoltr, nell’intervallo tra le due riunioni, verranno pubblicati numerosi dati di fondamentale importanza per il dollaro e i mercati. Come previsto, Yellen, la presidente della Fed, continua a mostrarsi ottimista circa l’economia degli Stati Uniti. Delle brutte notizie non farebbero bene a nessuno.

Nella giornata di oggi, l’attenzione dei mercati si rivolgerà alla Banca d’Inghilterra e alla decisione del Comitato per la Politica Monetaria. L’esito è prevedibile. L’inflazione rimane il principale fattore di preoccupazione. Gli ultimi dati sull’occupazione, pubblicati nella giornata di mercoledì, mostrano una riduzione della crescita dei salari. Tale risultato non è mai positivo quando l’inflazione supera l’obiettivo del 2% fissato dalla Banca d’Inghilterra. Tuttavia, la diminuzione delle richieste di sussidio di disoccupazione nel mese di maggio ha diffuso un certo sollievo nei mercati.

Nella mattinata di oggi, prima della decisione sulla politica monetaria, verranno pubblicati i dati di maggio sulle vendite al dettaglio che, dopo l’inatteso miglioramento di aprile, dovrebbero diminuire. Nella seconda metà dell’anno, l’aumento dei prezzi al consumo ha iniziato a influire in modo negativo sull’economia. A scapito di quanti ritenevano che, fino a oggi, il quadro economico fosse positivo.

I fattori geopolitici continueranno a influenzare la sterlina che, nella giornata di oggi, dovrebbe muoversi in ribasso. Più che probabilmente, Il Comitato per la Politica Monetaria adotterà toni da colomba e i dati sulle vendite al dettaglio deluderanno, pesando sulla sterlina. Il Comitato per la Politica Monetaria dovrebbe basare la propria decisione sull’incertezza politica nel Regno Unito e sui possibili effetti dei negoziati sulla Brexit. Tuttavi, nel suo discorso, Carney potrebbe essere meno chiaro.

Nell’Eurozona, la giornata è relativamente tranquilla. Verranno pubblicati i dati definitivi sull’inflazione in Francia e quelli sul commercio dell’Eurozona nel mse di maggio. , I dati sull’inflazione ricordano quanto questa sia distante dall’obiettivo della Bce. Secondo le previsioni, l’avanzo commerciale dell’Eurozona nel mese di aprile dovrebbe registrare una contrazione. Nella prima parte della giornata, l’euro è rimasto praticamente invariato.

I dati sugli Stati Uniti, che verranno pubblicati nella giornata di oggi, includono l’indice del settore manifatturiero dello Stato di New York e quello della Fed di Philadelphia, le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione e la produzione industriale nel mese di maggio. Per appoggiare le previsioni di crescita della Fed, i mercati dovranno leggere risultati in miglioramento. Intanto, i fattori geopolitici tornano a pesare sull’economia degli Stati Uniti. A quanto pare, Trump sarebbe indagato per intralcio alla giustizia. La notizia è un duro colpo per quanti puntano sul rialzo del dollaro dopo le affermazioni di Yellen e la manovra restrittiva della Fed.

A seguito della riunione del Fomc di giugno, il dollaro dovrebbe muoversi in rialzo, spinto dalla prospettiva della correzione del saldo della Fed nei prossimi mesi e dalla possibilità che, prima della fine dell’anno, non vi saranno altre manovre restrittive. Yellen ha ammesso che l’inflazione rimarrà debole. Tuttavia, il miglioramento del mercato del lavoro potrebbe sostenere un aumento dell’inflazione. I fattori politici potrebbero interferire, ma i mercati attendono notizie concrete.

L’indice del dollaro spot ha guadagnato lo 0,18%, raggiungendo quota 97,117. In attesa dei dati di oggi e della decisione del Comitato per la Politica Monetaria, la sterlina si è mossa in ribasso dello 0,15% per scendere a 1,2732$. L’euro ha perso lo 0,23%, toccando gli 1,11921$.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'