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Il voto del Regno Unito sorprende ancora e la sterlina crolla

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Bob Mason
Pubblicato: Jun 9, 2017, 14:24 GMT+00:00

Tra la giornata di giovedì e le prime ore di venerdì, si sono verificati degli eventi certamente inaspettati. Per esempio, l'audizione di Comey innanzi al

Il voto del Regno Unito sorprende ancora e la sterlina crolla

Tra la giornata di giovedì e le prime ore di venerdì, si sono verificati degli eventi certamente inaspettati. Per esempio, l’audizione di Comey innanzi al Congresso non è stata niente di sorprendente. L’ex direttore del Fbi ha accusato l’amministrazione repubblicana di mentire, ma si è rifiutato di incolpare Trump di impedimento alla giustizia.

Le dichiarazioni di Comey hanno fornito ai mercati ben pochi motivi di preoccupazione, provocando un declino della domanda di beni rifugio. Il dollaro e le borse statunitensi hanno chiuso in positivo.

Ora, l’andamento del dollaro dipende dalla Fed o, meglio, dalla riunione del Fomc e dalle sue proiezioni della prossima settimana.

Nella serata di giovedì, dopo la pubblicazione dei primi exit poll sulle elezioni nel Regno Unito, la sterlina è crollata al di sotto degli 1,28$. I conservatori avrebbero vinto 314 seggi, senza ottenere la maggioranza 314. Tale esito rafforza le ipotesi di parlamento appeso, di una coalizione a guida laburista e persino di vedere Boris Johnson assumere la presidenza del partito conservatore.

Nella mattinata di oggi, il  seggio Southampton è stato assegnato al partito laburista, confermando gli exti poll della scorsa notte. May pare non essere riuscita ad ampliare la propria maggioranza. Ora, ci si chiede se i conservatori riusciranno a guidare una coalizione. Tale soluzione appare difficile. I liberaldemocratici e i partiti minori hanno, infatti, dichiarato la propria indisponibilità a formare una coalizione con i Tories. L’incarico di formare il governo potrebbe, quindi, venire affidato al laburista Corbyn.

Nella mattinata di oggi, sono stati diffusi numerosi dati sul Regno Unito. Tra questi, vi sono quelli sul commercio, sull’industria e sul settore manifatturiero per il mese di aprile. I mercati dovrebbero ampiamente trascurare i risultati. L’attenzione continuerà, infatti, a concentrarsi sull’esito delle elezioni e, in particolare, sull’incertezza che circonda il negoziato con l’UE sulla Brexit. Per i mercati, questo è un chiaro fattore negativo. Se sperava in una diminuzione della pressione inflazionistica grazie a una netta vittoria dei conservatori, Carney, il governatore della Banca d’Inghilterra, deve ora prendere in considerazione un’ulteriore correzione al ribasso delle prospettive di crescita del Regno Unito a causa del deprezzamento della sterlina.

Gli ultimi sondaggi elettorali si sono rivelati accurati. Tuttavia, i mercati erano maggiormente ottimisti circa la vittoria dei conservatori. La sterlina aveva, infatti, chiuso la sessione di giovedì appena al di sotto degli 1,30$. Alla redazione di questo articolo, la sterlina perdeva il 2,34% per toccare gli 1,2653$. L’andamento dovrebbe continuare a essere negativo, con i mercati che elaborano il risultato delle elezioni e le sue conseguenze per i negoziati sulla Brexit e per l’economia del Regno Unito, per non parlare del possibile cambio di governo.

Dopo le dichiarazioni rese da draghi nella giornata di giovedì, che hanno sorpreso i mercati, l’euro potrebbe stentare a recuperare dal ribasso durante tutta la settimana. Nonostante gli indicatori, che continuano a suggerire un miglioramento dell’economia dell’Eurozona, le speranze di un mutamento della politica monetaria si riducono. Alla redazione di questo articolo, l’euro perdeva lo 0,19% per scendere a 1,19927$. Nella giornata di oggi, i dati sull’Eurozona sono limitati a quelli sul commercio della Germania nel mese di aprile. Il risultato è stato inferiore alle previsioni, pesando sull’euro. Nella giornata di giovedì, Draghi è riuscito a trascinare l’euro in ribasso, ma l’attenzione dei mercati si è concentrata più sui toni da falco adottati dalla Bce. Dalla dichiarazione sulla politica monetaria, è stato, infatti, rimosso ogni riferimento alla possibilità di un taglio dei tassi. Ciò conferma che la fase espansiva della Bce è giunta al termine. a meno di un grave peggioramento dell’economia, questo mutamento di linguaggio dovrebbe spingere l’euro in rialzo nel breve periodo.

Nelle prime ore della giornata, il dollaro si è mosso in rialzo. I mercati dovranno prendere in considerazione i dati sugli Stati Uniti e il modo in cui la Fed li interpreterà alla prossima riunione del Fomc. Ultimamente, i membri del Comitato sono stati particolarmente silenziosi. Ciò suggerisce che, nonostante il declino della pressione inflazionistica, la Fed potrebbe attuare una manovra restrittiva a giugno. La vera domanda riguarda le previsioni del Fomc e, in particolare, il loro confronto coi dati di marzo. Inoltre, i mercati si chiedono se una terza manovra restrittiva sia ancora possibile. I dati sugli Stati Uniti che verranno pubblicati tra oggi e la riunione del Fomc includono l’inflazione e le vendite al dettaglio del mese di maggio. I risultati verranno diffusi nella giornata di mercoledì, prima della decisione del Fomc. Se i dati fossero deludenti e la Fed assumesse toni da colomba, per quanti puntano sul rialzo del dollaro potrebbe mettersi male.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot guadagnava lo 0,44% per portarsi a 97,341$. La tendenza dovrebbe continuare a essere positiva, se si considera che Trump potrebbe stare finalmente per attuare quelle misure di stimolo di cui l’economia degli Stati Uniti ha veramente bisogno.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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