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Il Petrolio Rimbalza Dopo che gli Investitori Ignorano l’Accordo con l’Iran

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Jul 15, 2015, 05:41 GMT+00:00

L’incremento delle esportazioni dall’Iran contribuirà  a far crescere l’offerta globale di greggio in un mercato già saturo. Le condizioni potrebbero

Il Petrolio Rimbalza Dopo che gli Investitori Ignorano l’Accordo con l’Iran

L’incremento delle esportazioni dall’Iran contribuirà  a far crescere l’offerta globale di greggio in un mercato già saturo. Le condizioni potrebbero peggiorare nel tempo poiché l’Iran ritiene che sarà in grado di raddoppiare le esportazioni in sei mesi. La revoca delle sanzioni comporterà inoltre l’ingresso di nuovi investimenti esteri, con un incremento dei fondi per potenziare le infrastrutture dell’industria petrolifera .

Oggi i prezzi del petrolio con scadenza ad agosto sono stati negoziati piatti nonostante il forte dollaro statunitense . I fondamentali dell’oro rimangono deboli soprattutto dopo il venir meno degli ostacoli a un possibile rialzo dei tassi di interesse Fed a seguito dell’accordo sul piano di salvataggio tra la Grecia e i suoi creditori .

Da un punto di vista tecnico, in questa fase le condizioni di ipervenduto possono contribuire a supportare l’oro dal momento che il mercato è rimasto sospeso in prossimità del minimo annuo a 1143,80 dollari. Nel complesso, le condizioni non paiono particolarmente favorevoli poiché i tassi di interesse più elevati rendono il dollaro Usa un investimento più attraente rispetto all’oro che, invece, non genera né dividendi né interessi.

La coppia EUR/USD ha chiuso invariata dopo aver vissuto una sessione particolarmente volatile, con oscillazioni in ribasso e in rialzo: la prima è probabilmente correlata all’ondata di vendite che ha fatto seguito all’annuncio dell’accordo greco. La seconda, invece, è probabilmente legata agli ultimi dati economici.

In apertura di sessione, la lettura finale dell’IPC tedesco si è attestata in linea con le previsioni a -0,1%. L’indice ZEW sulla fiducia nell’economia tedesca è calato a quota 29,7 contro un’attesa di 30,6 e il sentimento di fiducia dello ZEW relativo all’economia dell’euro zona ha toccato quota 42,7 contro una stima di 51,1. In Germania la produzione industriale si è contratta dello 0,4%; i trader avevano scommesso su un’espansione dello 0,2%.

La coppia GBP/USD si è mostrata piuttosto volatile per chiudere in rialzo. La sterlina britannica è stata poi protagonista di un rally innescato dai rapporti sull’inflazione nel Regno Unito. La crescita dei prezzi al consumo è stata in linea con le previsioni, anche se gli investitori sono stati presi alla sprovvista dalla variazione sensibile registrata dall’indice dei prezzi alla produzione, contrattosi dell’1,3% contro una stima del -0,7%.

Le vendite al dettaglio core negli Stati Uniti sono infine diminuite dello 0,1% contro una previsione per un’espansione del +0,7%. Le vendite al dettaglio hanno invece fatto segnare un -0.3%: i trader si aspettavano un’espansione dello 0,2%. I prezzi all’importazione sono diminuiti dello 0,1% mentre le scorte delle aziende hanno segnato, come previsto, una crescita del +0,3%.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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