L’incremento delle esportazioni dall’Iran contribuirà a far crescere l’offerta globale di greggio in un mercato già saturo. Le condizioni potrebbero
Oggi i prezzi del petrolio con scadenza ad agosto sono stati negoziati piatti nonostante il forte dollaro statunitense . I fondamentali dell’oro rimangono deboli soprattutto dopo il venir meno degli ostacoli a un possibile rialzo dei tassi di interesse Fed a seguito dell’accordo sul piano di salvataggio tra la Grecia e i suoi creditori .
Da un punto di vista tecnico, in questa fase le condizioni di ipervenduto possono contribuire a supportare l’oro dal momento che il mercato è rimasto sospeso in prossimità del minimo annuo a 1143,80 dollari. Nel complesso, le condizioni non paiono particolarmente favorevoli poiché i tassi di interesse più elevati rendono il dollaro Usa un investimento più attraente rispetto all’oro che, invece, non genera né dividendi né interessi.
La coppia EUR/USD ha chiuso invariata dopo aver vissuto una sessione particolarmente volatile, con oscillazioni in ribasso e in rialzo: la prima è probabilmente correlata all’ondata di vendite che ha fatto seguito all’annuncio dell’accordo greco. La seconda, invece, è probabilmente legata agli ultimi dati economici.
In apertura di sessione, la lettura finale dell’IPC tedesco si è attestata in linea con le previsioni a -0,1%. L’indice ZEW sulla fiducia nell’economia tedesca è calato a quota 29,7 contro un’attesa di 30,6 e il sentimento di fiducia dello ZEW relativo all’economia dell’euro zona ha toccato quota 42,7 contro una stima di 51,1. In Germania la produzione industriale si è contratta dello 0,4%; i trader avevano scommesso su un’espansione dello 0,2%.
La coppia GBP/USD si è mostrata piuttosto volatile per chiudere in rialzo. La sterlina britannica è stata poi protagonista di un rally innescato dai rapporti sull’inflazione nel Regno Unito. La crescita dei prezzi al consumo è stata in linea con le previsioni, anche se gli investitori sono stati presi alla sprovvista dalla variazione sensibile registrata dall’indice dei prezzi alla produzione, contrattosi dell’1,3% contro una stima del -0,7%.
Le vendite al dettaglio core negli Stati Uniti sono infine diminuite dello 0,1% contro una previsione per un’espansione del +0,7%. Le vendite al dettaglio hanno invece fatto segnare un -0.3%: i trader si aspettavano un’espansione dello 0,2%. I prezzi all’importazione sono diminuiti dello 0,1% mentre le scorte delle aziende hanno segnato, come previsto, una crescita del +0,3%.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.