Il mercato aurifero rimane piuttosto debole poiché questa settimana è diminuito il livello di stress geopolitico. Il programma di salvataggio della Grecia
Il mercato aurifero rimane piuttosto debole poiché questa settimana è diminuito il livello di stress geopolitico. Il programma di salvataggio della Grecia è in preparazione e la BCE ha predisposto maggiori finanziamenti per le banche greche. Il segno più tangibile della tregua dovrebbe arrivare lunedì, quando le banche nazionali riapriranno per la prima volta dal 29 giugno. Stando a quanto dichiarato giovedì alla televisione di stato dal ministro delle finanze, Dimitris Mardas,infatti, apriranno tutte le filiali delle banche.
Allo stesso tempo, poiché la crisi greca ha raggiunto il suo apice, l’attenzione internazionale è stata interamente rivolta ai negoziati tra le sei potenze mondiali e l’Iran, accordi che vedono ridurre le sanzioni precedentemente imposte in cambio di una riduzione della produzione nucleare. Martedì mattina il grande annuncio del raggiungimento di un accordo tra l’Iran e l’Occidente ha notevolmente ridotto le tensioni in Medio Oriente poiché ha mostrato l’apertura dei canali diplomatici.
Come ciliegina sulla torta, Janet Yellen ha ribadito davanti ai legislatori della Fed degli Stati Uniti il suo punto di vista, sostenendo che l’economia statunitense è in grado di affrontare un innalzamento dei tassi di interesse entro la fine di quest’anno e che tale innalzamento sembra essere piuttosto opportuno.
L’inflazione rimane invariata in tutto il mondo poiché gli ultimi dati sull’inflazione dell’Eurozona, rilasciati giovedì, sono risultati in linea con le aspettative. Nella conferenza stampa di giovedì, il presidente della BCE, Mario Draghi, ha dichiarato che la banca centrale non è affatto preoccupata per la bassa inflazione e che l’alleggerimento monetario sta facendo il suo lavoro senza problemi.
Questa mattina, il mercato aurifero è scambiato a 1.143,40$ mentre l’argento è negoziato in prossimità dei minimi a 14,968$. Il platino sembra essere destinato a rompere al di sotto dei 1000$ ed è scambiato a 1008.50$. Giovedì, a seguito delle dichiarazioni del presidente della Fed, Janet Yellen, che si è mostrata intenzionata ad apportare un innalzamento dei tassi d’interesse entro la fine dell’anno, l’oro è scambiato in prossimità dei minimi che non si vedevano da marzo poiché i trader hanno acquistato il dollaro statunitense a discapito del lingotto. La Yellen ha dichiarato che la banca centrale degli Stati Uniti continua a supportare un innalzamento dei tassi di interesse poiché il mercato del lavoro dovrebbe continuare a mostrare un costante miglioramento e le turbolenze estere non dovrebbero essere in grado di lanciare l’economia americana fuori pista.
Venerdì i prezzi del rame postano un lieve rimbalzo guadagnando 4 punti. Il metallo rosso è negoziato a 2,523$, ma rimane comunque al di sotto del suo range di trading. i guadagni sono stati oscurati dalla forza del dollaro statunitense e dalla volatilità dei mercati cinesi. Gli speculatori restano pessimisti sulle prospettive del rame dubitando del fatto che i prezzi del metallo rosso possano postare un rally di fronte all’indebolimento dell’economia cinese. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come le misure adottate dal governo per facilitare le condizioni economiche e promuovere la crescita abbiano ottenuto risultati alterni. Gli analisti sono diffidenti di fronte alla rinnovata forza del dollaro statunitense che ha condotto il biglietto verde in prossimità dei massimi degli ultimi tre mesi contro un paniere di valute. Un dollaro rialzista grava sui prezzi del rame.