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Il dollaro e la sterlina sono al centro dell’attenzione

Da
Bob Mason
Pubblicato: Aug 2, 2017, 16:27 GMT+00:00

Nella giornata di oggi, i dati su Europa e Stati Uniti sono soltanto relativamente importanti. I mercati avranno, quindi, tempo per elaborare le numerose

Il dollaro e la sterlina sono al centro dell’attenzione

Nella giornata di oggi, i dati su Europa e Stati Uniti sono soltanto relativamente importanti. I mercati avranno, quindi, tempo per elaborare le numerose statistiche pubblicate durante la sessione di martedì.

Ieri, dopo essersi mosso in ribasso a toccare i minimi degli ultimi quindici mesi, il dollaro è riuscito a interrompere la tendenza al deprezzamento. Tuttavia, il rialzo non è stato certo convincente. I dati, tra cui l’inflazione di giugno e l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero di luglio, hanno, infatti, deluso. Difficilmente tali letture potranno, dunque, esercitare immediata pressione sulla Fed affinché attui l’attesa manovra. I mercati non possono fare altro che continuare a formulare ipotesi su un ultimo innalzamento dei tassi entro la fine dell’anno.

Le probabilità di una manovra restrittiva a dicembre sono scese dal 50% precedente alla pubblicazione dei dati di martedì al 47%. Ormai, si esclude un innalzamento dei tassi a settembre.

Considerati il miglioramento dell’economia dell’Eurozona e l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero di luglio, la politica monetaria continua a favorire l’euro. Le colombe della Fed mirano, infatti, a impedire una terza manovra restrittiva nel corso dell’anno. Al contempo, per quanto riguarda la normalizzazione della politica monetaria, la Bce è ben lontana dalla Fed.

Difficilmente i dati sull’Eurozona di questa mattina riusciranno a influire sull’andamento dell’euro. Verranno, infatti, pubblicati soltanto i dati sulla variazione della disoccupazione in Spagna. La lettura più importante di oggi verrà diffusa nel pomeriggio, quando Adp pubblicherà i dati sulla variazione dell’occupazione nel mese di luglio.

Si prevede un incremento di 188000 nuovi occupati, che seguono i 158000 di luglio. Tale risultato avrebbe effetti positivi sul dollaro. Tuttavia, alla luce della scarsa inflazione, il fattore di maggiore preoccupazione è rappresentato dalla crescita dei salari. Pertanto, i risultati di oggi pomeriggio, anche qualora segnassero un aumento dell’occupazione, appaiono meno rilevanti rispetto al rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli, che verrò pubblicato nella giornata di venerdì. Inoltre, va rivelato che le due letture sono spesso divergenti.

Si discute molto degli effetti negativi dello stallo del Congresso sul dollaro. Certamente, gli sviluppi politici hanno influito negativamente sull’andamento della valuta degli Stati Uniti. Tuttavia, è opportuno chiedersi se il dollaro sarebbe così reattivo se l’economia degli Stati Uniti procedesse tanto bene quanto sperato all’inizio dell’anno. La crescita deludente ha portato i mercati a concentrarsi maggiormente sulle politiche di crescita. Tali misure dovrebbero, infatti, accelerare la normalizzazione della politica monetaria. Tuttavia, le vicende che vedono coinvolto Trump ostacolano l’adozione delle attese politiche di crescita e pesano sul consenso del presidente degli Stati Uniti

Prima di potere anche soltanto ipotizzare l’adozione della riforma del sistema tributario e delle misure di stimolo, Trump deve ricondurre a unità il Partito Repubblicano. Questa potrebbe essere una sfida più difficile di quella posta dall’autorizzazione ai fondi per le politiche promesse durante la campagna elettorale. Tutto ciò suggerisce che il dollaro è ancora ben lontano da una ripresa, indipendentemente dai dati.

I dati di oggi sul Regno Unito sono limitati all’indice dei direttori agli acquisti del settore edilizio per il mese di luglio. Tutta l’attenzione si concentra sulla decisione del Comitato per la Politica Monetaria, sui verbali del Comitato e sulla conferenza stampa di Carney. I tre eventi avranno luogo nella giornata di domani. Il miglioramento dell’attività manifatturiera registrato nella giornata di martedì rappresenta una notizia certamente positiva. Tuttavia, la Banca d’Inghilterra deve convincersi che la pressione inflazionistica continuerà. Infine, l’indice dei direttori degli acquisti del settore edilizio, che verrà pubblicato domani prima della decisione del Comitato per la Politica Monetaria e della conferenza stampa di Carney, dovrà mostrare un incremento.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot perdeva lo 0,02% per scendere a quota 93,024. L’euro guadagnava 0,17$, salendo a 1,1822$. La sterlina si è mossa in rialzo dello 0,06%, raggiungendo gli 1,3211$, così da recuperare le perdite subite nelle prime ore della sessione europea.

Nella giornata di oggi, fino alla pubblicazione dei dati di Adp, il dollaro dovrebbe muoversi in ribasso. Quanti investono sul rialzo della valuta degli Stati Uniti attendono dati positivi per tutta la settimana. Intanto, sia la Rba sia la Bce continuano a discutere di eventuali modifiche alla politica monetaria, mentre le economie di Australia ed Eurozona possono approfittare di ragioni di scambio favorevoli alla crescita.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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