Pubblicita'
Pubblicita'

Il crollo del prezzo del petrolio influisce sull’andamento del dollaro e la sterlina rimane al centro dell’attenzione

Da:
Bob Mason
Pubblicato: Jun 22, 2017, 15:47 UTC

La sterlina continua a essere al centro dell'attenzione a causa del dissenso all'interno del Comitato per la Politica Monetaria e della tempesta politica

Il crollo del prezzo del petrolio influisce sull’andamento del dollaro e la sterlina rimane al centro dell’attenzione

La sterlina continua a essere al centro dell’attenzione a causa del dissenso all’interno del Comitato per la Politica Monetaria e della tempesta politica abbattutasi su Westminster. Entrambi gli eventi generano confusione nei mercati.

Nella giornata di lunedì, Haldane, economista della Banca d’Inghilterra, ha dichiarato di essere stato prossimo a votare a favore dell’innalzamento dei tassi. Un simile sviluppo sarebbe stato certamente interessante, poiché avrebbe portato l’esito della votazione in pareggio, con 4 voti favorevoli e 4 contrari. Tuttavia, ancor più importante è il fatto che Haldane pare pronto a unirsi ai fautori del dissenso, vicini a ottenere il controllo del Comitato per la Politica Monetaria. Ciò confermerebbe quanto affermato da Carney, secondo cui la tolleranza della Banca d’Inghilterra nei confronti dell’inflazione in aumento sta per finire.

Le dichiarazioni da falco rese da Haldane hanno offuscato il discorso della regina, tenutosi nella giornata di mercoledì. Ora, dopo l’uscita di Kristin Forbes, si tratta di capire se, all’interno del Comitato per la Politica Monetaria, Silvana Tenreyro, una professoressa della Lse, si unirà ai sostenitori della prudenza o al partito del dissenso.

Durante alcune interviste, Tenreyro è stata chiara sulla sua visione pessimista della Brexit e ha suggerito che la politica monetaria deve prendere in considerazione l’esito dei negoziati sul recesso del Regno Unito dall’UE. Simili affermazioni lasciano ipotizzare che, qualora anche Haldane si unisse ai sostenitori del dissenso, la prossima votazione del Comitato per la Politica Monetaria si concluderà 5 a 3.

Se Kristin Forbes fosse stata ancora presente e Haldane avesse votato a favore dell’innalzamento dei tassi, un voto 4 a 4 avrebbe lasciato la decisione nella mani di Carney, con i mercati ben consapevoli del risultato…

Alla redazione di questo articolo, il rialzo provocato dagli inattesi toni da falco della giornata di ieri ha iniziato a diminuire. La sterlina ha perso appena lo 0,01% per attestarsi a 1,2668$. Per la valuta britannica, l’unico fattore di supporto è rappresentato dai toni da falco delle dichiarazioni del Comitato per la Politica Monetaria. Altre variabili lasciano intendere che la futura tendenza della sterlina sarà al ribasso. Gli indicatori sono negativi e i negoziati sulla Brexit difficilmente avranno un’influenza positiva sulla sterlina o sull’economia britannica nel breve periodo.

I dati sul Regno Unito di questa settimana sono limitati alla tendenza degli ordini industriali nel mese di giugno, elaborata dal Cbi. Il risultato dovrebbe registrare una flessione, che eserciterebbe ulteriore pressione sulla sterlina.

Un barlume di speranza per quanti attendono il rialzo della sterlina è nel discorso tenuto dalla regina innanzi al parlamento nella giornata di mercoledì. Alla Camera dei Comuni, Dodds ha annunciato che il PUD voterà a favore di un rafforzamento dell’unione. La possibilità di un voto del parlamento scozzese sulla Brexit è fonte di preoccupazione, dato il forte sostegno della Scozia alla permanenza del Regno Unito nell’UE.

La situazione del dollaro non è migliore. Il crollo del prezzo del petrolio pesa, infatti, sul sentimento dei mercati nei confronti dell’inflazione nel breve periodo. Forse, Russia e Arabia Saudita riescono a influire sull’andamento del dollaro più di quanto possa fare Trump. Con l’inflazione in calo, il deprezzamento del dollaro viene attribuito non soltanto alla debolezza dei consumi interni, ma anche al continuo declino del prezzo del petrolio, causato dal rifiuto opposto dalla Russia e dall’Opec all’attuazione di ulteriori tagli alla produzione per sostenere la stabilità del prezzo.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot perdeva lo 0,04% per scendere a quota 97,524. I dati pubblicati nella giornata di oggi sono limitati a quelli settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione, che potrebbero influire sull’andamento del dollaro. Nel pomeriggio è previsto un intervento di Powell, membro del Fomc con diritto di voto. Le affermazioni sulla politica monetaria eserciterebbero una notevole influenza sul dollaro. Durante la settimana, l’andamento delle valute dipenderà dalle dichiarazioni delle banche centrali.

Le borse europee hanno aperto in negativo, il Dow Jones si è mosso in ulteriore ribasso, stimolando l’interesse per lo yen e l’oro. Il primo ha guadagnato lo 0,28% sul dollaro, il secondo ha continuato a muoversi in rialzo, aumentando dello 0,43% per raggiungere i 1251,88$ all’oncia. Tra oro e petrolio vi è una stretta relazione inversa, rafforzata dal fatto che i mercati azionari considerano il greggio come barometro delle previsioni sull’inflazione negli Stati Uniti e, di conseguenza, della politica monetaria della Fed.

Con il dollaro e la sterlina ancora sotto pressione, la situazione dell’euro appare migliore. Il bollettino economico della Bce contiene, infatti, indicazioni favorevoli sulla crescita dell’Eurozona nel secondo trimestre. Alla redazione di questo articolo, l’euro rimaneva invariato sul dollaro, risalendo dal minimo  intragiornaliero degli 1,1155$. Il rialzo, determinato dal bollettino economico della Bce, dovrebbe continuare nella giornata di domani, quando verrà pubblicato l’indice preliminare dei direttori degli acquisti del settore privato per il mese di giugno.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'