Il mercato aurifero ha mostrato una reazione piuttosto limitata ai titoli di stampa pubblicati nel fine settimana relativi al referendum della Grecia e
L’attenzione dei trader dovrà essere interamente rivolta alla Federal Reserve degli Stati Uniti, poiché mercoledì pomeriggio verranno rilasciati i verbali relativi alla riunione FOMC di giugno. A tale proposito, ricordiamo come le dichiarazioni rilasciate durante la riunione FOMC di giugno abbiano mostrato un ostacolo piuttosto limitato per l’innalzamento dei tassi d’interesse, tuttavia, il ritmo del suddetto innalzamento sarà molto graduale. Le previsioni di crescita FOMC per quest’anno sono dell’1,9%, pertanto, la crescita media del secondo e del quarto trimestre deve essere del 2,5%, scenario piuttosto positivo per l’innalzamento dei tassi d’interesse.
Mentre il FOMC sembra sempre più intenzionato ad innalzare i tassi di interesse in un tempo piuttosto breve, probabilmente a settembre, il Comitato cerca costantemente di spostare l’attenzione del mercato sul ritmo di restrizione promettendo un innalzamento estremamente graduale.
Questo messaggio dovrebbe essere rafforzato dai verbali FOMC, dove dovrebbe essere evidente come il “graduale” innalzamento non sia equivalente al ” ritmo misurato” di restrizione apportato nel periodo compreso tra il 2004 e il 2006. Queste le dichiarazioni rilasciate dalla Yellen durante la conferenza stampa, dove il presidente della Fed ha fortemente insistito sul fatto che l’innalzamento non sarà basato su un percorso prestabilito ma sarà adattato al miglioramento dei dati.
Il ritmo del ciclo di restrizione potrebbe essere legato al mercato del lavoro e all’inflazione, elementi che dovranno essere ricercati nei verbali FOMC, dove verranno fornite tutte le informazioni relative al primo innalzamento.
Per quanto riguarda gli altri metalli, il rame si muove nuovamente in ribasso postando i minimi degli ultimi mesi a 2,528$ sulla scia delle dense problematiche mostrate dalla Cina, problematiche che pesano sulla domanda dei metalli mentre le scorte cinesi continuano ad aumentare. I metalli industriali si muovono i ribasso dopo che il principale consumatore mondiale dei metalli di base ha attivato nuove misure d’emergenza per ostacolare il crollo del mercato azionario. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come, dallo scorso giugno, le azioni cinesi siano diminuite di oltre il 30% sulla scia di una crescita economica estremamente lenta. La notizia ha innescato un massiccio sell off nei future dell’acciaio e del ferro, poiché gli investitori temono che un rallentamento della crescita economica possa danneggiare la domanda dei materiali utilizzati nel settore delle infrastrutture e dell’edilizia.