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I Trader Dell’Oro Si Preparano Per Le Mosse Della Federal Reserve

Da
Barry Norman
Aggiornato: Jul 7, 2015, 15:03 GMT+00:00

Il mercato aurifero ha mostrato una reazione piuttosto limitata ai titoli di stampa pubblicati nel fine settimana relativi al referendum della Grecia e

I Trader Dell’Oro Si Preparano Per Le Mosse Della Federal Reserve

I Trader Dell'Oro Si Preparano Per Le Mosse Della Federal Reserve
Il mercato aurifero ha mostrato una reazione piuttosto limitata ai titoli di stampa pubblicati nel fine settimana relativi al referendum della Grecia e alla possibilità, sempre più elevata, di assistere al Grexit. Tuttavia, ci sembra opportuno segnalare come lunedì i trader del prezioso abbiano avviato un massiccio sell off spingendo il metallo giallo in ribasso di oltre 4$. Verso la fine della sessione statunitense le dichiarazioni della BCE hanno spinto alcuni trader a spostare i propri investimenti nell’oro, considerato un bene di rifugio, spingendo i metalli preziosi in rialzo. Detto questo, nella sessione di martedì i trader hanno avviato un ulteriore sell off, infatti il metallo giallo perde 6,30$ per attestarsi su quota 1.166,90$, i minimi delle ultime settimane. Nel pomeriggio, riprenderanno gli incontri e le trattative volte a porre fine alla situazione greca. Questa mattina, l’argento si muove in ribasso perdendo 100 punti. Il metallo è negoziato a 15,653$ mentre il platino rimane invariato a 1.063,45$, mostrando un lieve stress del mercato. I prezzi indicano un totale disinteresse verso i negoziati in corso.

L’attenzione dei trader dovrà essere interamente rivolta alla Federal Reserve degli Stati Uniti, poiché mercoledì pomeriggio verranno rilasciati i verbali relativi alla riunione FOMC di giugno. A tale proposito, ricordiamo come le dichiarazioni rilasciate durante la riunione FOMC di giugno abbiano mostrato un ostacolo piuttosto limitato per l’innalzamento dei tassi d’interesse, tuttavia, il ritmo del suddetto innalzamento sarà molto graduale. Le previsioni di crescita FOMC per quest’anno sono dell’1,9%, pertanto, la crescita media del secondo e del quarto trimestre deve essere del 2,5%, scenario piuttosto positivo per l’innalzamento dei tassi d’interesse.

Mentre il FOMC sembra sempre più intenzionato ad innalzare i tassi di interesse in un tempo piuttosto breve, probabilmente a settembre, il Comitato cerca costantemente di spostare l’attenzione del mercato sul ritmo di restrizione promettendo un innalzamento estremamente graduale.

Questo messaggio dovrebbe essere rafforzato dai verbali FOMC, dove dovrebbe essere evidente come il “graduale” innalzamento non sia equivalente al ” ritmo misurato” di restrizione apportato nel periodo compreso tra il 2004 e il 2006. Queste le dichiarazioni rilasciate dalla Yellen durante la conferenza stampa, dove il presidente della Fed ha fortemente insistito sul fatto che l’innalzamento non sarà basato su un percorso prestabilito ma sarà adattato al miglioramento dei dati.

Il ritmo del ciclo di restrizione potrebbe essere legato al mercato del lavoro e all’inflazione, elementi che dovranno essere ricercati nei verbali FOMC, dove verranno fornite tutte le informazioni relative al primo innalzamento.

Per quanto riguarda gli altri metalli, il rame si muove nuovamente in ribasso postando i minimi degli ultimi mesi a 2,528$ sulla scia delle dense problematiche mostrate dalla Cina, problematiche che pesano sulla domanda dei metalli mentre le scorte cinesi continuano ad aumentare. I metalli industriali si muovono i ribasso dopo che il principale consumatore mondiale dei metalli di base ha attivato nuove misure d’emergenza per ostacolare il crollo del mercato azionario. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come, dallo scorso giugno, le azioni cinesi siano diminuite di oltre il 30% sulla scia di una crescita economica estremamente lenta. La notizia ha innescato un massiccio sell off nei future dell’acciaio e del ferro, poiché gli investitori temono che un rallentamento della crescita economica possa danneggiare la domanda dei materiali utilizzati nel settore delle infrastrutture e dell’edilizia.

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