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I trader del petrolio continuano a realizzare i profitti

Da
Barry Norman
Pubblicato: Jun 10, 2016, 07:10 GMT+00:00

Il prezzo del petrolio scende e un brivido attraversa i mercati globali. Il WTI cede 69 centesimi scivolando a 50,54 in scia alle prese di beneficio

I trader del petrolio continuano a realizzare i profitti

Il prezzo del petrolio scende e un brivido attraversa i mercati globali. Il WTI cede 69 centesimi scivolando a 50,54 in scia alle prese di beneficio mentre il Brent lascia sul terreno 60 centesimi attestandosi a 51,93, entrambi ancora in prossimità dell’estremità superiore della gamma di oscillazione. Nell’analisi del mercato del petrolio di giovedì abbiamo invitato i trader a comprare sui ribassi e a vendere sui picchi di prezzo in una giornata che rappresentava un esempio perfetto di quanto facilmente gli speculatori possano realizzare profitti sui mercati volatili. Il recente rialzo del petrolio si è verificato in seguito a una serie di interruzioni alla produzione in aree che vanno dalla Nigeria al Canada, ma gli analisti ritengono si tratti solo di interruzioni temporanee e che, quando il greggio ritornerà sul mercato, il prezzo del petrolio tornerà scendere.
“Il mercato continua a muoversi in rialzo all’interno di un canale ascendente, e niente sembra in grado di provocarne il deragliamento” sostiene il Gene McGillian, broker e analista per la Tradition Analytics.

“Osservando il canale che va dai $ 26 fino ai $ 50, verrebbe da credere che il quadro dei fondamentali sia cambiato significativamente” sostiene. “Il fatto è che i fattori tecnici possono guidare il mercato per un certo periodo di tempo, ma prima o poi saranno i fondamentali a imprimere al mercato una direzione”.
L’eccesso di offerta rimane un problema, dato che l’Iran continua ad aumentare la quantità di petrolio riversato sul mercato mondiale e la produzione degli altri paesi rimane elevata. L’Opec, d’altro canto, all’ultima riunione non ha fatto nulla per frenare la produzione, e secondo il nuovo ministro del petrolio Saudita il mercato parrebbe in fase di riequilibrio e il trend sarebbe rialzista. (CNBC)
Mercoledì il prezzo del greggio ha stabilito i nuovi massimi da inizio anno, ma l’esperto di petrolio John Kilduff non ritiene che il rally sia destinato a continuare.
“Abbiamo assistito a una corsa spettacolare, non lo metto in dubbio, ma ritengo si sia arrivati a un punto in cui proseguire sarà difficile. Gli ostacoli da superare sono davvero molti” sostiene in un’intervista alla CNBC il partner fondatore della Again Capital.
Kilduff, che ha una visione ribassista sul mercato del petrolio, ammette di essersi “ovviamente sbagliato” non prevedendo il rally attualmente in corso, ma ritiene che l’attuale fuga avrà termine nei prossimi mesi.
Secondo quanto affermato martedì da due alti dirigenti del settore, il prezzo del petrolio dovrebbe continuare a salire nel corso dell’anno e questo significa che alcune società probabilmente ricominceranno a spendere.

Per riuscire a riassorbire l’eccesso di offerta di petrolio a livello globale potrebbe essere necessario oltre un anno, deludendo coloro che sperano che un aumento del prezzo del petrolio possa essere un segnale della fine delle sofferenze per questo settore.
Spencer Dale, capo economista della BP, riviene che per osservare un aumento significativo del prezzo del petrolio sarà necessario del tempo, a causa delle scorte elevate a livello mondiale. Secondo Dale il surplus ammonterebbe a circa 700 milioni di barili di petrolio greggio in tutto il mondo, con una metà stoccata all’interno delle petroliere e dei serbatoi dei paesi accidentali e la restante parte nelle economie emergenti come la Cina. Saranno necessari un minimo di otto mesi per incidere su questo surplus.
Secondo il capo dell’Agenzia d’Informazione per l’Energia Usa il calo degli investimenti in nuovi progetti petroliferi verificatosi lo scorso anno porterà in futuro a un aumento del prezzo, fino a $ 80 barile entro i prossimi 10 anni.
In una prospettiva di breve termine, secondo la EIA il cartello internazionale del petrolio, l’OPEC, non taglierà la produzione. Comunque, secondo Siemienski, a fronte di una riduzione dell’attuale eccesso di scorte di petrolio e di liquidi combustibili, potremmo osservare un qualche equilibrio già l’anno prossimo.
In occasione dell’ultima riunione dell’Opec svoltasi a inizio mese, i membri del cartello non hanno raggiunto un accordo per frenare la produzione di petrolio, che ammonta a una media di 31,5 milioni di barili al giorno nel 2015 e che è probabilmente destinata a rimanere a questi livelli.

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