Il mercato del greggio si muove nuovamente in ribasso chiudendo la settimana in rosso poiché i trader osservano i forti numeri riportati dal rapporto
Il Paese detiene la quarta più grande riserva mondiale di greggio , inoltre, vi sono 20-40.000 barili di greggio in stoccaggio su una dozzina di navi cisterna galleggianti a largo delle sue coste, greggio che potrebbe inondare immediatamente un mercato già sommerso da un combustibile piuttosto economico. Le persistenti preoccupazioni riguardanti un possibile ritorno del greggio iraniano nel mercato internazionale hanno mantenuto alta la pressione sui prezzi.
Ricordiamo, inoltre, come la forza dell’Indice del Dollaro e l’incremento delle scorte a Cushing, Oklahoma, il più grande centro di stoccaggio di greggio della nazione e punto di consegna dei future WTI sul Nymex , abbiamo esercitato una forte pressione sui prezzi. Lunedì nella sessione asiatica il dollaro statunitense rimane sostanzialmente invariato poiché, da quando la Grecia ha raggiunto un accordo con i suoi creditori, l’attenzione dei trader è interamente rivolta alla tempistica riguardante l’innalzamento dei tassi d’interesse degli Stati Uniti.
Attualmente, con l’incremento delle scorte e una produzione in ascesa anche la Cina potrebbe incrementare la sua produzione. Stando a quanto riportato dai nuovi dati del piano economico, la produzione di greggio in Cina è aumentata dell’1,7% raggiungendo 105,53 milioni di tonnellate nel primo trimestre.
La commissione sullo sviluppo nazionale e la riforma ha dichiarato che la produzione raffinata di greggio in Cina nel primo semestre ha raggiunto i 235.34 milioni di tonnellate mostrando un incremento del 3,6%. La produzione di prodotti petroliferi raffinati è aumentata del 5% raggiungendo i 148,51 milioni di tonnellate mentre il consumo è cresciuto del 3,2% per attestarsi su quota 135.68 milioni di tonnellate.
Nello stesso periodo, la produzione di gas naturale è aumentata del 3,8% raggiungendo i 65,6 miliardi di metri cubi, mentre le importazioni hanno riportato una crescita del 3,5% par attestarsi su quota 29,3 miliardi di metri cubi. Secondo l’NDRC il consumo di gas naturale è aumentati del 2,1% su base annua raggiungendo i 90.6 miliardi di metri cubi.
Questa mattina il gas naturale si muove in ribasso perdendo 53 punti ed è negoziato a 2,83$ rimanendo comunque al di sopra del range medio di giugno-luglio. A tale proposito ci sembra opportuno ricordare come la scorsa settimana i prezzi del combustibile negli Stati Uniti abbiano postato un rincaro sulla scia di un incremento della domanda di cherosene. Contemporaneamente, le esportazioni verso il Messico registrano una forte ascesa sulla scia di un aumento della domanda mondiale di gas naturale.