I prezzi del greggio si muovono nuovamente in ribasso in previsione dell'inizio di una nuova settimana. Il greggio WTI perde 77 centesimi ed è negoziato a
Gli inviati sostengono che tale intesa possa essere raggiunta anche prima della scadenza fissata per domenica. Tuttavia, hanno sottolineato che i dettagli dell’accordo sono ancora in fase di elaborazione. Una volta stabiliti i dettagli, l’accordo finale verrà sottoposto al controllo dei funzionari nelle capitali iraniane e alle sei potenze mondiali presenti ai negoziati. Detto questo, i principali funzionari degli Stati Uniti e quelli iraniani hanno dichiarato che l’intesa potrebbe non essere raggiunta entro domenica poiché i tempi sono piuttosto brevi e che la stesura della documentazione potrebbe slittare a lunedì.
Tutti i funzionari, presenti ai colloqui di Vienna, hanno richiesto l’anonimato poiché non sono autorizzati a discutere pubblicamente dei negoziati.
In asia il greggio WTI si muove fortemente in ribasso influenzati dagli avvenimenti di Bruxelles e dal programma di salvataggio della Grecia, inoltre, i dati commerciali della Cina hanno mostrato un incremento minore del previsto mentre le esportazioni sono inaspettatamente aumentate. Nei primi sei mesi dell’anno la Cina ha importato 163 milioni di tonnellate di greggio mostrando un incremento del 7,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il CFTC ha reso noto che gli hedge funds e altri speculatori avrebbero ridotto le loro posizioni rialziste sul petrolio portandole ai minimi degli ultimi due anni e mezzo, un altro segnale del calo della fiducia degli investitori.
Stando ai dati rilasciati da Reuter il consumo della benzina negli Stati Uniti è aumentato, rispettando le stime predisposte dall’EIA. Nelle ultime quattro settimane ai consumatori domestici sono stati forniti più di 9,5 milioni di barili giornalieri di benzina. Il consumo attuale si attesta di circa 480.000 barili giornalieri al di sopra dei livelli riportati nel 2014 e di 250.000 barili giornalieri al di sopra della madia stagionale degli ultimi 10 anni. I consumatori statunitensi sembrano approfittare del ribasso dei prezzi della benzina e della piena stagione estiva per mettersi in marcia durante il fine settimana.
L’aumento della produzione del scisto pesa sul prezzo del greggio poiché, nonostante il forte calo del greggio che ha visto il combustibile rompere nettamente al di sotto dei 60$, alcuni produttori statunitensi piuttosto ottimisti sembrano essere intenzionati ad utilizzare un maggior numero di impianti di perforazione nei prossimi mesi. Lo scorso mercoledì, la Pioneer Natural Resources Co è stata la prima società ad aver confermato pubblicamente l’incremento degli impianti di perforazione, infatti, la stessa ha dichiarato che questo mese nel bacino Permiano del Texas ha usufruito di due impianti in più e si è mostrata intenzionata a voler aggiungere due impianti al mese fino a quando i prezzi del greggio “resteranno costruttivi”.
Venerdì i prezzi del gas naturale si muovono in rialzo per il secondo giorno consecutivo. Lunedì mattina ampliano il rally guadagnando 37 punti per attestarsi su quota 2.810$, i massimi mensili. La mossa, che li allontana da un mese di ribassi, ha preso piede sulla scia delle previsioni meteorologiche che stimano un aumento delle temperature nelle prossime due settimane, scenario che ha incrementato la domanda a breve termine di cherosene.