Durante la sessione asiatica di oggi, l'indice del dollaro spot pareva prossimo al rialzo. Tuttavia, gli eventi e i dati della giornata di martedì hanno
Durante la sessione asiatica di oggi, l’indice del dollaro spot pareva prossimo al rialzo. Tuttavia, gli eventi e i dati della giornata di martedì hanno costituito un fardello troppo pesante da portare. Il Fmi è apparso più allineato ai mercati di quanto sia la Fed riguardo alla previsioni sull’economia degli Stati. Inoltre, l’amministrazione Trump non è riuscita a fare approvare la riforma del sistema sanitario, dando ulteriore prova della sua incapacità di restaurar l’unità del Partito Repubblicano.
Le dichiarazioni di Draghi hanno spinto l’euro in netto rialzo, contribuendo al deprezzamento del dollaro. A meno di una catastrofe economica, è difficile prevedere un interruzione della tendenza positiva della moneta unica europea nel breve periodo. Ormai, i mercati hanno assimilato il mantra della Fed e l’euro è relativamente basso sul dollaro, anche grazie alla divergenza tra le politiche monetarie della Bce e della Fed. trascwith the EUR having the largest weighting and it looks unlikely for the EUR, che gioca a favore della moneta unica europea.
Nel pomeriggio di oggi, Draghi rilascerà nuove dichiarazioni. I toni da falco utilizzati ieri dal presidente della Bce sono stati condivisi da Constancio, il quale ha fatto notare come le affermazioni di Draghi siano coerenti con la politica della Bce. Oltre a quello di Draghi, sono previsti gli interventi di Carney e Kuroda. A ogni modo, appare difficile che, nella giornata di oggi, l’euro inverta la tendenza al rialzo. L’effetto delle affermazioni di Draghi potrebbe, infatti, durare come minimo per alcune settimane.
La mattinata di oggi ha visto la pubblicazione di pochi dati sull’Eurozona, limitati a quelli preliminari sull’inflazione di giugno in Italia. I mercati attendono un’accelerazione dell’inflazione che possa portare la Bce ad avviare l’atteso percorso di normalizzazione. L’innalzamento dei tassi di interesse e la progressiva conclusione del programma di acquisto di titoli dipendono, infatti, più dall’inflazione che da ogni altro indicatore.
Un incremento dell’inflazione, coerente o superiore alle previsioni di questa mattina, spingerebbe l’euro ulteriormente in rialzo. In caso di una diffusa accelerazione dell’inflazione negli Stati membri dell’Eurozona, per la fine della settimana, la moneta unica europea potrebbe certamente raggiungere gli 1,14$.
Alla redazione di questo articolo, l’euro guadagnava lo 0,16% per attestarsi a 1,13574$. Un ulteriore rialzo dipenderà dai dati che verranno pubblicati in mattinata. Inoltre, i mercati rimangono prudenti in attesa dei discorsi dei banchieri centrali previsti per il pomeriggio.
Nel Regno Unito, durante la giornata di oggi, non verranno pubblicati dati rilevanti. Il fattore più in grado di influire sull’andamento della sterlina sarà il discorso che Carney terrà al forum della Bce nel pomeriggio. La sterlina ha trovato supporto nella diminuzione della tensione tanto nei negoziati sulla Brexit quanto nella formazione del governo britannico. Inoltre, gli investitori che puntano sul rialzo hanno potuto approfittare dell’assenza di toni da falco nel discorso tenuto da Carney nella giornata di martedì.
Tuttavia, l’intervento di Carney al forum della Bce potrebbe essere ben diverso. Il governatore della Banca d’Inghilterra potrebbe intervenire su varie questioni, tra cui la politica monetaria, il dissenso all’interno del Comitato per la Politica Monetaria e le conseguenza della Brexit sull’economia del Regno Unito. Qualora Carney seguisse l’approccio di Draghi, la sterlina dovrebbe mantenere i recenti guadagni. Se, invece, Carney dovesse tacere, il suo silenzio verrebbe interpretato come una conferma dello status quo, con effetti negativi sulla sterlina, che potrebbe scendere ai minimi di questa settimana.
Data l’imprevedibilità di Draghi e Carney, la giornata è certamente interessante. Inoltre, vi sono da considerare i negoziati sulla Brexit: se Bruxelles continuasse a non accettare le condizioni poste dal governo britannico, tale decisione potrebbe scalzare l’intervento di Carney dal centro dell’attenzione dei mercati.
I dati sugli Stati Uniti sono limitati a quelli sulle vendite di case pendenti per il mese di maggio, che dovrebbero essere positivi. Tuttavia, appare improbabile che la lettura riesca a invertire la tendenza al ribasso del dollaro. I mercati attendono, infatti, di vedere la reazione dell’amministrazione Trump alla mancata approvazione della riforma del sistema sanitario. Inoltre, i mercati desiderano sapere se la Fed attuerà o meno una nuova manovra restrittiva entro l’anno.
Il miglioramento della fiducia dei consumatori nel mese di giugno ha avuto conseguenze positive sul dollaro. Tuttavia, un indice delle aspettative deludente potrebbe portare i consumatori a spendere sempre meno, confermando la debolezza dei consumi privati nell’ultimo trimestre e pesando sulle prosettive di crescita della seconda metà dell’anno.
Alla redazione di questo articolo, la sterlina perdeva lo 0,11$, toccando gli 1,27997$. In attesa del discorso di Carney, la valuta britannica ha, infatti, ceduto i guadagni intragiornalieri. Il governatore della Banca d’Inghilterra dovrebbe mantenere i toni da colomba che hanno caratterizzato le sue ultime previsioni sull’economia e sulla politica monetaria. In attesa degli eventi di domani, il dollaro potrebbe apprezzarsi soltanto se l’euro invertisse la sua tendenza positiva. Tuttavia, appare difficile che la valuta degli Stati Uniti si apprezzi, se si considera che, verso l’apertura delle borse europee, l’indice del dollaro spot perdeva lo 0,01% per raggiungere quota 96,385 dopo avere toccato il minimo intragiornaliero a quota 96,273. Nel corso della giornata, il dollaro dovrebbe continuare a muoversi in ribasso.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.