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Deadcoins Porta l’Attenzione a 800 Criptovalute “Morte”

Da:
Adrian Zmudzinski
Pubblicato: Jul 1, 2018, 13:00 UTC

Gli ICO sono stati al centro di molte controversie l’anno scorso, attirando l’attenzione degli investitori di tutto il mondo. Tuttavia, DeadCoins ha riferito che oltre 800 criptovalute sono ormai senza vita. Addirittura, molti di questi token coinvolgono pratiche commerciali che ricordano le truffe.

DeadCoins

800 Criptovalute “Morte”

DeadCoins riporta una lista di oltre 800 criptovalute che non hanno prospettive promettenti. Questo attira nuovamente l’attenzione verso i progetti poco raccomandabili che utilizzano gli ICO per ottenere finanziamenti.

Possiamo dare l’esempio di World of Battles. L’idea di per sé potrebbe essere reputata originale ma il progetto ha subito destato il sospetto da parte dei membri più esperti della comunità delle criptovalute. Questo perché essi hanno notato l’uso palese del logo di un altro progetto, modificato solo minimamente.

Questo progetto è uno dei oltre 800 “token morti”. Altri popolari motivi di “morte” sono l’abbandono dello sviluppo e le indagini della SEC. Molti si chiedono come questi progetti fossero rimasti a galla.  Alcuni hanno definito causa l’ingenuità di alcuni investitori, ai quali sono state promesse ricchezze e successo dell’investimento.

Anche se l’elenco di cui sopra sembra già particolarmente lungo, è decisamente probabile (se non sicuro) che l’elenco di DeadCoins è tutto tranne completo. Sarebbe giusto credere che anche i 1.500 token e criptovalute, per lo più ICO, di CoinMarketCap non dovrebbero essere esenti da sospetti.

Analisi

Un autore di Bloomberg, Aaron Brown, ha offerto il suo punto di vista a riguardo dello stato attuale degli ICO, scrivendo:

Il mercato degli ICO è stato ovviamente caratterizzato da frodi e entusiasmo eccessivo significativi. Ho notato che l’80% degli ICO erano frodi, e il 10% mancavano di sostanza e hanno fallito poco dopo la raccolta di fondi. Anche la maggior parte del restante 10% probabilmente fallirà“.

Si sostiene che il 2017 e il 2018 siano gli “anni dell’ICO”, poiché gli investitori al dettaglio hanno continuamente svuotato le loro tasche per i progetti più popolari. Nonostante la presenza di criptovalute promettenti, molti ICO sono stati denunciati come fraudolenti, promuovendo obiettivi e guadagni sull’investimento irrealistici.

Secondo i dati di Satis Group, una società di consulenza e analisi ICO, oltre l’80% delle ICO con un tetto di mercato di 50 milioni di dollari e oltre sono truffe. Il dato dell’80% si allinea con quello che ha stimato anche l’analista Bloomberg, dando ancora più credito alla statistica estremamente allarmante. Un ulteriore 11% dei progetti è fallito o caduti nel baratro, questo non è il dato più promettente per il mercato degli ICO.


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Questo è il problema, gli ICO legittimi, quelli che promuovono utilizzi reali si perdono nell’immenso oceano di ICO che non hanno alcun prodotto reale o utilizzo. Gli ICO fraudolenti sono una delle ragioni principali per cui le autorità di regolamentazione vogliono regolamentare il settore. Questo in quanto i progetti fraudolenti hanno attirato milioni, se non miliardi, di dollari di investimenti. Le autorità di regolamentazione si concentrano principalmente sulla protezione dei consumatori.

Sull'Autore

Adrian Zmudzinski è un giovane appassionato di tecnologia ed informatica specializzato nell’analisi di token e criptovalute. Si è interessato al Bitcoin nel 2009 e successivamente al settore delle criptovalute ancora nascente.

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