Dopo un'avvio di settimana particolarmente tranquillo, la situazione inizia a farsi interessante. I mercati attendono, infatti, i dati sulle richieste di
Dopo un’avvio di settimana particolarmente tranquillo, la situazione inizia a farsi interessante. I mercati attendono, infatti, i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, quelli sulla crescita dei salari e il tasso di disoccupazione di maggio del Regno Unito, così come l’audizione di Yellen, la presidente della Fed, innanzi al Congresso.
Ultimamente, la sterlina è stata vittima di dati particolarmente deludenti. Lo stesso Carney non è riuscito a spingere la valuta britannica oltre gli 1,30$ prima della prossima decisione del Comitato per la Politica Monetaria.
Come è stato più volte ribadito nel corso dell’anno, la neutralità in politica monetaria della Banca d’Inghilterra è stata attribuita alla correzione al ribasso delle previsioni sulle condizioni mercato del lavoro del Regno Unito nel secondo semestre.
I dati di oggi permetteranno ai mercati di capire se i toni da falco che hanno distinto le ultime dichiarazioni da falco di alcuni membri del Comitato per la Politica Monetaria dovranno essere smussati.
In attesa dei risultati di oggi, la confusione è certamente notevole. Durante la sessione di martedì, a seguito del silenzio di Broadbent sull’economia del Regno Unito e sulla politica monetaria, i mercati hanno dimostrato tutta la loro delusione.
Se positivi, i dati sul Regno Unito potrebbero spingere la sterlina a 1,29$ e forse fino agli 1,30$, qualora il pessimismo nei confronti del dollaro dovesse continuare. Quanti investono sul rialzo del dollaro devono ancora riprendere il controllo del mercato. Intanto, i membri del Fomc riducono le possibilità di una manovra restrittiva verso la fine dell’anno.
I dati sull’Eurozona saranno limitati alla produzione industriale nel mese di maggio. Nell’attesa, i mercati si preparano all’audizione di Yellen, che si svolgerà nelle prime ore della sessione europea. Con la Fed che ha appena innalzato i tassi e pubblicato le previsioni economiche del Fomc per il secondo trimestre, la relazione di Yellen potrebbe avere un impatto minore, a meno che non vi siano modifiche evidenti riguardo all’inflazione o all’andamento dell’economia. Yellen continua a sostenere una terza manovra restrittiva nel 2017.
L’intervento di Yellen sarà certamente interessante. Durante le ultime audizioni, Yellen ha ricevuto domande pressanti, specialmente da quegli esponenti del Partito Repubblicano che le sono ostili.
Durante la giornata, si dovrà prestare attenzione alle notizie sulle vicende che riguardano Trump, che nega di essere stato a conoscenza degli incontri tra suo figlio e alcuni agenti russi nello scorso anno. Fino a ora, il presidente degli Stati Uniti ha evitato ogni scandalo, ma la commissione di inchiesta continua a svolgere il suo lavoro alacremente. A giudicare dalle ultime notizie, per Trump potrebbe risultare difficile uscire completamente indenne dalle indagini.
Non sorprende, quindi, che il dollaro sia stato sotto pressione per tutta la sessione asiatica. Prima dell’apertura dei mercati europei, l’indice del dollaro spot ha toccato il minimo intragiornaliero di quota 95,53. Tuttavia, alla redazione di questo articolo, il dollaro tornava a muoversi in rialzo.
I dati sulla produzione industriale dell’Eurozona dovrebbero fornire supporto all’euro. In attesa della relazione di Yellen, il dollaro dovrebbe continuare ad apprezzarsi. La presidente della Fed dovrebbe, infatti, ribadire la sua posizione in politica monetaria. L’unico argomento di autentico interesse sarà, quindi, rappresentato dalla discussione delle tempistiche della revisione del bilancio della Fed.
L’andamento della sterlina dipenderà dai dati odierni. Qualora i risultati fossero come quelli della scorsa settimana, la valuta britannica potrebbe chiudere in ribasso a 1,26$ e ogni speranza di una manovra restrittiva ad agosto andrebbe smarrita.
Alla redazione di questo articolo, la sterlina perdeva lo 0,18% per toccare gli 1,28246$. In attesa dei dati, l’euro rimaneva invariato. Intanto, la relazione di Yellen preme sulla moneta unica europea: la presidente della Fed è, infatti, molto più influente dei dati sulla produzione industriale dell’Eurozona.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.