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Con la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio e sull’inflazione, il dollaro è al centro dell’attenzione

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Bob Mason
Pubblicato: Jul 14, 2017, 14:22 GMT+00:00

Nel pomeriggio di oggi, dopo una settimana particolarmente tranquilla per quanto riguarda i dati sugli Stati Uniti, verranno pubblicate alcuni risultati

Con la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio e sull’inflazione, il dollaro è al centro dell’attenzione

Nel pomeriggio di oggi, dopo una settimana particolarmente tranquilla per quanto riguarda i dati sugli Stati Uniti, verranno pubblicate alcuni risultati di sicuro interesse per i mercati: le vendite al dettaglio e l’inflazione di giugno.

A metà della settimana, Yellen ha dichiarato che la Fed deve mantenere una strategia gradualista sui tassi a causa dell’attuale debolezza dell’inflazione. Pertanto, un miglioramento dell’inflazione potrebbe sostenere il dollaro. Tuttavia, il dato deve superare le previsioni affinché i mercati riconsiderino la possibilità di una manovra della Fed prima della fine dell’anno.
Il tasso di inflazione influirà certamente sul dollaro, ma i dati sulle vendite al dettaglio non sono meno importanti, considerato il dato deludente di maggio, pubblicato poco prima della decisione del Fomc di innalzare i tassi di interesse.

Se positivi, i dati sulle vendite al dettaglio daranno ulteriore prova che, alla fine del secondo trimestre, l’economia degli Stati Uniti ha sperimentato un miglioramento. Lo slancio positivo dovrebbe continuare nel terzo trimestre, nonostante l’evidente incapacità dell’amministrazione Trump di attuar politiche di crescita.

Alla redazione di questo articolo, l’indice del dollaro spot, dopo essersi mosso in rialzo durante la sessione asiatica, cedeva lo 0,05% per toccare quota 95,681, con i mercati che rimanevano in attesa della pubblicazione dei nuovi dati, prevista per il pomeriggio.

Oltre ai dati sulle vendite al dettaglio, verranno diffusi anche quelli sulla produzione industriale degli Stati Uniti nel mese di giugno. Inoltre, Kaplan, membro del Fomc con diritto di voto, terrà un intervento. Tuttavia, i toni da colomba influiranno difficilmente sull’andamento del dollaro. Yellen ha già trascinato la valuta statunitense in ribasso e le opinioni di Kaplan sull’inflazione e sui tassi di interesse hanno già influenzato il dollaro nella giornata di giovedì. Kaplan si è unito a Kashkari e Brainard, rafforzando il fronte delle colombe. Prima di appoggiare una manovra restrittiva, il presidente della Fed di Dallas intende osservare un avvicinamento del tasso di inflazione all’obiettivo fissato dalla banca centrale degli Stati Uniti.

I dati sul Regno Unito non sono particolarmente rilevanti, mentre quelli sull’Eurozona sono limitati al commercio del blocco europeo e al tasso di inflazione definitivo dell’Italia per il mese di maggio. Tale lettura non dovrebbe influire particolarmente sull’euro. Al contrario, un ampliamento dell’avanzo commerciale dell’Eurozona dovrebbe spingere la moneta unica europea in rialzo. Intanto, i mercati attendono la decisione della Bce sulla politica monetaria, prevista per la prossima settimana.

Alla redazione di questo articolo, prima della pubblicazione dei dati, l’euro guadagnava lo 0,13%, raggiungendo gli 1,14125$. La divergenza della politica monetaria continua a favorire la moneta unica europea, mentre si attende la decisione della Bce sui tassi di interesse, cui seguirà la tradizionale conferenza stampa. Intanto, i mercati chiedono di conoscere le tempistiche dell’avvio della progressiva conclusione del programma di acquisto dei titoli. Nonostante venga favorito dalla divergenza delle politiche monetarie, l’euro non ha ancora raggiunto gli 1,15$. I mercati sono ben consapevoli dell’importanza dei dati di oggi sugli Stati Uniti. Tuttavia, in caso di letture negative, queste non dovrebbero influire sulla moneta unica europea.

L’assenza di dati lascia la sterlina relativamente stabile. La valuta britannica non ha ancora testato gli 1,30$ a causa dell’incertezza che circonda le conseguenze della delusione per i dati su commercio e produzione e per l’indice dei direttori degli acquisti del settore privato. Le letture potrebbero, infatti, portare il Comitato per la Politica Monetaria a riconsiderare le proprie posizioni prima della riunione del mese prossimo. La confusione deriva dai dati sull’occupazione, pubblicati all’inizio della settimana e risultati superiori alle previsioni.

Tutto dipende dalle banche centrali e dai mutamenti delle politiche monetarie. Le aspettative di un abbandono della neutralità da parte della Banca d’Inghilterra e della Bce stimolano la volatilità. Per quanto riguarda gli Stati Uniti e gli effetti dell’inchiesta sull’amministrazione Trump, il dollaro sta tenendo abbastanza bene, considerate le ultime rivelazioni.

Alla pubblicazione dei dati di oggi, il dollaro dovrebbe rimbalzare. Sia l’inflazione sia le vendite al dettagli dovrebbero, infatti, registrare un miglioramento, così come la produzione industriale. I dati sul commercio dell’Eurozona dovrebbero avere effetti positivi sull’euro, ma difficilmente riusciranno a influire sul sentimento nei confronti della politica monetaria della Bce. L’inflazione è, infatti, stata lo spauracchio di Draghi, almeno fino al suo ultimo discorso.

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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